CANNONDALE e problemi di vernice

MECC.

Biker novus
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Per vostra informazione un negozio quando decide di trattare un marchio (qualsiasi esso sia) ha l'obbligo di firmare un contratto, nel quale viene regolamentato nei minimi particolari il rapporto di lavoro che sta nascendo in quel momento.
All'interno di esso la casa madre specifica chiaramente le regole che il nuovo punto vendita, che diventerà' rivenditore autorizzato, dovrà rispettare, quindi dal fatturato ai pagamenti, dalle consegne alle garanzie, la casa madre detta le sue regole.
Su certe postille il nuovo rivenditore può contrattare, può per esempio spuntare 30 giorni in più per il pagamento delle fatture, oppure può concordare un volume di vendite diverso da quello che vorrebbe imporre la casa madre.
In fatto di garanzie invece, ogni casa madre impone su questo contratto delle regole ferree, dove specifica chiaramente che l'unica personalità atta a giudicare se un suo prodotto gode o meno di garanzia, e' la casa madre stessa.
Nessuno, tantomeno il rivenditore autorizzato può sostituirsi e procedere di sua iniziativa ad una sostituzione di pezzi o parti, senza il consenso della casa madre, in questo caso il negozio ci rimette il pezzo o la parte di tasca sua e non viene rimborsato.
Tutto questo per spiegare che nella maggior parte dei casi,di fronte ad una garanzia negata, il rivenditore autorizzato non ha armi verso le case madri, a meno che non intraprenda azioni giudiziarie.
Cosa che non succede praticamente mai, per lo stesso motivo per cui il consumatore finale non le intraprende verso il negoziante: IL COSTO elevato rispetto all'oggetto della controversia.
Senza contare che il negozio ci rimette anche il marchio. E IL CLIENTE.
Mi rivolgo in particolare a diversi moderatori che in questa sede leggo spesso far propaganda contro negozi che a loro modo di vedere non danno garanzie: seguendo il vostro ragionamento della catena di Sant'Antonio consum. finale-sivende- produttore, continuate a propagandare che il venditore deve fare la guerra per vie legali ai produttori, e dare garanzie anche quando questi ultimi le negano,ma giustificate o quantomeno comprendete, il consumatore finale che non fa la guerra al negozio che non da la garanzia perché costa troppo.
Com'è' sta storia ??????
E' tanto dura capire che i motivi per cui non conviene né a cliente ne a negozio andare dal l'avvocato sono gli stessi?????? È che le case madri sanno benissimo come difendersi???
 

MECC.

Biker novus
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Non capisco perchè debba essere la casa madre a doverti dare una risposta e non il rivenditore che è obbligato alla garanzia... Lui che dice? Come al solito manda la patata bollente all'azienda scommetto...
Probabilmente il problema potrebbe essere causato da un difetto di verniciatura.
In questo caso deve intervenire il rivenditore ed eventualmente la casa madre...
Pretendi, con le dovute maniere, dal rivenditore una risposta.

Sei poco realista
 

MECC.

Biker novus
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In primis quoto Tacito, la responsabilità è sempre del negoziante: è comprensibile che interpelli il produttore, ma deve provvedere; e qualora non lo facesse, è lui che sarebbe destinatario di una raccomandata prima e di una citazione poi.

Al di là di possibili difetti di verniciatura, va detto che le vernici di oggi sono molto meno resistenti di quelle di una volta, si scheggiano con molta facilità.

RESPONSABILITÀ SEMPRE DEL NEGOZIANTE vero?
Tu sei mal informato.
 

matteo_84

Biker marathonensis
RESPONSABILITÀ SEMPRE DEL NEGOZIANTE vero?
Tu sei mal informato.

prima di continuare a dire stupidaggini colossali, in primis che sembola e tacito sono mal informati (ahahahahahahahahahahahahah sono 2 avvocati) io mi andrei a leggere il codice consumo!

http://www.agcm.it/consumatore/decalogo/5102-garanzia-del-venditore-guida-per-il-consumatore.html

http://www.testolegge.com/codice-consumo/articolo-128-2-2

articoli 128 e seguenti (in particolare farei attenzione al 130 dove c'è scritto chiaramente che è il venditore il responsabile nei confronti dell'acquirente!).
 

matteo_84

Biker marathonensis
Per vostra informazione un negozio quando decide di trattare un marchio (qualsiasi esso sia) ha l'obbligo di firmare un contratto, nel quale viene regolamentato nei minimi particolari il rapporto di lavoro che sta nascendo in quel momento.
All'interno di esso la casa madre specifica chiaramente le regole che il nuovo punto vendita, che diventerà' rivenditore autorizzato, dovrà rispettare, quindi dal fatturato ai pagamenti, dalle consegne alle garanzie, la casa madre detta le sue regole.
Su certe postille il nuovo rivenditore può contrattare, può per esempio spuntare 30 giorni in più per il pagamento delle fatture, oppure può concordare un volume di vendite diverso da quello che vorrebbe imporre la casa madre.
In fatto di garanzie invece, ogni casa madre impone su questo contratto delle regole ferree, dove specifica chiaramente che l'unica personalità atta a giudicare se un suo prodotto gode o meno di garanzia, e' la casa madre stessa.
Nessuno, tantomeno il rivenditore autorizzato può sostituirsi e procedere di sua iniziativa ad una sostituzione di pezzi o parti, senza il consenso della casa madre, in questo caso il negozio ci rimette il pezzo o la parte di tasca sua e non viene rimborsato.
Tutto questo per spiegare che nella maggior parte dei casi,di fronte ad una garanzia negata, il rivenditore autorizzato non ha armi verso le case madri, a meno che non intraprenda azioni giudiziarie.
Cosa che non succede praticamente mai, per lo stesso motivo per cui il consumatore finale non le intraprende verso il negoziante: IL COSTO elevato rispetto all'oggetto della controversia.
Senza contare che il negozio ci rimette anche il marchio. E IL CLIENTE.
Mi rivolgo in particolare a diversi moderatori che in questa sede leggo spesso far propaganda contro negozi che a loro modo di vedere non danno garanzie: seguendo il vostro ragionamento della catena di Sant'Antonio consum. finale-sivende- produttore, continuate a propagandare che il venditore deve fare la guerra per vie legali ai produttori, e dare garanzie anche quando questi ultimi le negano,ma giustificate o quantomeno comprendete, il consumatore finale che non fa la guerra al negozio che non da la garanzia perché costa troppo.
Com'è' sta storia ??????
E' tanto dura capire che i motivi per cui non conviene né a cliente ne a negozio andare dal l'avvocato sono gli stessi?????? È che le case madri sanno benissimo come difendersi???


il problema, caro mecc, è che ti sfugge un piccolo dettaglio: all'acquirente finale, che paga bei soldoni per far arricchire negoziante e produttore, non frega una beneamata cippa se il produttore non vuole riconosce la garanzia al negoziante. a livello LEGALE è sempre il venditore a rispondere della garanzia nei confronti dell'acquirente. quindi, se il produttore gli fa pippa, è il negoziante che di tasca sua deve ripristinare il bene in garanzia.
 

tacito

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Ciao Mecc, ho molta difficoltà a risponderti.... Ma Gorizia fa ancora parte della Repubblicata italiana? perché se è così anche li valgono le leggi italiane...
 
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MECC.

Biker novus
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prima di continuare a dire stupidaggini colossali, in primis che sembola e tacito sono mal informati (ahahahahahahahahahahahahah sono 2 avvocati) io mi andrei a leggere il codice consumo!

http://www.agcm.it/consumatore/decalogo/5102-garanzia-del-venditore-guida-per-il-consumatore.html

http://www.testolegge.com/codice-consumo/articolo-128-2-2

articoli 128 e seguenti (in particolare farei attenzione al 130 dove c'è scritto chiaramente che è il venditore il responsabile nei confronti dell'acquirente!).


Guarda lascia pure perdere i due articoletti che hai menzionato. L'argomento e' molto più ampio e complesso di quanto pensi. Potrei farti una lunga lista di altri articoli che regolano la vicenda. Per non parlare di vecchie sentenze che fanno giurisprudenza a volte di più dei tuoi 2 articoli.
Pretendi di regolamentare un argomento così ampio con 2 articoli, se fosse così facile in Italia non avremmo una giustizia cosi lenta come invece abbiamo.
Quindi ti prego risparmiami queste facilonerie.
E i 2 avvocati lo sanno. O dovrebbero sapere..
Piuttosto.. In materia di garanzie.. Aggiungo altra carne al fuoco.. Cosa che un buon avvocato avrebbe già fatto: vogliamo parlare del libretto di uso e manutenzione che accompagna ogni singola bicicletta?
Questo libretto e' un altra arma che i costruttori hanno per mettere le loro regole, comprando una loro bici vi dettano anche tutte le loro condizioni.
Chissà quanti lo leggono questo libretto, secondo me quasi nessuno, eppure li dentro c'è un sacco di materiale con cui si parano il culo dalle rogne.
Nel momento in cui voi fate denuncia ad un negozio per una garanzia non accettata, istantaneamente il negozio chiama in causa il produttore, il quale in virtù di contratti firmati in precedenza con il venditore, libretti di uso e manutenzione, e chissà che altro, molto difficilmente perde la causa.
Senza contare che i produttori sanno benissimo che, a meno che qualcuno non si faccia veramente male usando il loro prodotto, praticamente nessuno farà causa.
Concludo e ribadisco: conosco negozi che si fanno in 4 per non perdere clienti e molte volte ci rimettono di tasca loro pur di combinare il cliente che ha di questi problemi. A volte leggo toni, commenti, ed ironie su di essi in questo forum che sono fuori luogo, senza contare che creano false aspettative a quegli utenti che raccolgono i loro consigli, fanno denuncia, e poi non risolvono una mazza. Quando al contrario, comportandosi civilmente con il negoziante, una soluzione spesso la si trova, in quanto è' il primo a rimanerci male per i comportamenti del produttore, e l'unico a perdere qualcosa di importante veramente:il cliente.
 
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MECC.

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Ciao Mecc, ho molta difficoltà a risponderti.... Ma Gorizia fa ancora parte della Repubblicata italiana? perché se è così anche li valgono le leggi italiane...

Ti confermo che siamo parte della repubblica italiana dalla fine della prima guerra mondiale. Mio nipote lo ha imparato in prima media. Senza bisogno di lauree, ti porto inoltre a conoscenza che il territorio italiano fa parte del continente europeo per 85%del suo territorio. Praticamente isole escluse.


Ironia a parte .

Quando scrivi di rivalersi sul negoziante perché è' lui il responsabile crei false aspettative per i motivi che ho elencato sopra.
Le prove le trovi su questo forum. Con tutti i post di ragazzi che hanno avuto problemi e non hanno combinato niente con le garanzie negate.
Potresti farti tu il loro paladino e risolvere i loro problemi legalmente.
Dubito che lo farai.
Tu esponi la TEORIA che hai imparato nei libri.
Io espongo LA PRATICA di come vanno le cose.
Purtroppo.
 

Jaco MtB

Biker forumensus
Quando si dice che il responsabile legale della merce venduta è il venditore e non la casa,è la legge,punto. (purtroppo...)
Poi credo che il venditore abbia a sua volta delle tutele legali verso la casa madre al di là di quello che c'è scritto nei contratti specifici... anche perchè altrimenti voglio vedere quanti venditori terrebbero aperto,visto che ci rimettono e sono trattati (a quanto ho capito) con una certa durezza
 
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tacito

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Ti confermo che siamo parte della repubblica italiana dalla fine della prima guerra mondiale. Mio nipote lo ha imparato in prima media. Senza bisogno di lauree, ti porto inoltre a conoscenza che il territorio italiano fa parte del continente europeo per 85%del suo territorio. Praticamente isole escluse.


Ironia a parte .

Quando scrivi di rivalersi sul negoziante perché è' lui il responsabile crei false aspettative per i motivi che ho elencato sopra.
Le prove le trovi su questo forum. Con tutti i post di ragazzi che hanno avuto problemi e non hanno combinato niente con le garanzie negate.
Potresti farti tu il loro paladino e risolvere i loro problemi legalmente.
Dubito che lo farai.
Tu esponi la TEORIA che hai imparato nei libri.
Io espongo LA PRATICA di come vanno le cose.
Purtroppo.
Ok... Ne prendo atto...
Che dire... C'è sempre da imparare...
 

MECC.

Biker novus
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la PRATICA è che dalle mie parti la garanzia funziona secondo legge, senza il bisogno di ricorrere agli avvocati...se da te la legge funziona come nel Bronx mi dispiace...


Allora siamo d'accordo: non li ho tirati fuori io gli avvocati e nemmeno le inutili letterine. Infatti: gli avvocati li hai tirati fuori tu. E le letterine gli avvocati intervenuti nella discussione.

Facciamo cosi. forse e' piu' facile da capire:
potremmo aprire un nuovo argomento e vedere quanti hanno risolto problemi di garanzie con le lettere degli avvocati e quanti invece dopo aver acquistato in un negozio, hanno ricevuto aiuti dallo stesso, per risolvere garanzie negate dal produttore.
 

tacito

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Allora siamo d'accordo: non li ho tirati fuori io gli avvocati e nemmeno le inutili letterine. Infatti: gli avvocati li hai tirati fuori tu. E le letterine gli avvocati intervenuti nella discussione.

Facciamo cosi. forse e' piu' facile da capire:
potremmo aprire un nuovo argomento e vedere quanti hanno risolto problemi di garanzie con le lettere degli avvocati e quanti invece dopo aver acquistato in un negozio, hanno ricevuto aiuti dallo stesso, per risolvere garanzie negate dal produttore.

Ci riprovo...
Il punto é che il rivenditore non deve darti un aiuto bensì é obbligato per legge a riconoscenti la garanzia. Il produttore, nei confronti del consumatore finale, non ha alcun obbligo discendente dalla legge, al limite può obbligarsi contrattualmente.
Questo dice la legge europea vigente anche in Italia.
A proposito delle "inutili letterine" posso dirti che, da quando é vigente la normativa a tutela del consumatore, io personalmente sono riuscito a risolvere questioni anche intricate grazie all'inutile letterina trasformata si poi in utile letterina.
Io non creo ne false aspettative ne voglio fare il paladino di chicchessia... Cerco solo di dare una mano su argomenti tecnici che per motivi professionali credo di conoscere un po' meglio di altri che si occupano di altro.
Certo poi scopro grazie a te, che parli di vecchie sentenza, giurisprudenza, teoria, pratica e amenità varie, di non aver capito nulla, o meglio, anzi peggio, di aver capito tutto il contrario...
Che dirti, di fronte a cotanta sicumera ed essendo tu il depositario della verità mi ritiro in buon ordine.
Solo una curiosità. Ma nel malaugurato caso dovessi star male ti rivolgi ad un medico che sa di teoria appresa nei libri o preferisci un verace stregone praticone????
 

matteo_84

Biker marathonensis
Allora siamo d'accordo: non li ho tirati fuori io gli avvocati e nemmeno le inutili letterine. Infatti: gli avvocati li hai tirati fuori tu. E le letterine gli avvocati intervenuti nella discussione.

guarda che stai prendendo una cantonata. io non ho tirato fuori ne avvocati ne letterine. credo che tacito e sembola ne sappiano più te e non devo farli intervenire io.
ho solo detto che la garanzia funziona ed è regolata secondo LEGGE! tutte le volte che è servito a me, i vari negozianti, piccoli o grosse compagnie si sono sempre comportate per bene.

qualora dovessi avere problemi in futuro ricorrerei all'avvocato per far valere i miei diritti previsti dalla LEGGE!


Facciamo cosi. forse e' piu' facile da capire:
potremmo aprire un nuovo argomento e vedere quanti hanno risolto problemi di garanzie con le lettere degli avvocati e quanti invece dopo aver acquistato in un negozio, hanno ricevuto aiuti dallo stesso, per risolvere garanzie negate dal produttore.

aridje....

Per legge i negozianti sono tenuti a gestire e risolvere i problemi in GARANZIA.

io quando vado dal negoziante gli lascio dei soldi, e lui non mi fa nessun favore anzi deve, è tenuto, per legge, a risolvere i problemi.

del rapporto tra negoziante e produttore, a me cliente finale, non frega niente.

io sono il cliente finale, entro in un negozio, compro un prodotto e per legge deve avere due anni di garanzia. punto.

tutto il resto sono chiacchiere.

i negozianti seri non fanno storie. quelli che fanno storie non sono negozianti seri.
 

MECC.

Biker novus
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Ricapitoliamo: tizio rompe un telaio di una bici, con garanzia a vita. Si rivolge al negoziante.
Secondo voi egli dovrebbe sostituire il telaio rotto. Punto. Interpellare l'azienda madre non e' indispensabile. Lui DEVE ordinare un telaio identico. PAGARLO.E MONTARVELO. DEVE farlo. Tanto e' scontato che ha la capacita per capire se una rottura e' in garanzia o meno.

Se la pensate veramente cosi siete proprio fuori dal mondo.
 

tacito

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Ricapitoliamo: tizio rompe un telaio di una bici, con garanzia a vita. Si rivolge al negoziante.
Secondo voi egli dovrebbe sostituire il telaio rotto. Punto. Interpellare l'azienda madre non e' indispensabile. Lui DEVE ordinare un telaio identico. PAGARLO.E MONTARVELO. DEVE farlo. Tanto e' scontato che ha la capacita per capire se una rottura e' in garanzia o meno.

Se la pensate veramente cosi siete proprio fuori dal mondo.

Da quanto hai scritto emerge chiaramente la tua poca conoscenza ( per usare un eufemismo) in materia di garanzia da un punto di vista legale.
Il venditore é obbligato per legge solo per il biennio successivo alla vendita.
La garanzia "a vita" può avere solo natura contrattuale non legale e solitamente tale "patto contrattuale" viene concesso dalla casa costruttrice come "estensione"della garanzia che si affianca a quella legale.
 

MECC.

Biker novus
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Da quanto hai scritto emerge chiaramente la tua poca conoscenza ( per usare un eufemismo) in materia di garanzia da un punto di vista legale.
Il venditore é obbligato per legge solo per il biennio successivo alla vendita.
La garanzia "a vita" può avere solo natura contrattuale non legale e solitamente tale "patto contrattuale" viene concesso dalla casa costruttrice come "estensione"della garanzia che si affianca a quella legale.

Su questo non discuto e non mi pare di aver mai obbiettato.
La legge parla chiaro. 2 anni di garanzia legale certa, poi il produttore può decidere di aumentare la garanzia (che diventa commerciale) a suo piacimento.

Forse non si è' capito che sto insistendo sul ribadire che le case madri trovano mille escamotage per negare garanzie. Anche quando sarebbero sacrosante. e in questo forum ci sono mille esempi. Se ti si rompe il collarino e' perché hai stretto a più di 5 nm la vite. Se ti salta via la vernice e' perché hai preso una sassata. E potrei andare avanti.
E sono tutte cazzate, i telai si rompono perché son fatti di carta e le vernici saltano via perché son risicate all'inverosimile.
Ma nessuno ne salta fuori. Garanzie negate.
Di fronte a questo atteggiamento delle case madri che cosa dovrebbero fare i negozi? Sostituire gratuitamente telai a tutti senza batter ciglio ? Se veramente sei avvocato mi spieghi intanto chi da l'autorità ad un negoziante di poter capire se un telaio e' difettoso veramente e quindi merita di godere di garanzia, oppure si è' rotto per incuria o cattivo uso?
La GARANZIA COPRE I DIFETTI DI FABBRICAZIONE NON IL CATTIVO USO e le case madri con questa storia del cattivo uso trovano mille scuse per negare garanzie anche quando sono sacrosante.
Se tu consumatore denunci (giustamente ) il negozio che ti ha venduto il telaio che si è' rotto per DIFETTO DI COSTRUZIONE e che ti nega la garanzia perché il produttore a sua volta l'ha negata a lui con qualsiasi scusa, lui per difendersi chiamerà' in causa il produttore con l'azione di rivalsa. A questo punto sarà il produttore a dover rispondere, verranno nominati i veri CTU e CTP, e dopo anni e soldi spesi forse avrai il tuo telaio nuovo.
TU STAI SOLO RIBADENDO QUELLO CHE DICE LA LEGGE, e su questo non discuto.
 

MECC.

Biker novus
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Non capisco perchè debba essere la casa madre a doverti dare una risposta e non il rivenditore che è obbligato alla garanzia... Lui che dice? Come al solito manda la patata bollente all'azienda scommetto...
Probabilmente il problema potrebbe essere causato da un difetto di verniciatura.
In questo caso deve intervenire il rivenditore ed eventualmente la casa madre...
Pretendi, con le dovute maniere, dal rivenditore una risposta.

Questa e' la tua frase completamente fuori luogo che mi ha fatto intervenire.

Quando scrivi "come al solito manda la patata bollente all'azienda..." Ma che cacchio doveva fare ?????? Ma dove vivi ??? Ma un avvocato scrive così?????

E' QUESTA LA FRASE CHE CREA FALSE ASPETTATIVE a chi legge. Come se il venditore potesse capire da solo e giudicare se la vernice sia saltata per colpa di un sasso e fare il miracolo del telaio nuovo contro il parere dell'azienda.

In conclusione la mia esperienza: bici da 5700 euro, (non dico la marca perche ci aggiungerei aggettivi pesanti accanto) 2 anni di lavoro e un rene per comprarla. Dopo 3 mesi telaio rotto sul collarino. Garanzia negata. Secondo la casa madre io ho stretto troppo. Venditore mortificato. Anche perché quella vite l'aveva stretta lui con la dinamometrica. Al serraggio giusto.
Dopo 4 giorni avevo il telaio nuovo. Me lo ha ordinato, pagato, e montato. Senza chiedermi un euro. Per non perdermi come cliente. E senza dire niente al marchio per non perderlo. Anche perché ci ha messo 5 anni per prenderlo.
Avvocato il problema non sono le leggi. Quelle ci sono. Ma i produttori sanno come aggirarle. Hanno il culo coperto. Ci rimettono i consumatori e i venditori. Questo non è' giusto.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
...in primis che sembola e tacito sono mal informati (ahahahahahahahahahahahahah sono 2 avvocati) ...te!).

Io non sono un avvocato, Tacito sì :spetteguless:


Quando scrivi "come al solito manda la patata bollente all'azienda..." Ma che cacchio doveva fare ?????? Ma dove vivi ??? Ma un avvocato scrive così?????
Sì, un avvocato scrive così. E non solo lui.
Ad ogni modo, la legge c'è e sarà il caso che iniziamo a chiedere che venga rispettata. Della conformità è responsabile il negoziante, se si arrivasse (ipoteticamente o fattivamente) alle vie legali è lui che viene citato in giudizio.
 

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