a proposito sabato ne ho trovati 2 che scendevano dalla CroceChe le moto da trial facciano meno danni e' notorio ma in giro non vedo molte moto da trial ma enduro
a proposito sabato ne ho trovati 2 che scendevano dalla CroceChe le moto da trial facciano meno danni e' notorio ma in giro non vedo molte moto da trial ma enduro
http://www.striscialanotizia.medias...legale-nei-boschi-della-lombardia_24936.shtml
...che dite? li chiamiamo che vengano a fare un servizio anche sui Colli Euganei? :-D
vorrei correggerti ma la guardia forestale PUò far multe ,lo so perche ero presente quando l'hanno fatta ad un mio amico in un controllo su una strada di montagnaNon è così semplice, purtroppo.
La Forestale non ha compiti di controllo della circolazione stradale, quindi non può ordinariamente multare dei veicoli in un parcheggio o su una strada aperta al traffico.
Il che non vuol dire che non lo si possa fare, bisogna però coordinare le Polizie municipali e le stazioni dei Carabinieri per colpire a livello "stradale" e la Forestale a livello "forestale". Ma con le risorse che ci sono temo che un livello "continuativo" di controllo sia irrealistico.
Bisogna poi vedere se gli accessi all'area sono adeguatamente segnalati e tabellati ai sensi del CdS, altrimenti le multe eventualmente elevate all'interno delle aree vietate sono facilmente annullabili.
Infatti... secondo voi non si può pensare in modo diverso....tu sapessi che barrage hanno alzato su facebook... dalla FMI che parla di "mele marce", a gruppi che postano foto di discariche (come a dire, perchè perseguire gli stupri, gli omicidi sono peggio, no?)...
vorrei correggerti ma la guardia forestale PUò far multe ,lo so perche ero presente quando l'hanno fatta ad un mio amico in un controllo su una strada di montagna
Nei paesi civili è così: quello che è vietato non si fa, senza distinguo o allorismi. E per contro quando una cosa è consentita la si lascia fare senza che nessuno si permetta di tentare di impedirla con chiodi o cavi. Nei paesi civili, appunto... dove le indagini e i processi li fanno polizia e magistratura e non dei personaggi all' ora di cena a fini di audience pubblicitaria.Infatti... secondo voi non si può pensare in modo diverso.
Secondo me no, per una duplice ragione.Quindi secondo voi c'è un modo per allearsi alla parte buona degli enduristi motorizzati (quelli rispettosi delle regole) per risolvere la questione ?
La possibilità c'è eccome con in mano una foto di una moto targata. Ma bisogna prendersi la briga di andare dalla forestale per sporgere formale denuncia.
Però bisogna farsi coraggio e cominciare a muovere il sederino:
"riporto quando risposto dal comandante della stazione di Padova:
Vi ringrazio per il vs senso civico, ma per poter redigere i verbali per percorso in fuoristrada ( E. 203,00) Io vi devo sentire a sommarie informazioni sia per spiegarmi il luogo e l'orario in cui li avete visti che per dimostrare la provenienza delle fotografie. Bisogna stroncare questo mal costume di esercitare il motocross in bosco. Se poi pensiamo che questo è il Parco dei Colli Euganei cioè un'area protetta e si diffonde la pratica di segnalare alle Forze dell'Ordine anche solo con fotografie i responsabili di queste pratiche deleterie il fenomeno si ridurrà sensibilmente.
Grazie
IL COMANDANTE LA STAZIONE
V. Sov. Claudio CATELLI
Confermo quindi che con foto alla targa del mezzo (la foto si può fare tranquillamente, non si viola alcuna legge, confermato anche dai forestali, attenti piuttosto ai motociclisti, mi hanno già preso a male parole ma poco importa, sono loro dalla parte del torto) c'è la possibilità di far prendere la multa per "percorso fuoristrada sul parco" di 203, forse questo non servirà a debellare il problema ma credo possa almeno ridurlo o comunque contrastarlo.
Questi i recapiti per inviare le foto e per effettuare regolare denuncia:
CORPO FORESTALE DELLO STATO STAZIONE DI PADOVA
Via Pontevigodarzere, 162 Padova
tel.049706464
email: cs.padova@corpoforestale.it
CORPO FORESTALE DELLO STATO STAZIONE DI TORREGLIA
Via San Mauro, 30 Montegrotto Terme
tel.049 521 1727
email: cs.montegrotto@corpoforestale.it"
Chi ti dice che non ci sonoiinteressi comuni ?....
Nei paesi civili è così: quello che è vietato non si fa, senza distinguo o allorismi......... dove le indagini e i processi li fanno polizia e magistratura e non dei personaggi all' ora di cena a fini di audience pubblicitaria.
.........Da una parte perchè non ci sono interessi in comune.
Dall'altra perchè non si capisce per quale motivo gli enduristi scorretti dovrebbero smettere di esserlo e passare tra le file di quelli corretti........
La mia opinione è che il miglior risultato che possiamo ottenere è un intensificazione dei controlli.
Sarebbe bello se ci si sedesse attorno a un tavolo con rappresentanti degli enduristi locali (quelli che hanno sempre corso e sempre correranno), i rappresentati dei biker, di chi fa trekking e del parco colli per stabilire regole di convivenza comuni: es: sentiero lorenzoni: off limit per moto, vari sentieri distrutti: ok per moto con l'impegno di manutenzione; blu line: precedenza mtb; istituendo una cartellonistica adeguata, ma anche superando i vincoli normativi del Parco, ci si scontrerebbe sempre con il problema delle proprietà private e con la chiusura mentale della gente del posto che non capisce che i sentieri sono una risorsa per il turismo e quindi anche per loro visto che molti hanno attività agricole o agriturismi.
Alla fine l'importante sarebbe decimare quegli enduristi da trattoria che prendono i colli come il loro parco giochi fregandosene dei danni che creano. Gli irriducibili che magari abitano sul territorio e partono alle 6 di mattina e fanno sentieri imboscati, temo siano impossibili da fermare.
Chi ti dice che non ci sonoiinteressi comuni ?
Quelli scorretti potrebbero essere isolati, nessuno pretende che si convertano , bensi che smettano.
......e quindi ? che iniziativa proponi ?
La strada dello scontro è veramente quella migliore ?
oppure ci mettiamo la coda tra le gambe e continuiamo a sopportare gli enduristi selvaggi e l'immobilita, la lentezza e l'indifferenza delle istituzioni ?
Sono tutte provocazioni, non me ce l'ho con assolutamente te
.....Però, lo ripeto, se non c'è la possibilità o la volontà di mettere operatori sul terreno con la paletta in mano siamo nel campo delle grida manzoniane.
....Sarebbe bello se ci si sedesse attorno a un tavolo con rappresentanti degli enduristi locali (quelli che hanno sempre corso e sempre correranno), i rappresentati dei biker, di chi fa trekking e del parco colli per stabilire regole di convivenza comuni .....
Dai alcuni post mi pare di aver capito che ci sia la volontà, meno la possibilità.Quindi non abbiamo scampo....
Se cerchiamo di ridurre il danno qualche compromesso occorre farlo. Ripeto, il motivo principale di frequentare un'area naturale è appunto immergersi nella natura, e trovarsi in mezzo a moto o quad non è proprio il massimo. Però si potrebbero (in teoria) individuare quei percorsi che per caratteristiche oggettive possano essere percorsi anche dai veicoli a motore, ma solo a patto che il resto sia vietato non sulla carta ma nei fatti.Ci sono sicuramente dei validi motivi per cui i sentieri del Parco sono vietati ai mezzi motorizzati.
Perciò, anche se sarebbe il male minore, non sarei d'accordo di dare loro accesso a sentieri autorizzati.
In linea di teoria sono d'accordo, ma nella pratica torniamo alla "convenienza". Perchè girare in una cava quando posso farlo su una mulattiera/stradello? Tu compreresti la bici per girare solo sulle piste ciclabili?Per evitare che tali mezzi circolino impunemente, sarebbe interessante capire se c'è modo di dare loro un'alternativa diversa da quella di autorizzare alcuni sentieri (coinvolgere i proprietari di cave, magari con noleggio moto elettriche).
Contestualmente si potrebbe pretendere un inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta gli attuali divieti .
ho sentito dire che ieri notte un manipolo di valorosi trail-builder ha costretto alla ritirata un orda di crossisti che saliva lungo il calto callegaro
...saranno andati a devastare altrove
loonet ha scritto:Per evitare che tali mezzi circolino impunemente, sarebbe interessante capire se c'è modo di dare loro un'alternativa diversa da quella di autorizzare alcuni sentieri (coinvolgere i proprietari di cave, magari con noleggio moto elettriche).
per essere precisi era i 30allora o la discesa di ocionore ai trailbuilder! ma il calto callerago è l'unica strada dove possono circolare regolarmente i mezzi motorizzati, infatti è mappata come "via della resistenza".
l'dea di confinare gli enduristi nelle cave o in piste da mx è da scartare in partenza! L'Enduro in moto ha la stessa filosofia dell'enduro in bici: sarebbe impensabile girare in bici in una cava!
...ritorniamo al punto di partenza: far apparire come negligenti quelle istituzioni atte a fare controlli: immagino titoli come "forestale indulgente verso le moto sui Colli Euganei" oppure "Parco colli senza controlli", ovviamente lo scopo è quello di sensibilizzare, non fare polemica gratuita.
Non sono invece d'accordo con il contrapporsi alle istituzioni: é chiaro che i sentieri dei colli non siano in cima ai pensieri di alcun amministratore ma comunque ancora prima di questo il problema é che non ci sono risorse per il controllo dei territorio. Se ci fossero 20 guardie forestali il problema sarebbe risolto in un mese ma non ci sono e, mettiamocela via, non ci saranno mai.
Per questo credo che sarebbe più utile essere propositivi ed essere in qualche modo a sostegno di quei pochi che ci sono. Un po come hanno fatto i ragazzi di SentieriPuliti, inutile protestare che il parco non fa manutenzione ai sentieri: molto meglio predere in mano picconi, badili, grano salis e fare concretamente la propria parte
l'atmosfera si sta' scaldando
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