Ste il fenomeno di visitare i negozi fisici e poi fare shopping su amazon (lo cito perché è il sito che viene contattato nel 70% dei casi ) e' un fenomeno generale che sta investendo la società digitale.
Qui, Imho, il discorso e' diverso, dimmi chi e/o dove è possibile provare un prodotto e non il prodotto che ha in casa il si vende ma quello che vorresti tu !
Ovvio che se oltre al prezzo di provare poi mi applicano il prezzo di listino diventa difficile per l'acquirente medio fare l'acquisto ma se applicassero un buon prezzo io sarei il primo a provare e comprare.
Come sai vado spesso in Germania e qualche volta vado a fare un giro presso un noto negozio on-line che ha anche un bellissimo negozio fisico, ebbene più di una volta mi hanno invitato a fermarmi nel week end per provare le loro test bike ed i loro prodotti , non so a voi ma a me in Italia non è mai successo.
Ultimo ma non ultimo un noto marchio tedesco , di nicchia, presso un negozio di riva del Garda mette a disposizione bici high end ad un prezzo equo. Imho questa e' la politica da seguire.
Per provare, a me come tanti altri , ci rimanere solo di comprare e se non siamo soddisfatti , non perché il prodotto non vale ma perché non spacca nel proprio contesto, lo si rimette in vendita sul mercatino.
dai siamo in periodi di ferie, voglia di lavorare saltami addosso...
cri, per quanto possa seguire il tuo discorso e concordare alcuni aspetti, è un po' utopistico.
trovare un negozio che abbia in casa il prodotto che voglio e non quello che vende non è facile... (anche perchè io voglio prodotti esoterici
)
ma anche qui, sinceramente, non mi sento di gettare la croce addosso ai negozianti.
prendi le gomme: adesso hai tre formati, 26,27.5 e 29. se devi coprire dal xc all'enduro quante gomme devi tenere in casa???
forcelle, idem: guarda
rock shox, la pike la fa in tre misure differenti a seconda del diametro ruota.
ammortizzatori? quanti interassi ci sono in giro? a me vengono in mente almeno tre che vanno per la maggiore, 200, 216 e 222...poi c'è anche un 190 e un 241.
serie sterzo? abbiamo 1 1/8, 1 1/5 e poi la via di mezzo...mozzi, che dio me ne scampi...ant 9, 15 e 20, posteriore mi sembrano le caramelle di harry potter, quelle tutti gusti più uno.
trasmissione? avanti savoia, 3*9, 2*9, 2*10, 1*10, 1*11...
selle? lasciamo perdere...
ah, poi se ha un negozio di bici, difficile tenere solo mtb, per cui devi avere in casa anche materiale per le bdc...
poi sul prezzo: ammesso che un negoziante si metta a offrire un servizio di test, giocoforza il prezzo finale non può essere "basso". è corretto che il servizio venga pagato, per cui ci sta che il costo sia superiore all'oggetto preso on-line.
se poi prendo il momento storico che attraverso questo paese, penso che la preoccupazione primaria di chi ha un attivià ora è di riuscire a tenerla aperta e possibilmente guadagnare quello che serve per campare: ho visto negozi iperforniti saltare per aria, proprio perchè troppo grosso l'investimento iniziale in articoli che poi rimanevano a prendere polvere sugli scaffali...
hai citato la germania...credo che in questo momento se la passi un pochino meglio del nostro paese: vai a leggere l'articolo sui nuovi modelli di rose e pensa a che investimento stanno facendo per il negozio fisico: i tablet per configurarti la bicicletta come vuoi tu
. Però parliamo di Rose, un'azienda, non del negozio "singolo" in qualche paese della baviera.
spillo ha citato l2a: io sono stato a whistler (e mi vergogno, ma non ho girato con la bici
). c'è un negozio ogni 20 metri e si respira aria da mountain bike (a memoria, non ricordo di aver visto delle bdc). ma non possiamo avere come termine di paragone whistler.
c'è una località italiana che potrebbe avere le potenzialità di tanti resort esteri: ma se si fanno la guerra e si concedono il lusso di perdere eventi sponsorizzati da redbull, quel divario non lo colmeremo mai
e come paese, è un peccato che non ci siano stati imprenditori lungimiranti nel nuovo scenario economico...avevamo il know how delle biciclette più di tanti altri...eppure mondraker è nata in spagna...da prima rimarchiando telai "in serie" taiwanesi, ora con una propria linea ben contraddistinta.
Avevamo le migliori manifatture...et voilà, ci siam fatti fregare da spagnoli e svedesi (zara e hm).
produciamo mobili che ci invidia il mondo (nelle fasce siderali di prezzo) ma un ottantenne svedese ci ha piazzato decine di megastore di mobili e accessori in casa....
riguardo alle test bike...qualche negozio c'è: le specy riesci a testarle (tanto che almeno fino a poco tempo fa le specy test avevano una colorazione differente da quelle a catalogo). vicino a casa mia puoi testare
cannondale. vai, lascia la carta di credito a garanzia e puoi tenerti la bici una giornata e provartela dove ti pare.
poi aggiungo che noi italiani (passatemi la generalizzazione) vorremmo avere tutto e tutto sottocasa: qualche tempo fa leggevo che in l'italia ha il doppio di negozi di bici di tutti gli states...forse sono troppi e troppo frammentati? tanti piccoli negozi hanno potere commerciale molto inferiore che pochi "megastore"...però, almeno personalmente, preferisco l'aria che respiro nel negozio medio piccolo che in quelli tipo "supermercato" (ma è un sentimento personale).
per me il grosso problema non è tanto nella disponibiltà immediata nei negozi (perchè capisco che fare magazzino ora è tremendamente difficile e costoso), quanto nella velocità di approviggionamento.
per ordinare un ricambio a volte occorrono settimane, quando magari aprendo un browser in 4-5 giorni l'hai a casa: perchè magari ho bisogno di una gomma, ma il venditore non l'ha in casa. Però il distributore vende a numeri, per cui magari o ne compri 20 oppure niente. e allora a quel punto vai col fai da te, apri il primo store on-line che ti viene in mente e compri (a parte qualche articolo, il più grosso store on-line non ha più prezzi competitivi, ma ha catalogo pressochè infinito. come fa un rivenditore fisico a competere?).
ho parlato con il mio negoziante recentemente sulla proliferazione di marchi, modelli, case. Lui ormai tiene solo specy perchè, piaccia o no, sono una garanzia di vendita, anche se con una punta di rammarico, sarebbe felice di poter tenere altri marchi. ed è il tipo di negoziante che se sa che su un prodotto ha un prezzo non competitivo con la rete, mi dice "compralo on-line".
Perchè tiene specy? sono costanti e perchè sono "stabili": parlando di altre case, mi diceva che norco è uscita con delle ottime bici. Ma parliamo degli ultimi due anni, prima norco non se la filava nessuno.
Prendo l'esempio di stefano. Io da lui ho preso la rune. A scatola chiusa, nel senso che possibilità di provarla non c'era. Come, 7 anni fa, presi il nomad: a scatola chiusa perchè allora i test bike del bonandrini erano un miraggio.
Secondo me Stefano sta facendo le cose per bene: un piccolo passo alla volta, tanto che pochi post fa ha scritto che organizzerà dei test: se fosse partito in quarta in un mercato stra affollato, magari sarebbe andato a gambe per aria in un amen.
Insomma, secondo me lo scenario è estremamente complesso e complicato e non mi sento di gettare la croce addosso ai negozianti, che sono l'ultima
catena prima del cliente finale.
Poi, non so quanti di voi facciano i commercianti ma difficile (impossibile) che un commerciante tessa lodi per altri prodotti: se vendo il prodotto x, parlerò strabene del prodotto x e non del prodotto y.
è come se entrassi in un concessionario fiat e mi dicessero che però le volkswagen son meglio...
e in ultimo, vabbè che la foto fa ca.gare però nessuno ha detto niente della mia rune