Da conoscitore della zona (ci vivo!) posso dire che se stai pensando di salire in bici le montagne dell'Alpago, "te la stai cercando"
.
Sulla carta sembra una zona apparentemente semplice, quote basse, in realtà le insidie e i pericoli non mancano.
E' una
catena montuosa che ha mietuto vittime in abbondanza, in tutte le stagioni; proprio a metà luglio di quasi vent'anni fa due escursionisti morirono assiderati, sorpresi sulla cresta tra m. Cavallo e m. Messer da una tormenta di neve a neanche 2000 metri di quota, persero l'orientamento per la nebbia e fecero un brutta fine.
La mappa che hai utilizzato (posso citare marca e numero?) è buona ma non priva di errori, la zona è impervia e caratterizzata da un fondo roccioso ingombro di macigni calcarei, fenomeni carsici, per esperienza non tutti i percorsi segnati con la linea rossa continua o tratteggiata sono ciclabili, anzi è più l'eccezione che la norma.
Il sentiero 926 è ripidissimo, il 923 dalle baracche Mognol in su è forse ancora peggio.
Ho gironzolato un bel po' in zona e vorrei aggiungere una cosa che la cartina non dice e non mi pare di aver letto nell'articolo:
- copertura boscosa: negli ultimi anni la foresta si è espansa e la maggior parte dei sentieri a quota media, fino ai 1500-1600 m è nel bosco; l'orientamento può essere ancora più complicato;
- condizioni del terreno: anche se in piano, la ciclabilità può essere nulla per il terreno accidentato, pieno di macigni e con la presenza di buche nascoste dalla vegetazione.
Ad ogni modo al Semenza non sono ancora salito, mi sono fermato prima; lo devo fare prima o poi, quasi certamente a piedi però, di portare a spalla la bici per tutto il percorso ho poca voglia.
Qualcuno lo ha fatto, ma è salito dalla Val Salatis, meno scorbutica perlomeno nel primo tratto.
E' quella al centro di questa foto.