la seconda Luca ..... a me dice non l'hai fatto tu .... ed ha solo 1 anno ...
Simo 1 - Spiri 0
la seconda Luca ..... a me dice non l'hai fatto tu .... ed ha solo 1 anno ...
e qui si potrebbe aprire una parentesi (anzi: una voragine!). La mia signora accompagna il mio ciccio (opsss Gabriele 11 anni, mio figlio) in bici dagli amici perchè ha paura della strada (giustamente! ma allora che si fa? li leghiamo alla sedia 'sti figli??). Poi io lo porto per sentieri (niente di eccezionale per la verità, però un paio di ripidoni li ha fatti) e lui si diverte come un matto...
che fare? esagero io oppure la signora (mia moglie ndr) ancora non ha tagliato il cordone ombelicale?
Tutte le madri del mondo si preoccupano ed è fisiologico, la differenza sostanziale che io vedo, tra qui e l'estero è che da noi vige il ragionamento "ma se poi succede qualcosa"...ci fanno crescere così, con la paura di ogni cosa e crescendo questo modo di ragionare ci rimane dentro ed è questo secondo il mio modesto parere il vero pericolo, crescere generazioni di uomini che "hanno paura", in tutto, che non si allontanano mai troppo dal nido perchè "il mondo è pieno di pericoli".
Non ho figli, e chissà se ne avrò un giorno, ma in questi anni di minibasket ho visto centinaia di famiglie e purtroppo, lo devo dire, sono le donne a creare paure e giustificazioni nei ragazzini, "e ma è stanco" e ma ha studiato tanto" e ma..."
Esempio lampante, mi arriva l'anno scorso nel gruppo dei piccolissimi, categoria "scoiattoli" 7-8 anni un ragazzino, la madre si presenta con "sai, è la prima volta che fa sport, vedi com'è magro e gracile, se vedi che è stanco fallo fermare, sai è un bambino un pò timido e lo vedo poco in uno sport dove c'è il contatto fisico, ho paura che possa farsi male, ma lui voleva provare..."
Risultato? questo appena è entrato in campo per il primo allenamento ha cominciato a correre avanti e indietro per tutto il tempo dell'allenamento, si buttava, non si tirava indietro...insomma, un leone, oltre che a livello motorio molto portato per lo sport... alla fine dell'anno l'ho spostato a fare gli ultimi due mesi un allenamento a settimana con quelli più grandi e ha fatto anche due o tre partite con loro perchè ci stava.
Questa pizza per dire: le paure dei genitori non devono bloccare la crescita dei figli e, se è più che giusto che si diano avvertimenti e si facciano ragionare i ragazzi, non è giusto trasmettergli tutte le nostre paure che loro non hanno.
Per come la vedo io, vanno controllati e tutelati, ma senza che loro se ne accorgano, senza accampare scuse e giustificazioni davanti a loro...altrimenti il risultato sarà crescere una generazione di uomini che anno paura e che trovano scuse.
Per chiudere, bisogna capire che in fase preadolescenziale e adolescenziale gli stimoli motori vengono assorbiti e contribuiscono in percentuale non indifferente sulle capacità cognitive dei ragazzi...stranamente i giovani che fanno più di uno sport o attività sono generalmente quelli più svegli, attivi e proficui nello studio!
Sono pienamente d'accordo con te,mi permetto di aggiungere che alla base di molte apprensioni dei genitori,nel caso specifico da te illustrato, c'e' forse il non aver praticato sport da parte del genitore e quindi qualsiasi cosa faccia il figlio diventa fonte di paura.Tutte le madri del mondo si preoccupano ed è fisiologico, la differenza sostanziale che io vedo, tra qui e l'estero è che da noi vige il ragionamento "ma se poi succede qualcosa"...ci fanno crescere così, con la paura di ogni cosa e crescendo questo modo di ragionare ci rimane dentro ed è questo secondo il mio modesto parere il vero pericolo, crescere generazioni di uomini che "hanno paura", in tutto, che non si allontanano mai troppo dal nido perchè "il mondo è pieno di pericoli".
Non ho figli, e chissà se ne avrò un giorno, ma in questi anni di minibasket ho visto centinaia di famiglie e purtroppo, lo devo dire, sono le donne a creare paure e giustificazioni nei ragazzini, "e ma è stanco" e ma ha studiato tanto" e ma..."
Esempio lampante, mi arriva l'anno scorso nel gruppo dei piccolissimi, categoria "scoiattoli" 7-8 anni un ragazzino, la madre si presenta con "sai, è la prima volta che fa sport, vedi com'è magro e gracile, se vedi che è stanco fallo fermare, sai è un bambino un pò timido e lo vedo poco in uno sport dove c'è il contatto fisico, ho paura che possa farsi male, ma lui voleva provare..."
Risultato? questo appena è entrato in campo per il primo allenamento ha cominciato a correre avanti e indietro per tutto il tempo dell'allenamento, si buttava, non si tirava indietro...insomma, un leone, oltre che a livello motorio molto portato per lo sport... alla fine dell'anno l'ho spostato a fare gli ultimi due mesi un allenamento a settimana con quelli più grandi e ha fatto anche due o tre partite con loro perchè ci stava.
Questa pizza per dire: le paure dei genitori non devono bloccare la crescita dei figli e, se è più che giusto che si diano avvertimenti e si facciano ragionare i ragazzi, non è giusto trasmettergli tutte le nostre paure che loro non hanno.
Per come la vedo io, vanno controllati e tutelati, ma senza che loro se ne accorgano, senza accampare scuse e giustificazioni davanti a loro...altrimenti il risultato sarà crescere una generazione di uomini che anno paura e che trovano scuse.
Per chiudere, bisogna capire che in fase preadolescenziale e adolescenziale gli stimoli motori vengono assorbiti e contribuiscono in percentuale non indifferente sulle capacità cognitive dei ragazzi...stranamente i giovani che fanno più di uno sport o attività sono generalmente quelli più svegli, attivi e proficui nello studio!
Sono pienamente d'accordo con te,mi permetto di aggiungere che alla base di molte apprensioni dei genitori,nel caso specifico da te illustrato, c'e' forse il non aver praticato sport da parte del genitore e quindi qualsiasi cosa faccia il figlio diventa fonte di paura.
Questo è il ragionamento che faccio anche io, infatti cerco di fare più esperienze possibili, nello sport e non, sia per me ma anche, se un giorno dovessi avere figli, per poter aver una visione ampia e per poter consigliare e capire quello che faranno o varranno fare...
Chiaro, se tra 20 anni avessi un figlio che mi dice, "papà voglio provare a fare downhill" sicuramente non potrò stare tranquillo, perchè è chiaro che è un'attività pericolosa, o meglio, più pericolosa che stare davanti al PC...ma per come la ragiono ora, preferisco un figlio che si rompe un braccio a 20 anni e in due mesi gli passa che un figlio rincoglionito e pauroso tutta la vita...
Attenzione, poi credo vada insegnata la differenza tra il non aver paure inutili e l'essere degli incoscienti, differenza che io riassumo più o meno così:
chi non "ha paura" compie un'azione, sapendo quali sono i rischi, calcolandoli e avendo i mezzi tecnici per affrontarli, l'incosciente non sa quello che sta facendo o crede di saperlo.
di dove sei? hai provato a postare un "annuncio" nella sezione compagni di uscita cercasi?
http://www.mtb-forum.it/community/forum/forumdisplay.php?f=17
comunque pure tu sei un grande! sistemare i sentieri dietro casa è mooooolto meglio che inabetirsi davanti alla ps3....
Si è davvero bello girare con il babboebbè sì.. è una bella responsabilità!
comunque (detto da un papà) devi essere contento di girare con il tuo babbo! io purtroppo non ho molto tempo per farlo con i miei figli....
Si è davvero bello girare con il babbo
infatti era tutto nato un giorno quando gli ho kiesto"papa oggi facciamo qualcosa insieme?" e lui"va bene, pero prima devo fare un giretto in mtb" e io"allora vengo con te"
Da quel giorno ho iniziato ad amare le ruote grasse che mi fanno stare con il babbo e mi fanno divertire
non saprei... hai combinato qualcosa? prova nel pannello utente del tuo profilo e vedi dove,come, chi, quando ti hanno reputato "cattivo"
Nessuno, tutti good.....magari perche è 0...bo
Non farti una corpa a me il cartellino rosso mi fu' dato dicendo troppe cose giusteUna domanda
Perchè la mia reputazione è zero e rossa??
Sono cattivo?