Allora, visto la professionalizzazione dei bikers che partecipano a questi eventi e la capillare diffusione di internet, gli organizzatore potevano anche avvisare i partecipanti sul sito delle coppa toscana, qualche giorno prima basta per cambiare un paio di copertoni, che il percorso era fangoso ed erano consigliate caldamente ruote da fango , poi ognuno avrebbe avuto libera scelta in libero arbitrio, ma organizzare vuol dire anche pensare.
Inoltre, non metto in dubbio le tue doti tecniche, ma tutti i primi che sono arrivati ( quella è gente che di tecnica ne ha da vendere davvero) si lamentavano che per andare forte avevano dovuto rischiare grosso in discesa, ma le gare per loro sono un lavoro, per noi un divertimento e tale deve essere non una sfida estrema.
Inoltre, che al Montello abbiamo fatto di peggio non è una attenuante per nessuno, anzi' quasi una aggravante sia gli organizzatori delle gare che per quelli della coppa toscana.
Se questo settore deve decollare allora ci vuole una perfetta organizzazione prima del percorso che deve essere tale e non una distanza incontrollata e poco presidiata, questa è la cosa principale. Ricordiamo: è una gara aperta a tutti e che non prevede limiti per i meno esperti o meno equipaggiati (se non quelli medici ed assicurativi), l' ho già scritto, i cari signori dovrebbero fare un pò i conti con la responsabilità oggettiva e non è detto che non li facciano.