Premetto che non è mia intenzione fare polemica con alcuno, cerco solamente di riflettere su alcuni aspetti legati al Camino in modo che chi si appresta a compierlo per la prima volta, possa ricavare altre informazioni utili oltre a quelle scontate di chilometraggi, bagagli, aerei ecc.
Detto questo, il fatto che nessuno sia obbligato a compiere il Camino con intento spirituale è tanto ovvio quanto poco attinente alla discussione.
Quello che dobbiamo ricordarci infatti è che il Camino NASCE come viaggio spirituale e chi vuole ha il diritto di compierlo senza venire limitato/disturbato da comportamenti di altri che lo percorrono con altre finalità. Ma questo attiene all'ampia sfera dell'educazione...
Dico questo perchè durante la mia esperienza ho faticato non poco nel rallentare continuamente per lasciare spazio o per superare senza traumi (per loro) le centinaia di pellegrini a piedi che si incontrano e si superano ogni giorno nei sentieri. Parlando con loro ho scoperto che non pochi sono infastiditi dai sorpassi a tutta manetta o dalle scampanellete di taluni che credono di avere il diritto di correre alla velocità che ritengono utile al LORO TIPO di esperienza. Anche per questo a me sono state necessarie 2 settimane.
Ora sono certo che Fifurnio conosce bene queste regole non scritte e da buon ciclista le rispetterà. Rimango perplesso sul fatto che riuscirà a farlo con i tempi che si è imposto il suo gruppo. Ma come detto, ce lo saprà dire alla fine del viaggio.
certo, condivido pienamente
ne sono appena tornato.
credo che l'atteggiamento giusto per quanto riguarda la gente a piedi sia quello di raggiungerla, aspettare che si accorga di te e passare, senza suonare trombe o campanelli, questo è quello che ho cercato di fare entrambe le volte. Teniamo conto per chi non l'ha mai fatto che i pedoni si possono superare uscendo dal sentiero quando si può, e che il cammino non è un unico sigle-track dove tutti camminano in fila indiana, ci sono lunghi tratti piani dove l'asfalto affianca il sentiero e non vale la pena di percorrelo in bici, come anche larghe sterrate dove se tre pedoni in riga si devono spostare per il passaggio di un trattore agricolo a maggior ragione possono avere un po' di attenzione per il pellegrino in bici, insomma, l'educazione sta bene dappertutto.
Non sono riuscito a completare il giro, la pioggia e il fango trovati fra Pamplona ed Estella e fra Najera e Burgos ci hanno rallentato assai, con qualche guaio sulle bici: raggi,
freni, cambio, una piccola ecatombe che ci ha costretto a cercare ricambi e meccanici.
In alcuni tratti poi,il sentiero era diventato un torrente, a tal proposito consiglio di portare sempre anche
scarpe invernali.
Il furgone... bene, sarà stato il freddo e la pioggia, ma dopo le prime due tappe ho avuto problemi al ginocchio, antiinfiammatori e una giornata e mezza di pausa, in furgone, con gli altri che continuavano, poi ho ripreso spingendo con molta cautela, e sono arrivato in fondo, beh, è venuto comodo, anche per portare a casa roba di qualcun altro italiano trovato per strada, o portare in città una danese con un piede dolorante.
Abbiamo pedalato dalle sei alle otto ore al giorno, con medie dai dieci ai quattordici km\h (l'anno scorso con l'asciutto avevamo raggiunto anche i venti, in una tappa piana, ovviamente), concedendo poco al turismo, anche così non avremmo completato il giro in sterrato nei tempi prefissati, quindi abbiamo saltato una tappa piana, fra Carrion de los Condes e Astorga.
Non ci fosse stato il furgone sarei andato avanti in treno, certo, così ci siamo portati dietro appena un po' di bagaglio in più, e magari anche il pc, dove scaricare foto e video della giornata.
Finchè la mia situazione personale sarà questa , credo che se rifarò il cammino userò nuovamente il furgone, è una mia personale idea che non vuole minimamente confrontarsi con chi vive il cammino nel modo più classico.
LADRI ...
a Santo Domingo de la Calzada in un negozio di biciclette abbiamo avuto purtroppo notizia di furti di biciclette dei pellegrini; il giorno prima una costosa bici era sparita. Ho dubbi sul fatto che i responsabili siano spagnoli.
Infine, dopo Puente de la Reina il cammino si stacca dall'asfalto, se piove o ha piovuto da poco un tratto di terra rossa di 300-400 metri in salita potrebbe costarvi 45 minuti di tribolazione e qualche problema alla bici, io lo eviterei, è un girone dantesco.