Confermo.
Ma avete visto che mare di colori fioriti all'ultima sterratona del Finonchio?
Mille sfumature di bianco, azzurro, lilla e giallo che ondeggiavano al vento, fili d'erba alti come mezza persona e mentre vi aspettavo, mi sono sdraiata in quel pendio di pratone, ho respirato profondamente e ho mangiato tutti i fiori, l'erba, il cielo e anche le nuvole.
E i boschi del Monte Maggio?
La forza naturale dei contrasti mi mette la pelle d'oca e mentre pedalo in quel silenzio, mi sento felice e fortunata ad essere lì.
Il bello è che non occorre scegliere, anzi! Devo solo approfittare di questa simbiosi di elementi naturali e me li godo tutti.
I facili sentieri del fondovalle mi portano senza pericolo al cospetto di grandi vette, dove le montagne sono più verdi e silenziose.
Non sono più io che pedalo.
Mi trasformo in tutto ciò che mi circonda: paesi ricchi di storia, lussureggianti malghe abbandonate, ruscelli limpidi dove poter attingere l'acqua vitale, sentieri ripidi ricoperti da un mantello variopinto di foglie secche e alberi trascinati e precipitati.
Durante la settimana, la mia mente è occupata da mille pensieri inconsapevoli.
E' un vortice, un agitarsi, confondersi, preoccuparsi, rimurginare sul passato e sul futuro...
Ora tolgo il pilota automatico.
Non c'è più ansia da orologio, arriva la pace, il silenzio, l'ordine per cose naturali, sento quello che mi sta accadendo in questo momento.
E' una sensazione profonda, che mi fa venire le lacrime agli occhi, che mi fa amare e desiderare i miei amici.
Sento l'acqua che mi scorre addosso, i faretti illuminano miliardi di lucciole che mi frustano la pelle, forse è grandine, forse è pioggia a raffica.
Il mio cuore è vivo, batte forte, un tamburo che suona a ritmo energico e deciso.
L'emozione è grandiosa, sento il respiro che entra e che esce.
Sono stanca morta e rido, felice di questa "fatica".
Arriviamo alla fine del giro, è quasi buio, abbraccio tutti: Seby, Frog, Vittorio, Perse e Wilmer.
Giornate come queste, pedalando con voi grandi amici, sono per me l'Elisir di Lunga Vita.
Grazie.