Guardate parlo da organizzatore oltre che da biker, il percorso lo conosco, parlo del corto, l'ho fatto se non erro 4 o 5 volte, considerando che siamo nella Val d'Orcia, che il paesaggio è collinare, il percorso è quello. A me in sostanza piace, certo non è il percorso del Civetta, ovvero un percorso dolomitico, ma non è colpa degli organizzatori, non è un percorso come la 9 Fossi o l'Antica Carsuale, ma questo è il Padreterno che ha fatto il creato, credo che Pieri & C. abbiano costruito il meglio. La mia critica invece và all'organizzazione in generale, lo dico da organizzatore, non era decadimento qualunque, si respirava aria di svogliatezza, ho percepito un pò la sensazione di un gruppo che si è stancato di organizzare la gara, forse più stimolato dalla 24 ore? Oppure demotivato da difficoltà burocratiche o di rapporti con le istituzioni? Sinceramente la sensazione che ho avuto è stata quella, sono cose che vengono percepite da chi organizza più che da chi gareggia. Lo si deduceva da alcune cose come per esempio il fatto che all'arrivo il corso prima della partenza era invaso da turisti che passeggiavano con i figli in mezzo a quello che era pur sempre l'ultimissimo tratto del percorso con i bikers che zigzagavano tra la gente per non investirla e non cadere, una trascuratezza che non può essere accettata se fatta da chi organizza da oltre 20 anni la gara, mantenere sgombro il percorso dove i primi possono anche arrivare a velocità sostenuta è un obbligo. Le auto poi che passavano lungo il percorso, può sfuggirne una, due ma ne ho incontrate diverse, e oltretutto non nel senso di marcia che non arrecano pericolo a chi corre, ma nel senso contrario a quello della gara, una addirittura appena partiti intorno alle mura lateralmente alla fortezza, 300 biker faccia a faccia con una donna alla guida di un auto, roba da pazzi. Il pasta party poi, elemento distintivo dell'ospitalità, poteva contenere dignitosamente 50 persone, il tempo pioveva e non pioveva e gli altri dove dovevano aspettare? Molti sono andati via e noi stavamo per fare lo stesso, volevamo mangiare uno spaghetto per strada, poi il nostro autista stanco ci ha convinti a restare per riposarci un attimo, così io sono uno di quelli che ha mangiato su una panca senza tavolo, con una bottiglia di acqua imprestatami da un altro biker che non conosco, poi ho visto che l'acqua era in dei cartoni in un angolo del porticato ed era come se fosse self service, era come se l'organizzazione volesse dire Se Mangiate siamo contenti se ve levate di torno lo siamo di più che siamo stanchi. Poi ovviamente non la pensavano così, ma l'accoglienza era freddina. Il lavaggio bici fondamentale con quel tempo, la prima cosa che un biker cerca ancora prima del pasta party, io ho saputo che c'era solo perchè ho incontrato uno dell'organizzazione che mi ha spiegato che si trovava dietro la Rocca. Le docce fredde al campo sportivo, capita che nelle 4 ore che funzionano ininterrottamente, ci sia un calo di pressione per cui 15 minuti o anche 30 minuti l'acqua arriva fredda, ma io li l'ho sempre fatta fredda, mentre nella palestra della scuola l'ho fatta sempre calda. L'ultima salita poi, in molti hanno smadonnato, perfino gente che è arrivata tra i primi 20 nel lungo, abituata quindi a certi sforzi, una variazione secondo me non azzeccata al 100%. L'aver portato via dalla fortezza la gara ha creato questo dualismo, questa divisione, premiazione senza colore, con poca gente, insomma una manifestazione che oggi è in tono più dimesso, poco frastuono, niente musica alla partenza, insomma un pò sottotono, i partenti erano sui 300 a occhio e croce, 277 i classificati, insomma la bruttacopia della vecchia Brunello.