Ricordo sistemi proposti oltre vent'anni fa, con trasmissioni a filo flessibile stile cordino del contachilometri e un certo Daniele Pontoni che ne decantava le lodi in un messaggio pubblicitario.
S'è visto che successo hanno avuto.
Purtroppo fanno a pugni con la semplicità e un basso rendimento, contro l'altissimo rendimento meccanico (= bassissimo attrito) della trasmissione a catena.
Questo sistema appare raffinato ma complesso, vorrei sapere quanto costa la costruzione di tutte quelle coppie coniche.
E aggiungiamoci anche che l'alberino di trasmissione
telescopico della ruota anteriore andrà sicuramente ad influire sulla fluidità di funzionamento della forcella.....
Meglio lasciar perdere, almeno per quanto riguarda quel tipo di sistema completamente meccanico.
Mi incuriosirebbe di più invece un sistema oleopneumatico magari con la pompa direttamente su un gearbox nella zona del movimento centrale, quello sarebbe molto più interessante se gli attriti fluidodinamici non sono eccessivi.
Il tuo dubbio è realtà: un sistema oleodinamico deve fare i conti con le perdite di carico che per tubazioni di piccolo diametro sono elevatissime.
Quantificarlo è un po' difficile, ma si parla di rendimenti inferiori al 50%.
Poi mettici i trafilamenti di
olio attraverso le tenute che si usurano nel tempo, la complessità della pompa e del relativo motore, il peso.
Non credo sia fattibile, perlomeno non mi sento di sposare un'idea di questo tipo.
Per fare un raffronto, nelle macchine movimento terra si usano trasmissioni oleodinamiche per far muovere cingoli o
ruote.
Hanno grossi vantaggi, tra cui l'indipendenza del moto di ogni ruota o cingolo ma, come dicevo, sono sensibili all'usura meccanica, le perdite fluidodinamiche riscaldano notevolmente l'olio, la componentistica di qualità è molto costosa, delicata ed esigente per la qualità dell'olio.
Su macchine progettate e costruite in economia il decadimento delle prestazioni nel tempo è molto avvertibile e, a volte, fanno pure fatica solo a muoversi quando diventano vecchie!