Vista la seconda durissima parte della salita
,decidiamo di fare un pò di asfalto
fino al passo santa Barbara,il solo fà capolino e viriamo decisamente verso nord,finisce l'asfalto e dopo un breve tratto su sterrato in piano inizia la "tosta" salita verso la malga Stivo,rampe ripide rese ancora più dure dal fondo a tratti sconnesso,(Dario e perse imprecano più del solito)mettono a dura prova il sottoscritto,cerco di rimanere il più possibile in sella e fino alla malga i tratti a piedi sono pochi,pausa panino e gli ultimi 250 mt di dislivello sono con la bici in spalla per tutti,finalmente dopo 2000 metri tondi tondi e 5 ore di salita,con le forze al lumicino raggiungiamo il rifugio e la cima,spettacolo di panorami a 360°.
Foto di rito,vestizione e dopo un breve tratto fantastico,15/20 minuti di "patimento" tra i mughi e un sentiero molto cattivo che non ne vuol sapere di faci salire in sella,finalmente mettiamo il nostro bellissimo fondoschiena
sulla sella e raggiungiamo un bel pianoro con bivio,decidiamo per quello a destra e giù finalmente su un bel sentiero fino alla malga Vallestrà,ora lunghissima discesa su un sentiero di pietre fisse coperte da numerose foglie,la luce comincia ad affievolirsi,breve tratto asfaltato e poi di nuovo sentiero con lo stesso tipo di fondo,di nuovo asfalto e brevemente siamo in fondo che si è fatto buio.Ci si cambia,abbuffata di patatine(grazie Gilbo) e cin cin in un bar nel centro ci Arco.
Giro faticoso ma molto soddisfacente:-?,discesa infinita,bravi tutti e brao a Dario che ha insistito per fare questo giro,mentre dalla cima si guardava il panorama, a nord individuata un'altra sconosciuta cima e metà strada tra il Bondone e lo Stivo,il prossimo anno non ci scappa
.
34 km(21 in salita e 13 in discesa) per 2000 disliv, 9 ore in giro,una foratura,un torrone divorato e poche scorregge.
ciao