@MauroFranzi:
premetto che di solito trovo le tue recensioni le migliori in assoluto del Mag, per completezza, equilibrio e precisione. Quindi nulla da dire sulla tua grande professionalità.
Riguardo a questa sulla Jekyll, sono rimasto perplesso nel leggere una serie di analisi secondo me animate da un eccessivo spirito critico, faccio qualche esempio:
1) Una delle rare full da enduro con lo spazio per la borraccia = meglio la sacca idrica
(Un pò come dire dello Swat di Specialized: meglio lo zaino sulle spalle)
2) Il baricentro non sarebbe basso a causa del cinematismo alto (come è nel il 90% delle full), ma in realtà è la bassa pancia dell'obliquo a compensare l'innalzamento suddetto, non soltanto per alloggiare la borraccia. Questa scelta è spiegata dagli stessi tecnici Cannondale
3) "La lunghezza stessa della pur massiccia biella in carbonio è un altro elemento che non gioca a favore della rigidità torsionale del carro, che infatti è lontana dalla graniticità garantita da altri design...Ciò detto, la compattezza del carro fa sì che una volta “on the trail” non si notino perdite di precisione o di reattività imputabili a flessioni".
Mi chiedo allora da dove emerga questa mancanza di graniticità e rigidità torsionale se sul campo resta precisa e reattiva..
4) "La tecnologia Asymmetric Integration prevede che il carro sia shiftato verso il lato drive. Secondo quanto dichiarato da Cannondale questo ha permesso di realizzare un carro estremamente corto .... Il rovescio della medaglia l’avrete già intuito: la ruota richiede una campanatura particolare, il che non è il massimo della comodità nel momento in cui vorrete farvi un secondo set o, peggio ancora, dovesse capitare di montare una ruota “di emergenza”.
Questa tecnologia permette di avere ruote molto più rigide e reattive della concorrenza (20-30% in più), ma se si vuole allestire un secondo set di ruote si può montare tranquillamente, (come in molti fanno su Scalpel e Fsi), basta giocare con le flange dei mozzi su cerchio asimmetrico o semplicemente farsi fare ruote con cerchio simmetrico. Se proprio si vogliono montare ruote qualunque, si rinuncia solo ad un pò di rigidità, ma non ci sono divieti o controindicazioni.
5) "Purtroppo anche il tubo del freno posteriore passa all’interno del telaio, scelta che antepone l’estetica alla funzionalità e che altre case stanno fortunatamente abbandonando."
Per anni Cannondale è stata criticata perchè era tra le poche case a non ricorrere ai cavi interni (per ovvi motivi di praticità). Ora che presenta un modello a cavi interni, chiaramente sbaglia proprio per motivi di praticità del freno posteriore.
6) "Probabilmente a causa del movimento centrale discretamente alto combinato con il carro corto, ci si sente tuttavia un po’ “alti” sulla bici... non trasmettendo immediatamente quella sensazione di sicurezza e stabilità data da modelli nei quali si è maggiormente “dentro” la bici".
Stiamo parlando di un modello con ruote 650B, la sensazione di stare "dentro la bici" di solito è appannaggio dei modelli da 29 pollici
premetto che di solito trovo le tue recensioni le migliori in assoluto del Mag, per completezza, equilibrio e precisione. Quindi nulla da dire sulla tua grande professionalità.
Riguardo a questa sulla Jekyll, sono rimasto perplesso nel leggere una serie di analisi secondo me animate da un eccessivo spirito critico, faccio qualche esempio:
1) Una delle rare full da enduro con lo spazio per la borraccia = meglio la sacca idrica
(Un pò come dire dello Swat di Specialized: meglio lo zaino sulle spalle)
2) Il baricentro non sarebbe basso a causa del cinematismo alto (come è nel il 90% delle full), ma in realtà è la bassa pancia dell'obliquo a compensare l'innalzamento suddetto, non soltanto per alloggiare la borraccia. Questa scelta è spiegata dagli stessi tecnici Cannondale
3) "La lunghezza stessa della pur massiccia biella in carbonio è un altro elemento che non gioca a favore della rigidità torsionale del carro, che infatti è lontana dalla graniticità garantita da altri design...Ciò detto, la compattezza del carro fa sì che una volta “on the trail” non si notino perdite di precisione o di reattività imputabili a flessioni".
Mi chiedo allora da dove emerga questa mancanza di graniticità e rigidità torsionale se sul campo resta precisa e reattiva..
4) "La tecnologia Asymmetric Integration prevede che il carro sia shiftato verso il lato drive. Secondo quanto dichiarato da Cannondale questo ha permesso di realizzare un carro estremamente corto .... Il rovescio della medaglia l’avrete già intuito: la ruota richiede una campanatura particolare, il che non è il massimo della comodità nel momento in cui vorrete farvi un secondo set o, peggio ancora, dovesse capitare di montare una ruota “di emergenza”.
Questa tecnologia permette di avere ruote molto più rigide e reattive della concorrenza (20-30% in più), ma se si vuole allestire un secondo set di ruote si può montare tranquillamente, (come in molti fanno su Scalpel e Fsi), basta giocare con le flange dei mozzi su cerchio asimmetrico o semplicemente farsi fare ruote con cerchio simmetrico. Se proprio si vogliono montare ruote qualunque, si rinuncia solo ad un pò di rigidità, ma non ci sono divieti o controindicazioni.
5) "Purtroppo anche il tubo del freno posteriore passa all’interno del telaio, scelta che antepone l’estetica alla funzionalità e che altre case stanno fortunatamente abbandonando."
Per anni Cannondale è stata criticata perchè era tra le poche case a non ricorrere ai cavi interni (per ovvi motivi di praticità). Ora che presenta un modello a cavi interni, chiaramente sbaglia proprio per motivi di praticità del freno posteriore.
6) "Probabilmente a causa del movimento centrale discretamente alto combinato con il carro corto, ci si sente tuttavia un po’ “alti” sulla bici... non trasmettendo immediatamente quella sensazione di sicurezza e stabilità data da modelli nei quali si è maggiormente “dentro” la bici".
Stiamo parlando di un modello con ruote 650B, la sensazione di stare "dentro la bici" di solito è appannaggio dei modelli da 29 pollici