se i signori soci "sinnarijchi" si degnassero di sottopporre alla nostra attenzione almeno qualcuna delle loro foto....
Eccole, eccole, arrivano.....
Allora, tralascio i doppioni e si riparte con un racconto parallelo e complementare, giusto per completezza di informazione....
Già sul ponte della bagnar..... ehm, del potente mototraghetto, gli intrepidi bikers scrutano l'isola dell'Isola ancora lontana cercando di scorgere qualche fantastico quanto improbabile sentiero ancora sconosciuto al genere umano....
Per poi calcare ben più note vie, anche se l'equipaggiamento tecnico è bastevole per affrontare qualsiasi insidia!
Nel mentre gli autoctoni scrutano esterrefatti l'improbabile tradotta....
Pianura???? Si, un paio di Km all'inizio, poi l'hanno finita....
Giunti sul promontorio di Cala d'Oliva, nei pressi del carcere i due cartografi ufficiali della spedizione fanno il punto topografico, prima di intraprendere il tratto più periglioso: raggiungere il faro di Punta Scorno e da lì risalire verso la vetta dell'isola.
Consci di quanto ancora ci aspetta, qualcuno trova le più fantasiose scuse per sottrarsi all'ardimentosa sfida che l'isola ci propone...
Preferendo addiritura l'isolamento.....
...e facendo proseliti nell'infausto proposito di boicottare la missione!
Abbandonati i codardi propositi, le prime fatiche vengono subito ricompensate dalla vista dei posti più belli del mondo....
Troppo belli per resistere alla tentazione (qui si può, dove è vietato ci siamo comunque tenuti a debita distanza.....)
Che si fa ora? Beh, si sale!
e si continua a salire ancora un po'.... ma il faro inizia a far capolino all'orizzonte!
E finalmente, in vista del faro che fa capolino in lontananza, si scende!!!!!! Pigaro che sfreccia pudente.
Jocan che sfreccia leggiadro....
Bernardo che sfreccia dove lo porta la sua forcella mod. entryleveldibrutto....
E gippy che sfreccia in versione freeride!!!!!
Verso valle il postaccio che ci accoglie è più o meno questo, davanti a Cala Arena....
Un'altra breve risalita (e quando mai....) e finalmente siamo nei pressi del faro di Punta Scorno
Ci avviciniamo con fare circospetto
In mezzo ai graniti scavati dal maestrale (che qua forse ci arriva appena appena.....)
Dopo la salita alle Case Bianche, irta di fondi sdrucciolevoli e pendenze impegnative, si ridiscende verso Cala d'Oliva che si scorge all'orizzonte
Giunti a valle, per poter riconquistare l'imbarco.... indovinate??? Un'altro po' di salita, proprio su quei tornanti all'orizzonte!!!
Ma anche quest'ultima fatica è superata e mitigata dalla birretta dentro il bar, mentre all'esterno del locale le tre Canyon (su 5!!!) sostano in bella mostra al tiepido sole del pomeriggio
Bene, visto che Il Comandante ci ha fatto la grazia di tornare a prenderci, ci imbarchiamo sulla Motonave Camogli per il rientro, mentre l'invasione degli ultracorpi ci segue ancora (oh, ce li siamo ritrovati quasi ovunque!!!)
Ebbene si, anche gli operatori del diritto di più chiara fama alle volte trasgrediscono... mica capita solo a noi umani!!!
Vabbè, anche questa è andata: Capitano, prua all'orizzone e motori avanti tutta, si rientra!!!!