@ Lorenzom:
intanto grazie per i consigli che mi stai dando anche su questo argomento!
Allora, in merito alla tipologia di biker, io sono essenzialmente un involucro di trigliceridi che deambula su una COOP MTB da trecento euro che pesa come un cancello FAAC; il fatto è che stavolta sto facendo una fatica bestiale a ritrovare quel minimo di forma che avevo raggiunto un paio di anni fa, quando iniziai ad andare in bici per la prima volta (a parte le scorribande da ragazzino sulla Saltafoss).
Sono quindi stra sicuro che con me non correrebbero nessun rischio nemmeno i dispositivi più delicati, infatti uso la MTB solo per fitness e passeggiate, ma non faccio nulla di più di qualche strada sterrata e ho un po’ paura anche su quelle.
Sto quindi cercando di allenarmi più o meno nel modo in cui mi ero allenato in passato, con ripetute, tanto fondo, salite lievi, alimentazione il più corretta possibile ed il giusto riposo, ma mi accorgo che, a parte i due o tre anni in più di età, non sto avendo particolari benefici.
Le tabelle che seguo, soprattutto quelle delle ripetute, hanno ad esempio tempi di pedalata con carico massimo troppo brev(15 secondi) per consentire al cardio di registrare il picco di lavoro e, poi, per tornare ai ritmi di riposo ed io non riesco, a sensazione, a “standardizzare” queste fasi e ritengo che questo sia uno dei problemi di efficacia dell’allenamento; leggendo qua e la e sentendo alcuni amici che sono abbastanza esperti, ho scoperto l’esistenza dei PM ed i benefici che ne deriverebbero, per questo mi sto interessando a questi dispositivi, che, da quel che ho capito, hanno parametri ben più precisi con cui rilevare lo sforzo fatto e sono immediati, ovviamente, nelle letture delle variazioni.
Giá questo sarebbe per me un indubbio vantaggio, un modo molto più oggettivo e preciso di gestire gli allenamenti, anche e soprattutto quelli mirati a bruciare il grasso persistente.
Poi, ovviamente, c’è una forte componente viscerale che credo risieda in ogni appassionato di qualsiasi disciplina od hobby.
Tornando ai misuratori, se Favero produce un modello adattabile, cercherò quello, tanto uso già pedali STB e, se tanto mi da tanto, li continuerò ad usare anche sulla eventuale prossima bici, che penso sarà una
Gravel o una MTB da percorsi tranquilli.
Modalità OT ”ON”:
@ Avalonice:
Grazie anche a te per l’intervento.
Il mio ragionamento è molto semplice: io non so se quella per la bici sia una vera e propria passione o un treno passeggero, motivo per cui ho comprato una bici economica sulla quale fare un pò di movimento e cercare di tenermi in forma.
Il passaggio ad uno step successivo (come bici) avverrà solo se questo mio interesse non passerà in breve tempo, nel frattempo cerco di scoprire cosa mi piace fare con la bici e cerco di farlo in modo sempre più intenso.
Acquistare ora una bici più seria, anche ”solo” da 3 o 4 mila euro, sarebbe per me un passo azzardato, perché non ho ancora le idee chiare, nè la gamba per giustificare una bici seria.
Inoltre, un accessorio come il PM, oltre a costare ovviamente molto meno di una bici, ha per me un’utilità immediata che non vedo relegata unicamente ai PRO e, sul mercato dell’usato, noto che mantiene prezzi molto vicini al nuovo, pertanto, anche in caso di “pentimento”, la perdita economica sarebbe molto limitata, mentre in caso di prosecuzione di questo sport, potrei trasferirlo, senza nessun problema, a qualsiasi nuova bici.
Al contrario, acquistare ora una bici di livello per poi rivenderla usata dopo qualche mese di utilizzo, oltre a non avere senso, per me, dato che al momento non punto a prestazioni tali da ricercare chissà quale leggerezza o tecnologia, comporterebbe una perdita economica rilevante.
Ragiono quindi, oltre che in termini di utilità immediata, anche pensando che la somma da sborsare per l’acquisto di un PM non sarà una spesa, ma, in buona parte, una somma immobilizzata con una buona percentuale di rientro in caso di vendita dell’usato, mentre la somma da sborsare per una bici sarà un salasso in caso di vendita dell’usato, magari solo per essermi accorto di aver sbagliato tipo di bici a causa di scelte troppo affrettate.
Modalità OT “OFF”