allora, ieri ho provato il Duro Miner 3.0 su un cerchio Hugo da 52 mm esterno sulla ruota anteriore ..... dietro ho lasciato l'Hans Dumpf 2.35 causa problemi di spazio nel carro della Cube Stereo.
Discesa dall'alpe Piazza (tra il passo S.Marco e Morbegno in Valtellina) .... quasi 1800 metri di dislivello negativo , sentiero sufficientemente tecnico con tratti ripidi sia su terra che su radici, qualche salto artificiale, poca roccia , terreno asciutto e polveroso con molte foglie e aghi di pino in lunghi tratti.......
la gomma si è comportata benissimo, molto grip all'anteriore (più della Duro da 3.25 che avevo provato circa 1 mese e mezzo fa anche se su bici e sentieri diversi), da molta sicurezza anche sui tratti ripidi e parecchio scavati (tra una radice e l'altra) e anche sul terreno ghiacciato che ho trovato in alto; mi sembra ... sembra .. anche più reattivo in curva dell'Hans dumpf che montavo all'anteriore ..... sono molto soddisfatto, probabilmente è il giusto compromesso tra grip e scorrevolezza e credo che terrò la bici in questa configurazione, cioè 27.5+ ant. e 29 post (tranne che col fango perché lo spazio tra i foderi è risicato); grazie a Carlo il Dentista che mi ha suggerito tale gomma e a Pirpa che mi ha convinto (con le foto postate della sua bici) a montarla su un cerchio Hugo da 52mm.
p.s. per gli amanti della statistica vi dico i miei tempi di salita con 3 bici diverse (11 km di cui 9 asfalto, 1,5 km sterrato e 500 mt di sentiero) ... la salita è più corta perché risparmiamo un pezzo grazie a 2 auto ....
1H 54' con una Salsa Bucksaw con gomma 4.6 ant. e 3.8 post. peso 15,4 kg
1H 50' con Cube Stereo 27.5+ ant e 29 post peso 14,1 kg
1H 48' con Cube stereo config. 29 e peso 13,9 kg
preciso che la salita con la Bucksaw è stata fatta nel mese di Giugno mentre con la Cube sono salito a Novembre e ieri ... è anche vero che non tutti i giorni sono uguali e nn si pedala e si è in forma sempre allo stesso modo, ma la compagnia è la stessa e anche le soste sono state più o meno simili .....
traetene voi le conclusioni