Mi intrometto pure io, visto che ho un compagno di uscite che ha fatto la stessa cosa.
E' andato da un telaista abbastanza rinomato per bici da strada, qui dalle mie parti, e si è fatto fare una front in acciaio.
Parliamo di 6 anni fa. Il telaio alla fine era il più classico telaio da MTB, piuttosto massiccio e pesante.
Di per sé l'idea è estremamente affascinante, però, scontrandosi con la dura realtà, secondo me la cosa ha un senso se:
- si ha una barcata di soldi da spendere (ma veramente tanti).
- si vuole la bici della vita
- si ha una quantità di tempo del tutto considerevole per studiare tutte le possibili geometrie e parlare con vari telaisti.
- si ha una notevole esperienza, ottenuta pedalando su tante, tante bici per tanti, tanti chilometri e quindi si sa bene cosa si cerca.
Inoltre, se già così è difficile, il tutto si complica mostruosamente con l'aggiunta di un ammortizzatore posteriore.. perché a questo punto il telaio può assumere variabili per N --> +/- ∞
con la risultante che la percentuale di avere un cesso di bici aumenta esponenzialmente.
Quindi, se cerchi la Bici (con la B maiuscola) della vita, sei allora disposto a spendere veramente tanti soldi, tra tentativi di telaio abortiti, esperimenti, ecc, ecc, ecc. A questo punto non vorrai un catenaccio di acciaio, ma una sofisticata lega di alluminio, e non vorrai il telaista sotto casa, ma il Sacro Maestro dei telai che vive nella foresta in cima alla montagna
.
Oppure non te ne frega niente, e ti basta una bici "basta che sia" e allora va benissimo così