In Italia attualmente la cartografia viene aggiornata dalle Regioni che poi, per obblighi di legge, girano gli aggiornamenti all'IGM. L'IGM ha carte aggiornate ma non in vendita.
In ogni caso la base cartografica del 90% delle carte è l'IGM aggiornato dalle singole Regioni, investire per la realizzazione di una carta ex novo non sarebbe remunerativo per una casa editrice. Al limite le case editrici evidenziano i sentieri ed anche in quel caso ci possono essere diversi errori.
Una cosa se ci si perde l'ideale è cercare di tornare indietro in un punto noto, se ci si ritrova fuori sentiero con una nebbia fitta spesso la cosa più utile è aspettare che passi, muoversi senza riferimenti può peggiorare la situazione, ci si potrebbe muovere seguendo la bussola in una direzione che sappiamo essere priva di pericoli oggettivi ma sicuramente è un'operazione complessa.
Il vero "segreto" è la pianificazione ovvero mettersi a tavolino e farsi la "traccia" con gli azimut e quindi seguirli con la bussola ma diciamolo questo in bici è impossibile, quindi ok la carta, la bussola, il gps ma il vero strumento che ci salva è sempre lo stesso il nostro cervello. E' un po' come l'ARTVA averlo non significa che posso andare ovunque perché lui non evita alla valanga di formarsi e quindi spesso induce un falso senso di sicurezza, lo stesso fa il GPS. Insomma non dimenticate mai il buon senso.
Ciao
PS sarebbe utile saper fare il punto sulla carta per sapere dove ci troviamo :)
In ogni caso la base cartografica del 90% delle carte è l'IGM aggiornato dalle singole Regioni, investire per la realizzazione di una carta ex novo non sarebbe remunerativo per una casa editrice. Al limite le case editrici evidenziano i sentieri ed anche in quel caso ci possono essere diversi errori.
Una cosa se ci si perde l'ideale è cercare di tornare indietro in un punto noto, se ci si ritrova fuori sentiero con una nebbia fitta spesso la cosa più utile è aspettare che passi, muoversi senza riferimenti può peggiorare la situazione, ci si potrebbe muovere seguendo la bussola in una direzione che sappiamo essere priva di pericoli oggettivi ma sicuramente è un'operazione complessa.
Il vero "segreto" è la pianificazione ovvero mettersi a tavolino e farsi la "traccia" con gli azimut e quindi seguirli con la bussola ma diciamolo questo in bici è impossibile, quindi ok la carta, la bussola, il gps ma il vero strumento che ci salva è sempre lo stesso il nostro cervello. E' un po' come l'ARTVA averlo non significa che posso andare ovunque perché lui non evita alla valanga di formarsi e quindi spesso induce un falso senso di sicurezza, lo stesso fa il GPS. Insomma non dimenticate mai il buon senso.
Ciao
PS sarebbe utile saper fare il punto sulla carta per sapere dove ci troviamo :)