Cartografia e MTB 2: aspetti pratici sull'uso della cartina

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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ottomilainsu

Biker assatanatus
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Da conoscitore della zona (ci vivo!) posso dire che se stai pensando di salire in bici le montagne dell'Alpago, "te la stai cercando" ;-) .
Sulla carta sembra una zona apparentemente semplice, quote basse, in realtà le insidie e i pericoli non mancano.
E' una catena montuosa che ha mietuto vittime in abbondanza, in tutte le stagioni; proprio a metà luglio di quasi vent'anni fa due escursionisti morirono assiderati, sorpresi sulla cresta tra m. Cavallo e m. Messer da una tormenta di neve a neanche 2000 metri di quota, persero l'orientamento per la nebbia e fecero un brutta fine.
La mappa che hai utilizzato (posso citare marca e numero?) è buona ma non priva di errori, la zona è impervia e caratterizzata da un fondo roccioso ingombro di macigni calcarei, fenomeni carsici, per esperienza non tutti i percorsi segnati con la linea rossa continua o tratteggiata sono ciclabili, anzi è più l'eccezione che la norma.
Il sentiero 926 è ripidissimo, il 923 dalle baracche Mognol in su è forse ancora peggio.

Ho gironzolato un bel po' in zona e vorrei aggiungere una cosa che la cartina non dice e non mi pare di aver letto nell'articolo:
- copertura boscosa: negli ultimi anni la foresta si è espansa e la maggior parte dei sentieri a quota media, fino ai 1500-1600 m è nel bosco; l'orientamento può essere ancora più complicato;
- condizioni del terreno: anche se in piano, la ciclabilità può essere nulla per il terreno accidentato, pieno di macigni e con la presenza di buche nascoste dalla vegetazione.

Ad ogni modo al Semenza non sono ancora salito, mi sono fermato prima; lo devo fare prima o poi, quasi certamente a piedi però, di portare a spalla la bici per tutto il percorso ho poca voglia.
Qualcuno lo ha fatto, ma è salito dalla Val Salatis, meno scorbutica perlomeno nel primo tratto.
E' quella al centro di questa foto.

303862_2111337742024_1110971499_n.jpg
 

Tira la careta

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Ottimo,
del resto come sempre.

Aggiungo che, parecchie informazioni utili per la pianificazione, si trovano in internet, dai report escursionistici, non necessariamente in MTB, alle varie immagini che si trovano in rete, georeferenziate o meno..

Comunque, con gruppi numerosi, i tempi non si dilatano, diventano biblici! Ricordo ancora con ribrezzo una salita sulla testa del rutor con oltre 250 persone da accompagnare, non la auguro a nessuno, fu un incubo, non tanto per la difficoltà, ma per i due maroni!
Anche perchè c'è sempre chi si sopravvaluta, solo che la montagna guarda in faccia a nessuno.

Daniel, manca una cosa fondamentale... ovvero come orientare la cartina, con e senza bussola... ;-)
Vero, lo davo per scontato, ma in effetti non lo è per nulla!
 

Tira la careta

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ottomilainsù;6500769 ha scritto:
Da conoscitore della zona (ci vivo!) posso dire che se stai pensando di salire in bici le montagne dell'Alpago, "te la stai cercando" ;-) .............................


In effetti, cercando, le prime immagini non promettono nulla di buono (per le due ruote), e andando a vederne qualcuna nello specifico, anche se probabilmente del sentiero alto, confermano l'ipotesi.
 

ottomilainsu

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Tirà la carèta;6500774 ha scritto:
Ottimo,
del resto come sempre.

Aggiungo che, parecchie informazioni utili per la pianificazione, si trovano in internet, dai report escursionistici, non necessariamente in MTB, alle varie immagini che si trovano in rete, georeferenziate o meno..

Comunque, con gruppi numerosi, i tempi non si dilatano, diventano biblici! Ricordo ancora con ribrezzo una salita sulla testa del rutor con oltre 250 persone da accompagnare, non la auguro a nessuno, fu un incubo, non tanto per la difficoltà, ma per i due maroni!
Anche perchè c'è sempre chi si sopravvaluta, solo che la montagna guarda in faccia a nessuno.


Vero, lo davo per scontato, ma in effetti non lo è per nulla!

Io ho il ricordo di una giornata quasi tragica, eravamo in cinque, ma due rischiarono di brutto perché presuntuosamente si sopravvalutarono al punto che dovemmo lasciarli a metà salita (ascensione a piedi al Col Nudo, stessa catena montuosa) e riprenderli in discesa.
Discesa che fu tragica perché le gambe erano massacrate... e il sentiero non è segnato diversamente dal n°923 (e simile come pendenza) che si vede nella porzione di mappa qui usata.

Il riferimento per orientarsi?
La mappa ha (di regola dovrebbe avere) il nord in alto.
 

ottomilainsu

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Tirà la carèta;6500815 ha scritto:
In effetti, cercando, le prime immagini non promettono nulla di buono (per le due ruote), e andando a vederne qualcuna nello specifico, anche se probabilmente del sentiero alto, confermano l'ipotesi.

Ne posso mostrare qualcuna di mia, la zona è bella ma purtroppo per le bici è tutt'altro che amichevole.
Tant'è che, girando praticamente sempre da solo, non mi sogno di andare su certi sentieri e men che mai di portarci gente che non ha esperienza.
 

Danybiker88

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Daniel, manca una cosa fondamentale... ovvero come orientare la cartina, con e senza bussola... ;-)

Non me ne sono occupato apposta, perchè secondo me c'è un fattore molto soggettivo nel modo di orientare la cartina. C'è chi la orienta nella direzione in cui guarda e chi invece (come me) la guarda sempre orientata verso nord, immaginando di essere un puntino che percorre la carta.
Girare la carta in continuazione per orientarla nella direzione in cui ci si muove, secondo me, serve solo a confondere le idee e perdere la visione d'insieme del territorio, soprattutto dell'andamento altimetrico. Senza contare che diventa difficile leggere le quote ed i nomi...

Tirà la carèta;6500815 ha scritto:
In effetti, cercando, le prime immagini non promettono nulla di buono (per le due ruote), e andando a vederne qualcuna nello specifico, anche se probabilmente del sentiero alto, confermano l'ipotesi.

Guardate che il giro non è reale, ho semplicemente scelto una zona che si addiceva alle esigenze di quest'articolo (area non troppo estesa, diversi percorsi tra cui scegliere, bivi senza quota, punti di interesse come case lungo il percorso, presenza di portage, ecc).
Per quel che ne so il percorso può essere bellissimo come pessimo, ciclabile o tutto da fare a piedi. Non era il mio obiettivo quello di proporre un giro da seguire!
 

kikhit

Biker incredibilis
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Non me ne sono occupato apposta, perchè secondo me c'è un fattore molto soggettivo nel modo di orientare la cartina. C'è chi la orienta nella direzione in cui guarda e chi invece (come me) la guarda sempre orientata verso nord, immaginando di essere un puntino che percorre la carta.
Girare la carta in continuazione per orientarla nella direzione in cui ci si muove, secondo me, serve solo a confondere le idee e perdere la visione d'insieme del territorio, soprattutto dell'andamento altimetrico. Senza contare che diventa difficile leggere le quote ed i nomi...

in topografia, proprio l'abc della topografia e dell'orientamento, consiste nel sapere orientare una carta, verso il Nord... ma non quello della carta (che le mappe sono sempre orientate con il Nord in alto), bensì verso il Nord geografico...poi la puoi guardare dal lato che vuoi, anche a testa in giù o giocando a twister, ma almeno fornirà una rappresentazione corretta di quello che sta attorno, soprattutto se si deve determinare con una discreta precisione la propria posizione.
 
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DIAZEVR

Biker tremendus
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Piccola precisazione:
in caso di soccorsi con elicottero, una volta che l'elicottero è sulle coordinate presunte incomincia la fase di identificazione del "target" in maniera visiva ovvero il personale a bordo cerca con lo sguardo l'eventuale ferito. In questa fase è importante farsi riconoscere e spesso sui sentieri non si è soli. Ecco che risulta importantissimo segnalare il ferito con la posizione internazionale di "YES"; braccia alzate sopra la testa e gambe appaiate a formare la lettera Y, nel caso l'elicottero vi "punti" senza che lo abbiate richiesto o non sia più necessario il suo intervento la posizione da assumere con il corpo è "NO"; un braccio alto e l'altro basso a formare una linea diagonale e gambe sempre allineate.


P.S. resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento in merito al "mio" lavoro.
 

bikerciuc

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Devo dar ragione a Igor, caro Daniel...

la cartina non è come la mappa del GPS che si può scegliere se orientarla sempre a nord o secondo il nostro verso di marcia...

se si vuole capir qualcosa...la carta va sempre orientata con il Nord Geografico (cioè il punto di incrocio di tutti i meridiani sull'emisfero Nord) in alto.

in difetto di bussola, gps, sole ed ignorando il modo di determinare la posizione del Nord senza uno di questi strumenti: si possono individuare con certezza dei punti significativi (vette di monti, laghi, edifici o punti salienti) ed allineare la carta cercando di ruotarla in modo che, dal nostro punto di osservazione, tutti punti noti visibili coincidano, empiricamente l'incrocio delle direttrici dei vari punti darà la nostra posizione (stimata).

La regola migliore, però è studiare bene il percorso cercando di memorizzare l'andamento e interfacciare sempre tutti i dati con quelli della quota altimetrica che a volte è un fattore determinante per non cadere in errore, specie se ci troviamo a percorrere un sentiero che non abbia particolari curve o tratti caratteristici.

Personalmente non uso praticamente mai la bussola sul campo, studio molto bene però la cartografia cercando di crearmi (in testa)un'immagine tridimensionale approssimata di quello che troverò... spesso una formazione rocciosa segnalata, un corso d'acqua, una baita ci rassicurano di essere nel giusto se abbiamo imparato a conoscerli la sera prima a casa. Utilissimo poi è confrontare la cartografia con le immagini satellitari di googlearth...magari, poi, qualcuno ha messo una foto di questo o quel monte, della vetta, del sentiero... guardare le foto fa sì che quando ci troveremo sul posto esso non sia uno spazio del tutto alieno.
 
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GERRY65

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Sono perfettamente d'accordo con ottomilainsù,conosco anch'io bene la zona ( sono di Vittorio Veneto)e ho gestito per una settimana il Rif. Semenza (nel "lontano" 1997!)e ricordo molto bene l'episodio citato dei due coniugi trovati morti abbracciati in una forcella a destra della Val Salatis......si erano persi causa nebbia...
Personalmente penso sia da pazzi andarci in bici a meno che non si voglia portarla in spalla per parecchie ore ( e perchè ? o per cosa? )
 

Tira la careta

Biker perfektus
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Basso Varesotto
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Scott, vecchia e pesante!
......
Guardate che il giro non è reale, ho semplicemente scelto una zona che si addiceva alle esigenze di quest'articolo (area non troppo estesa, diversi percorsi tra cui scegliere, bivi senza quota, punti di interesse come case lungo il percorso, presenza di portage, ecc).
Per quel che ne so il percorso può essere bellissimo come pessimo, ciclabile o tutto da fare a piedi. Non era il mio obiettivo quello di proporre un giro da seguire!


Si Daniel,
era chiaro, ed a maggior ragione, mi sono agganciato al tuo discorso di pianificazione, facendo appunto presente, che, da quello che si può reperire facilmente in rete, avventurarsi sui quei sentieri con le 2 ruote a prima vista è sconsigliabile, cosa confermata da ottomilainsu.
In casi di forti perplessità, o percorsi "estremi", a mio parere, è meglio una ricognizione esclusivamente a piedi.

PS, Io poi che in mtb son "na chiavica" non ci penso proprio anche solo a immaginarmi passare di li, mentre qualche vertical rider è magari di tutt'altra opinione.
 

Danybiker88

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Devo dar ragione a Igor, caro Daniel...

la cartina non è come la mappa del GPS che si può scegliere se orientarla sempre a nord o secondo il nostro verso di marcia...

se si vuole capir qualcosa...la carta va sempre orientata con il Nord Geografico (cioè il punto di incrocio di tutti i meridiani sull'emisfero Nord) in alto.

E' quello che sostenevo prima: anche per me la cartina va letta sempre con il nord verso l'alto per non perdere i riferimenti e la visione d'insieme.
C'è però molta gente che preferisce ruotare la cartina secondo la direzione di percorrenza: ad esempio se si percorre un mezzacosta verso est, ruotano la cartina di 90° in senso antiorario in modo da avere l'est in alto, un po' come se stessero percorrendo il sentiero anche sulla mappa.

in difetto di bussola, gps, sole ed ignorando il modo di determinare la posizione del Nord senza uno di questi strumenti: si possono individuare con certezza dei punti significativi (vette di monti, laghi, edifici o punti salienti) ed allineare la carta cercando di ruotarla in modo che, dal nostro punto di osservazione, tutti punti noti visibili coincidano, empiricamente l'incrocio delle direttrici dei vari punti darà la nostra posizione (stimata).

Questo è un ottimo sistema da utilizzare in campo aperto, ma in montagan secondo me è poco sfruttabile perchè:
- devi avere ottima visibilità: tale metodo non funziona in caso di nebbia o al buio, situazioni tipo in cui ci si perde.
- devi essere in campo aperto, ovvero fuori dal bosco
- non devi trovarti in valloni o gole, dove la visibilità è limitata

Insomma, tale sistema funziona solo se hai una buona visione della zona, ma se hai una buona visione della zona.

Personalmente ritengo che, finchè ci si trova su sentieri CAI, procedere fino a trovare un bivio, una borgata o una palina che permetta di risalire alla propria posizione sulla mappa sia la soluzione migliore. Funziona sempre giorno, notte, sole, nebbia, bosco, cima di una montagna.
 

Danybiker88

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Ciao Daniel, seguo con molto interesse questi 2 capitoli, ma non ricordo se l'hai detto nel precedente:
Le carte che si devono usare sono SEMPRE carte con percorsi CAI 1:25000 ?

L'ideale è utilizzare la migliore cartografia che si ha a disposizione per una determinata zona. Ci sono molte carte 1:25.000 precise e dettagliate: come detto nel precedente articolo, una carta con scala più ridotta riporta molti più dettagli ed è più precisa relativamente al tracciato di sentieri e strade.

La scala 1:25.000 è ottima perchè copre una porzione di territorio abbastanza ampia e permette di avere una buona precisione nel tracciato delle strade e dei sentieri (a patto che questi siano tracciati con il GPS e non a mano libera dal cartografo). Ci sono poi cartine ancora più dettagliate, come ad esempio quelle di alcuni parchi (1:15.000 ad esempio).

In alcune zone però non c'è una buona cartografia 1:25.000 e ci si deve accontentare della 1:50.000, meno precisa e dettagliata.
Dipende insomma dove giri...

I percorsi CAI in genere sono riportate su quasi tutte le cartine escursionistiche, quelle buone riportano anche i sentieri non cai ed eventuali tracce secondarie.
 
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ghostdavid

Biker serius
14/9/09
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verona
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Bell'articolo.
Io sono in vacanza in Austria in questi gg, non conosco la zona, non ho ancora un gps e mi muovo con le cartine dei giri che propongono quì ma ogni tanto capita di faticare a seguire la segnaletica del giro e si sbaglia strada. Mi hai messo un po' d'ordine in testa, grazie.
Ps:per la cronaca era chiaro che il tuo era solo un esempio ma qlc ancora non l'ha capito bene...e il prox fine settimana sai che casino di biker su quel sentiero??!?!?!?
 

ottomilainsu

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Speriamo di no, va.
Ne sono già successe abbastanza di disgrazie in quel posto.
Sci-alpinisti travolti da valanghe, escursionisti assiderati, due aerei da turismo precipitati, uno finito nella nebbia e schiantatosi in Val Salatis, l'ultimo si è schiantato neanche un mese fa praticamente nello stesso punto, a due passi dal rifugio Semenza.
 

Lonewolf

Biker superioris
Ottimo articolo come sempre.
Sulla cartografia disponibile sottolineo il concetto che in Italia purtroppo non esiste una fonte unica istituzionale, o meglio esiste l'IGM che però non ha rilasciato carte recenti per tutto il territorio. E' tutto lasciato alla iniziativa di editori privati.
Se vedete i vicini francesi, esiste un'ente statale che rilasca la cartografia al 25000 di TUTTA la Francia, colonie comprese di ottima qualità
 

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