che dire?
da addetto al settore (laureato in scienze forestali, tecnico di una comunità montana e consulente per un parco regionale) che si occupa anche di promozione territoriale, ma anche biker, alpinista ed escursionista
posso dire che ...
partiamo con alcune premesse
- tante bici sui sentieri, ma anche tanti escursionisti, causano dei danni al sedime con conseguenti problemi d'erosione
- il sentiero, in quanto infrastruttura fondamentale per accedere ad un territorio, necessita di regolari manutenzioni, che aumentano in relazione all'intensità dell'utilizzo
- le utilizzazioni boschive (boscaioli) ed i sentieri ci azzeccano poco, se su un sentiero è utilizzato per l'esbosco i problemi ci sono ... eccome
quindi
- i sentieri ci sono per essere utilizzati da tutti, purchè lo si faccia con intelligenza e rispeto per gli altri e l'ambiente, purtroppo la classe degli imbecilli esiste ed è trasversale (dai biker, agli escursionisti, ai cacciatori, ai fungaioli, ai boscaioli, ...)
- i sentieri ed in generale la viabilità minore in ambiti rurali e montani necessita di una corretta pianificazione e quindi in relazione alla funzione prioritaria realmente rilevata ed all'intensità della medesima devono esere stesi programmi di gestione e manutenzione, nonchè un piano di fruizione e regolamentazione ... gli esempi citati (Morzine et C ...) sono frutto di tale lavoro
- chi paga ... evidentemente per tutte le attività outdoor non si mette un biglietto d'ingresso, ma la presenza di un turismo dolce e diffuso (escursionisti, biker, climber, fungaioli, ...) sia spazialmente che temporalmente innesca un indotto economico notevole: campeggi, ristorazione, alberghi, agriturismo, ...Qui gli enti locali (Comuni, Comunità MOntane, Provincie, ...) devono pescare le risorse per la manutenzione
- quindi intervento del pubblico e del privato per avere una rete di sentieri ben mantenuta edadatta a tutrte le esigenze, che richiama persone e sviluppa turismo e ricchezza ... nella valle del sarca, non è forse già stato fatto questo per l'arrampicata?
alcune riflessioni
- non mi piaciono i toni utilizzati .. orde di vandali ... criminalizzre una categoria innesca solo guerre ra poveri ... biker contro escursionisti ... climber contro agricoltori ... e via dicendo, non serve a nessuno fare crociate
- mi dispiace che ciò sia stato fatto dal comune di Arco che ha dimostrato in relazione all'arrampicata cosa si può fare con una corretta gestione degli sport minori come l'arrampicata
- mi auguro che si ritorni sui propri passi e si intervenga correttamente sull'esempio di quanto già fatto in altre zone
- il problema c'è non possiamo nasconderlo, ma i divieti e le criminalizzazioni non servono a nessuno, prima di prendere provvedimenti serve un accurato studio del fenomeno e delle esigenze connesse, nonchè una verifica dell'indotto
- solo con la definizione di un quadro accurato della situazione e dopo avere sentito tutte le campane ed avere riunito tutte le parti attorno ad un tavolo di lavoro, si possono poi prendere delle decisioni motivate e razionali in merito alle regolamentazioni
personalmente non ce l'ho con il fungaiolo o l'escurionista, con loro condivido la passione di muovermi all'aria aperta e mi da fastidio che si facciano differenze tra passioni più meritevoli o meno
scusate dell'intervento fiume, ma mi sembrava necessario fare alcune puntualizzazioni
da addetto al settore (laureato in scienze forestali, tecnico di una comunità montana e consulente per un parco regionale) che si occupa anche di promozione territoriale, ma anche biker, alpinista ed escursionista
posso dire che ...
partiamo con alcune premesse
- tante bici sui sentieri, ma anche tanti escursionisti, causano dei danni al sedime con conseguenti problemi d'erosione
- il sentiero, in quanto infrastruttura fondamentale per accedere ad un territorio, necessita di regolari manutenzioni, che aumentano in relazione all'intensità dell'utilizzo
- le utilizzazioni boschive (boscaioli) ed i sentieri ci azzeccano poco, se su un sentiero è utilizzato per l'esbosco i problemi ci sono ... eccome
quindi
- i sentieri ci sono per essere utilizzati da tutti, purchè lo si faccia con intelligenza e rispeto per gli altri e l'ambiente, purtroppo la classe degli imbecilli esiste ed è trasversale (dai biker, agli escursionisti, ai cacciatori, ai fungaioli, ai boscaioli, ...)
- i sentieri ed in generale la viabilità minore in ambiti rurali e montani necessita di una corretta pianificazione e quindi in relazione alla funzione prioritaria realmente rilevata ed all'intensità della medesima devono esere stesi programmi di gestione e manutenzione, nonchè un piano di fruizione e regolamentazione ... gli esempi citati (Morzine et C ...) sono frutto di tale lavoro
- chi paga ... evidentemente per tutte le attività outdoor non si mette un biglietto d'ingresso, ma la presenza di un turismo dolce e diffuso (escursionisti, biker, climber, fungaioli, ...) sia spazialmente che temporalmente innesca un indotto economico notevole: campeggi, ristorazione, alberghi, agriturismo, ...Qui gli enti locali (Comuni, Comunità MOntane, Provincie, ...) devono pescare le risorse per la manutenzione
- quindi intervento del pubblico e del privato per avere una rete di sentieri ben mantenuta edadatta a tutrte le esigenze, che richiama persone e sviluppa turismo e ricchezza ... nella valle del sarca, non è forse già stato fatto questo per l'arrampicata?
alcune riflessioni
- non mi piaciono i toni utilizzati .. orde di vandali ... criminalizzre una categoria innesca solo guerre ra poveri ... biker contro escursionisti ... climber contro agricoltori ... e via dicendo, non serve a nessuno fare crociate
- mi dispiace che ciò sia stato fatto dal comune di Arco che ha dimostrato in relazione all'arrampicata cosa si può fare con una corretta gestione degli sport minori come l'arrampicata
- mi auguro che si ritorni sui propri passi e si intervenga correttamente sull'esempio di quanto già fatto in altre zone
- il problema c'è non possiamo nasconderlo, ma i divieti e le criminalizzazioni non servono a nessuno, prima di prendere provvedimenti serve un accurato studio del fenomeno e delle esigenze connesse, nonchè una verifica dell'indotto
- solo con la definizione di un quadro accurato della situazione e dopo avere sentito tutte le campane ed avere riunito tutte le parti attorno ad un tavolo di lavoro, si possono poi prendere delle decisioni motivate e razionali in merito alle regolamentazioni
personalmente non ce l'ho con il fungaiolo o l'escurionista, con loro condivido la passione di muovermi all'aria aperta e mi da fastidio che si facciano differenze tra passioni più meritevoli o meno
scusate dell'intervento fiume, ma mi sembrava necessario fare alcune puntualizzazioni