Cani vabbè, cinghiali dico anche vabbè, perchè in certe zone in certi periodi la cosa eccezionale è non incontrarli.
Di interessante mi è capitato di arrotare due o tre serpentoni belli lunghi (che schifo gli schizzi in un caso...), ma l'incontro più interessante l'ho fatto alla fine di un giro sul Monte Canto, nei pressi di Pontida.
Ero alla macchina che smontavo la bici, quando sento un casino pazzesco che scende giù per il sentiero che avevo appena percorso io, veramente scassatissimo e difficile.
Dal rumore di rami spezzati e rocce che rotolano prima penso che trattasi di un pazzo totale, perchè quel casino significa che sta scendendo veramente troppo forte. Mi metto a guardare e invece sbuca un daino (credo) impazzito, probabilmente sfuggito a qualche cacciatore e pazzo di terrore.
Sarà uscitio dal bosco a 40 all'ora, travolgendo tutto ciò che incontrava, mi ha puntato e io mi sono spiaccicato contro la macchina, perchè se mi prendeva mi faceva a pezzi sicuro.
E' passato tra la mia e un'altra auto parcheggiata, a meno di un metro dalla mia faccia (terrorizzata). Per fortuna mi ha schivato ed ha proseguito come una furia verso il paese.
Bon, me la son fatta abbastanza addosso e mi sono cambiato, cacciato la bici in auto e poi mi son seduto al volante e sono rimasto un pò lì.
Mi era anche venuta una tristezza cosmica per la paura che avevo letto nei suoi occhi e per il filo di sangue che gli usciva dalla bocca, povera bestia, e al pensiero che in paese lo avrebbero sicuramente abbattuto.
Invece... tipo 10 minuti dopo sento una presenza, mi volto e guarda un pò, c'è proprio lui, il daino, di fianco alla macchina, che mi fissa calmo.
Ci siamo guardati per un tempo che mi è parso infinito, mentre io mi sentivo sempre più una merda per il solo fatto di appartenere alla razza umana, e poi lui se ne è andato, infilandosi dal punto del bosco da cui era uscito.
Un incontro decisamente particolare...
M.