ho avuto una giant anche io, e dopo aver visto le foto dei carrelli pieni di telai di un giorno di lavoro, vi dico che sono contento di aver speso molto di più per un ellsworth,telai senza anima che funzionano solo bene e nulla più
Bici più costosa = bici migliore?
- Creatore Discussione rob.cri
- Data di inizio
Che funzioni bene è esattamente ciò che cerco io in un telaio e nella bici in generale, dato che di bici parlanti ancora non ne ho trovate.
In quanto all'anima, le volte che l'ho notata era di chi stava in sella, piuttosto che nei tubi che teneva sotto il nobile deretano.
da artigiano anche se di altro settore ti dico tenetevi i vostri telai dozzinali io stò con chi fa le cose con più passione non per fame
da artigiano anche se di altro settore ti dico tenetevi i vostri telai dozzinali io stò con chi fa le cose con più passione non per fame
io stò con gli ippopotami. Però ho fame.
Mah... difatti notoriamente quelli che lo fanno per passione alla fine del mese non badano al bilancio entrate/uscite...
Chi pensa che solo le cose fatte con passione meritino di essere usate dovrebbe provare a lavorare in una di quelle aziende.
Credo che alla fine si accorgerebbe che il più è tutta facciata e che si guarda, come ovunque, al rigoroso controllo del bilancio.
E quando ci sono di mezzo i soldi una buona parte della passione va a farsi benedire.
Che l'azienda faccia componenti da quattro soldi o roba esotericamente costosa.
Io ne so qualcosa, l'ho provato su di me.
Che mi fossi occupato di pedivelle, movimenti centrali piuttosto che di trivelle o tralicci per funivie e, oggi, mi trovi a lavorare in una azienda che di nome fa "Inutile Tentare d'Istruire i Somari"
Chi pensa che solo le cose fatte con passione meritino di essere usate dovrebbe provare a lavorare in una di quelle aziende.
Credo che alla fine si accorgerebbe che il più è tutta facciata e che si guarda, come ovunque, al rigoroso controllo del bilancio.
E quando ci sono di mezzo i soldi una buona parte della passione va a farsi benedire.
Che l'azienda faccia componenti da quattro soldi o roba esotericamente costosa.
Io ne so qualcosa, l'ho provato su di me.
Che mi fossi occupato di pedivelle, movimenti centrali piuttosto che di trivelle o tralicci per funivie e, oggi, mi trovi a lavorare in una azienda che di nome fa "Inutile Tentare d'Istruire i Somari"
tu ne fai un discorso economico, io ne faccio uno di chi ama il proprio lavoro, ora prima di beccarmi un altra valutazione negativa di un mio post, peraltro non so chi debbo ringraziare e di come abbia urtato la sua sensibilitàottomilainsù;5324220 ha scritto:Mah... difatti notoriamente quelli che lo fanno per passione alla fine del mese non badano al bilancio entrate/uscite...
Chi pensa che solo le cose fatte con passione meritino di essere usate dovrebbe provare a lavorare in una di quelle aziende.
Credo che alla fine si accorgerebbe che il più è tutta facciata e che si guarda, come ovunque, al rigoroso controllo del bilancio.
E quando ci sono di mezzo i soldi una buona parte della passione va a farsi benedire.
Che l'azienda faccia componenti da quattro soldi o roba esotericamente costosa.
Io ne so qualcosa, l'ho provato su di me.
Che mi fossi occupato di pedivelle, movimenti centrali piuttosto che di trivelle o tralicci per funivie e, oggi, mi trovi a lavorare in una azienda che di nome fa "Inutile Tentare d'Istruire i Somari"
Non dico che non sia condivisibile, ma non rappresenta tutta la realtà.
Non credo che chi progetta e realizza una qualsiasi cosa non ci metta passione nel lavoro.
Che ne realizzi uno o una serie infinita.
Io la avevo e la ho tuttora, se un lavoro mi stufa non resto lì tanto per tirare avanti (perlomeno fino ad ora è andata così), ma alla fine tutti devono fare i conti con la realtà.
Quando vedo in giro una guarnitura tra quelle che ho progettato o che è uscita dall'azienda in cui ho lavorato provo tuttora qualcosa, poco importa che l'azienda ne abbia prodotte centinaia di migliaia di pezzi ogni anno.
Quindi non si può dire con certezza che il telaio o il componente artigianale ha un'anima mentre quello industriale no, dietro a quel pezzo c'è chi lo ha progettato, ne ha realizzato il prototipo, chi lo ha collaudato e ha detto la sua, chi lo ha costruito e ne va fiero anche se il suo ruolo è solo quello di applicare lo stampino con il marchio.
E in mezzo a questa gente c'è chi se ne frega, sia lui una pedina della grande fabbrica quanto piuttosto chi ha saldato il telaio in serie limitata.
Sempre saldare è, sempre la pagnotta si porta a casa alla fine della giornata, poco importa se si è realizzato un telaio di una bici in serie limitata o si è saldato il coperchio di un compressore per frigorifero.
Alla fine l'azienda deve vendere e guadagnare altrimenti non dura, fa la fine dell'Ofmega dove nonostante la passione che mettevamo nel fare il nostro lavoro le cose sono andate male per tutta una serie di cause, esterne ma pure interne.
Al marketing spetta poi il compito di vendere bene un prodotto, compreso di far presa con slogan e discorsi che devono stimolare l'immaginazione del potenziale cliente.
Alla fin fine, comunque, a me interessa che la bici funzioni e mi stia bene.
Poco importa se è artigianale o industriale.
Ne ho provate svariate, ho trovato ottimi prodotti artigianali e industriali, usandoli si sentiva che "andavano meglio", accanto a delle sonore delusioni dell'uno e dell'altro campo pur decantate da slogan sulla presunta "anima".
Se funziona, poco importa da chi e con che spirito sia fatta, sarà una buona bici.
Sennò resta un cancello.
Non credo che chi progetta e realizza una qualsiasi cosa non ci metta passione nel lavoro.
Che ne realizzi uno o una serie infinita.
Io la avevo e la ho tuttora, se un lavoro mi stufa non resto lì tanto per tirare avanti (perlomeno fino ad ora è andata così), ma alla fine tutti devono fare i conti con la realtà.
Quando vedo in giro una guarnitura tra quelle che ho progettato o che è uscita dall'azienda in cui ho lavorato provo tuttora qualcosa, poco importa che l'azienda ne abbia prodotte centinaia di migliaia di pezzi ogni anno.
Quindi non si può dire con certezza che il telaio o il componente artigianale ha un'anima mentre quello industriale no, dietro a quel pezzo c'è chi lo ha progettato, ne ha realizzato il prototipo, chi lo ha collaudato e ha detto la sua, chi lo ha costruito e ne va fiero anche se il suo ruolo è solo quello di applicare lo stampino con il marchio.
E in mezzo a questa gente c'è chi se ne frega, sia lui una pedina della grande fabbrica quanto piuttosto chi ha saldato il telaio in serie limitata.
Sempre saldare è, sempre la pagnotta si porta a casa alla fine della giornata, poco importa se si è realizzato un telaio di una bici in serie limitata o si è saldato il coperchio di un compressore per frigorifero.
Alla fine l'azienda deve vendere e guadagnare altrimenti non dura, fa la fine dell'Ofmega dove nonostante la passione che mettevamo nel fare il nostro lavoro le cose sono andate male per tutta una serie di cause, esterne ma pure interne.
Al marketing spetta poi il compito di vendere bene un prodotto, compreso di far presa con slogan e discorsi che devono stimolare l'immaginazione del potenziale cliente.
Alla fin fine, comunque, a me interessa che la bici funzioni e mi stia bene.
Poco importa se è artigianale o industriale.
Ne ho provate svariate, ho trovato ottimi prodotti artigianali e industriali, usandoli si sentiva che "andavano meglio", accanto a delle sonore delusioni dell'uno e dell'altro campo pur decantate da slogan sulla presunta "anima".
Se funziona, poco importa da chi e con che spirito sia fatta, sarà una buona bici.
Sennò resta un cancello.
mi sembra di capire che apprezzi di più una dacia ad una ferrari per dirla con un paragone che taglia la testa al toro tanto funzionano bene tutti e dueottomilainsù;5324609 ha scritto:
mi sembra di capire che apprezzi di più una dacia ad una ferrari per dirla con un paragone che taglia la testa al toro tanto funzionano bene tutti e due
Se veramente credi che Ellsworth stia a Giant come Ferrari sta a Dacia sono ben altri quelli che hanno da sganasciarsi dal ridere
con ellsworth con foes, turner, ci vado moooolto vicino con ftw calza proprio a pennelloSe veramente credi che Ellsworth stia a Giant come Ferrari sta a Dacia sono ben altri quelli che hanno da sganasciarsi dal ridere
sicuramente non troveresti un mucchio di operai con lo stesso sguardo assente che fa solo quella cosa per viver, ora non mi dire che non conosco niente di come lavorano ci sono stato sono uno che lavora nel marmo e molte volte ci serviamo di loro per fare dei lavori, ma quando arriviamo li a controllare.........lasciamo stare non posso commentare come vorrei da buon toscano mi bennerebbero, pensa che io non ci voglio più andare
con ellsworth con foes, turner, ci vado moooolto vicino con ftw calza proprio a pennello
Ok, sono d'accordo che i marchi che citi siano paragonabili a Ferrari (anche come esclusività). Vedo molto più difficile assimilare Giant o Specialized alla Dacia.
posso dire che lavorare il marmo non è fare saldature su un telaio?sicuramente non troveresti un mucchio di operai con lo stesso sguardo assente che fa solo quella cosa per viver, ora non mi dire che non conosco niente di come lavorano ci sono stato sono uno che lavora nel marmo e molte volte ci serviamo di loro per fare dei lavori, ma quando arriviamo li a controllare.........lasciamo stare non posso commentare come vorrei da buon toscano mi bennerebbero, pensa che io non ci voglio più andare
sicuramente non troveresti un mucchio di operai con lo stesso sguardo assente che fa solo quella cosa per viver, ora non mi dire che non conosco niente di come lavorano ci sono stato sono uno che lavora nel marmo e molte volte ci serviamo di loro per fare dei lavori, ma quando arriviamo li a controllare.........lasciamo stare non posso commentare come vorrei da buon toscano mi bennerebbero, pensa che io non ci voglio più andare
È proprio con i tipi come te che aziende come quelle che tu hai citato sopravvivono saldando telai in America, tirando fuori la bufala della "passione", che tu, come un pollo, paghi a peso d'oro per avere sotto il culo due tubi saldati spesso peggio di quelli cinesi.
... si, ci sono stato in Canada a vedere come saldavano Rocky Mountain, prima di spostare tutto in Cina/Taiwan. Non ho notato nessuna grande differenza di "passione" negli operai. Eccoti il report: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=79935
posso dire che sono lavori artigianali che richiedono molta esperienza e manualità?
fatti un salto in california e vedi come salda un certo frank wedelthon meglio conosciuto come frank the welder
p.s invece di darmi valutazioni negative cerca di rispondermi e basta come faccio io
fatti un salto in california e vedi come salda un certo frank wedelthon meglio conosciuto come frank the welder
p.s invece di darmi valutazioni negative cerca di rispondermi e basta come faccio io
1) le valutazioni negative te le meriti per come affronti il tema, sei l'unico che sputa sul lavoro di altre persone, cinesi che siano.
2) frank the welder salda tubi di bicicletta. Ma se tu ti ecciti per questo posso anche capire che tu abbia un poster come questo in casa:
con tutto il rispetto marco,ma io preferirei un milione di volte avere un telaio saldato da frank piuttosto che la mia caxxo di gt carbon uguale ad altre 10000....
Tu sei un oggettista, come ti sei definito più volte. Però andare in mountainbike non vuol dire far collezione di bici, ma possedere un mezzo che ti permetta di godere appieno dello sport. E quando sei su un sentiero le saldature di tizio o di caio ti fanno un baffo (a parte quando cedono).