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Arco (TN) comincia con i divieti per i biker....

marco

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Leggete per favore l'articolo che trovate qua sotto. Il comune di Arco vuole chiudere ai biker 2/3 dei propri 100 km di sentieri. Che motivo ci può essere, mi chiedo? Escursionisti a piedi ce ne sono davvero pochi in giro, per non dire nessuno. Unica eccezione: il passaggio attraverso la palestra di roccia del Policromuro, che posso capire anche se io lo adoro (alla fine dei Pianaura).
Sentieri rovinati? Vogliamo fare 2 conti di quanti soldi i biker portino alla regione dell'alto Garda? Invece di fare divieti il comune di Arco dovrebbe usare i soldi provenienti dal turismo per fare manutenzione!!!!!!!

Sentieri Sat vietati alle orde dei biker
Non tutti, ma quasi: anche così si tutelano il territorio e l'ambiente


ARCO. Quindici anni fa nessuno pensava che i primi sparuti gruppi di biker che s'inoltravano nei boschi attorno ad Arco, erano l'avvisaglia dello straordinario sviluppo di uno sport che nell'Alto Garda ha preso piede forse più che il windsurf e certamente molto più dell'arrampicata sportiva. Una manna per gli operatori turistici, una disgrazia per le strade ed i sentieri di montagna, fino ad allora regno incontrastato di escursionisti, boscaioli, cercatori di funghi, raccoglitori di castagne. Disgrazia è una parola forte? Nient'affatto, sostengono i responsabili della Sat di Arco, che ogni sabato dedicano il loro tempo alla manutenzione dei cento chilometri di sentieri che si snodano sul territorio comunale. Dove passano, spiegano il presidente Bruno Calzà e il responsabile dei sentieri Remo Cazzolli, le mountain bike scavano il terreno a tal punto che quando piove il sentiero, privo di substrato, si trasforma in un fossato. A parte questo, il problema è la compatibilità con gli altri usi del territorio e la tutela dell'ambiente. Questi i presupposti che hanno spinto l'amministrazione comunale, attraverso l'assessore Fabrizio Miori, a radunare attorno ad un tavolo satini, ambientalisti, gruppi ciclistici, Apt e servizio forestale per individuare i «percorsi consigliati» ai biker e per decidere che dove non possono, non devono transitare. Sfreccino pure lungo le strade forestali e asfaltate che portano nelle località di montagna, ma dei 100 chilometri di sentieri Sat, possono utilizzarne un terzo. Il resto è off-limits. Detto che alla delibera assunta dalla Giunta comunale di Arco su proposta di Miori e sulla scorta della planimeria prodotta dal gruppo di lavoro, seguirà presto un'ordinanza, si è provveduto per ora (la segnaletica verrà posta ovunque) a collocare cartelli di divieto di accesso ai biker ad una zona particolarmente sensibile: il bosco Caproni, che si estende sopra la falesia del Policromuro a S.Martino. I sentieri che l'attraversano, come quasi tutti quelli della Sat, sono indicati nelle guide, molto diffuse, utilizzate dai biker tedeschi e austriaci. È ora di dire basta, concludono Cazzolli e Calzà, che auspicano quella maggiore sensibilità da parte degli operatori turistici e dell'Apt che dovrà indurli a pubblicare una guida valida quanto le straniere, ma rispettosa dell'ambiente sul quale hanno costruito la loro fortuna.

Fonte: Corriere delle Alpi
 

fiore

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Ranica (BG)
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oddio.. :shock:
si comincia anche qua :?
tanto di cappello a chi fa la manutenzione dei sentieri ma io, avendoli percorsi 2 volte di sabato, nn ho visto mai nessuno :?
perchè nn mettere nei gruppi che tengono sistemati i sentieri, anche dei biker ??
 

marco

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ma perchè, la manutenzione non fa parte di un servizio per il turismo? E i biker cosa sarebbero????
 
Reactions: cbet

marco

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"Una manna per gli operatori turistici, una disgrazia per le strade ed i sentieri di montagna, fino ad allora regno incontrastato di escursionisti, boscaioli, cercatori di funghi, raccoglitori di castagne."

Raccoglitori di castagne? 3 settimane all'anno
Escursionisti? La maggior parte sale alle malghe in macchina perchè hanno il culo di piombo
boscaioli? e chi sarebbero costoro?????? :shock:
cercatori di funghi :shock: :shock: Loro non rovinano il bosco, andando fuori dai sentieri segnati?

RIDICOLO!
 

fiore

pota-moderatur
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Ranica (BG)
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marco ha scritto:
ma perchè, la manutenzione non fa parte di un servizio per il turismo? E i biker cosa sarebbero????

appunto :? :?
la mia può essere presa come provocazione/ricatto per dire:
a) la manutenzione dei sentieri ha cmnq un costo
b) i soldi per farla possono essere presi dal turismo
c) il turismo è fatto anche (qua mi sembra perlopiù) di biker
d) noi biker ci rendiamo disponibili a collaborare e frequentare ancora la zona a condizione di togliere i divieti

ps: se nn sbaglio passa anche una GF da quelle parti (con un bel n° di partecipanti), e mi sa che quella nn la vieteranno.. :? :?
 

fiore

pota-moderatur
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Ranica (BG)
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"...sfreccino pure lungo le strade forestali e asfaltate che portano nelle località di montagna..."

han dimenticato di scrivere " a fianco delle 4x4 alimentate da diesel ecologico e guidate da panzoni con il sigaro in bocca accompagnati dalle loro signore con i takki a spillo e la giacca in goretex.." :sad:

secondo loro questi sono i veri amanti della montagna !!! 8-) 8-)
 

sembola

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una nera e l'altra pure
marco ha scritto:
Leggete per favore l'articolo che trovate qua sotto.
...


Forse più che al Comune bisognerebbe scrivere agli albergatori!

Purtroppo questa non è che la punta dell' iceberg di quello che accadrà nei prossimi anni. Anche il CAI inizia a reclamare una regolamentazione dell' uso della sentieristica da parte delle MTB (letto sull' ultimo "Scarpone", se lo trovo lo posto).

La responsabilità a mio parere ricade soprattutto sulle APT locali, che hanno ignorato il fenomeno perchè non interessati (come del resto in quasi tutta l' Italia) al turista-ciclista, visto spesso come un morto di fame.
E quando i fenomeni non vengono regolati vengono fuori i casini. La discussione venne fuori anche su it.hobby.cicloturismo un paio d'anni fa (e ovviamente trascese con toni da ultrà :( ).
In ogni caso devo dire che anche il nostro ambiente ha le sue colpe: non siamo in grado di esercitare una qualsiasi forma di pressione perchè non abbiamo nessuna forma associativa a parte le federazioni e simili ("...e non intendo aggiungere altro su questo argomento..." :( ) ed inoltre alcuni nostri atteggiamenti vanno a peggiorare il problema. Scendere dentro al bosco o in mezzo ad un Parco Regionale fregandosene del buonsenso prima che delle regole non è un buon biglietto da visita, anche se limitato ad una minoranza dei biker.

Non so se sai che in Veneto esiste già da anni una legge regionale (31 marzo 1992 n. 14) che regolamenta anche la bici in montagna, vietandone l' uso sui sentieri alpini.
 

tuttibrutti

Biker superis
12/11/02
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san cesareo (roma)
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Assurdo, non riesco proprio a concepire un ordinanza del genere, e poi dicono che siamo in un paese libero, democratico e civile.
Ma la cosa che non capisco veramente, le nostre ruote che cosa farebbero ai percorsi? e che c'avemo i caterpillar? io con tutta la bici peso circa 80 kg più o meno il peso di un boscaiolo o di un escursionista fungaiolo raccoglitore di castagne, e siccome la mia bici non è provvista di cingoli, non penso di rovinare nel modo descritto le strade sterrate.... mi sentirei malissimo, certo già ho i rimorsi di coscienza quando con i miei sci lascio un segno su un pendio immacolato ora mi devono far venire anche i rimorsi per la traccia di una ruota che su una strada sterrata non è neanche percepibile...L'Italia è anche questa..
 

mauricio

Biker serius
7/4/03
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vicenza
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......diciamo pure che alla SAT ....come del resto anche al CAI.......non si vede di buon occhio i biker.........

.......io sono biker.........ma anche alpinista/escursionista...........e quando vado in bici non sono infastidito da chi cammina...........cosi' come quando vado a piedi non sono infastidito da chi e' in bicicletta..........

............quando invece molte persone svolgono solo una di queste attivita'.........ecco che fioccano le critiche.........i biker distruggono qua'........i biker rompono di la'.........

.......personalmente trovo che a piedi si possano rovinare i sentieri molto di piu' che in bici............basti pensare alle innumerevoli scorciatoie che i camminatori prendono o peggio.......aprono........
Queste diventano dei veri e propri colatoi di acqua..........che in breve distruggono il sentiero........

........i biker non prendono queste scorciatoie..........perche' non possono (troppo ripide)...............ma certamente contribuiscono a rovinare i sentieri..............
Chiaro che poi alla fine.........chi si accolla l'onere della manutenzione.......specie se lo fa' gratis............ha molta voce in capitolo........

by
 

Otis

Biker forumensus
22/3/03
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www.bikefree.it
E' molto più "facile" e comodo piazzare dei cartelli di divieto che organizzare la manutenzione dei sentieri. Peccato che, così facendo, si dirotta altrove il turismo invece di rendere rinnovabili le sue risorse.
Io non sono personalmente coinvolto nel problema riguardante la zona in questione però trovo che questa problematica stia diventando abbastanza comune in diverse parti d'Italia e che non bisogna disinteressarsene ma eventualmente cercare di collaborare a progetti di manutenzione e sviluppo della rete dei sentieri anche se egoisticamente è preferibile pedalare che spalare. Ai signori che vogliono mettere i divieti nella zona di Arco dico solo che se li metteranno difficilmente sceglierò la loro località per un soggiorno.
Ciao.
 

Balo

Biker superioris
28/5/03
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Marzolara (PR)
www.baloride.it
E' una cosa che immaginavo da tempo e che non è differente ad altre realtà che mi è capitato di vedere. Il sentore l'ho avuto l'anno scorso scendendo dal 601 quando una signora ci ha imprecato dietro perchè scendavamo dal sentiero (nota: NEL sentiero, non in casa sua)....penso che sia questo il problema di fondo: diamo fastidio a qualcuno. A qualcuno che non pensa all'indotto che portano i bikers italiani o tedeschi che siano e che preferirebbe vedere la montagna venire giù o invasa dai rovi piuttosto che pulita con qualche orda di selvaggi che vi passa. Manutenzione dei sentieri? Ma per favore e soprattutto dove? Qualsiasi sentiero sul Garda è da anni che lo vedo nelle stesse condizioni. Diciamo piuttosto che le nostre istituzioni e le nostre associazioni del turismo continuano ad essere cieche verso le potenzialità che ha il nostro movimento: perchè devo continuare ad andare a Sestola a farmi trattare a pesci in faccia dall'omino della seggiovia a cui ho appena dato 18€ di giornaliero per girare su dei sentieri che da 2 anni nessuno tocca (l'1 per esempio)? Se volete l'esempio contrario andate a Morzine o a Les Gets in Francia (il comprensorio della vtt). Li ci sono sì i percorsi riservati agli escursionisti e vietati alle bici, ma la disponibilità di tracciati tenuti meravigliosamente(sia xc, che fr e dh) è così grande che nessuno ha il bisogno di uscirne! E così a l'Alp d'Huez, a Les deux Alpes in Austria, gente li con le bici ci guadagnano tutta estate!!!....possibile che dobbiamo sempre fare la figura degli Italiani? Sveglia...
Balo
 

Mich74

Biker serius
25/9/03
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Arco di Trento
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Ciao a tutti io per lavoro rilevo i sentieri con il gps, per poi riportarli su carte geologiche e non, beh quest'estate mi sono girato tutta la " Busa" da Drena fino a Riva del Garda. Ho trovato parecchi biker gentili, educati che mi chiedevano cosa stavo facendo e si parlava. Prima di tutto penserie invece che ai biker alle persone a bordo di moto da trial e da cross, che se ne fregano delle stanghe e via a smanettare sulle strade a loro vietate. Un esempio se da Bolognano salite dalla strada del canter che poi arriva in Velo località Rochi, beh la domenica è la patria dei crossisti e dei trialisti, solo questo.
Solo questo la triste realtà
ciao Mich74
 

dexter

Biker dantescus
10/5/03
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Prov. Mo
garuti.eu
Aumentando il numero dei praticanti è ovvio che un piccolo risentimento diventi un problema da affrontare.
In zona è già successo per il windsurf: sono state limitate le spiagge dove sostare ed arrivare con le tavole e devo dire che a Torbole il lavoro fatto ha costretto molti a partire da spiagge piu scomode e meno ventilate

Ora pero che l'amministrazione ha ben arredato le diverse zone a seconda dell'uso previsto, direi che si vive bene.

Spero che per il discorso bike si tragga insegnamento dal passato, vietare dei percorsi senza creare una valida alternativa è forse la via più facile ma la meno funzionante. Secondo voi visto l'assalto alla strada per Pregasina pur chiusa e blindata per i noti lavori, cosa succederà nel mezzo dei monti dovi i bikers si troveranno davanti un semplice cartello??

Per finire dico che è ridicola la storia che roviniamo i sentieri (non piu di quanto non facciano quelli a piedi) e che forse è giusto avere percorsi dedicati alle bike....ma prima facciamo questi percorsi, poi mettiamo i divieti!!! 8-)
 

alberico

Biker superis
30/10/02
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Verona/Baldo/Lessinia/Carega
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Specialized
Sono sconcertato, ma daltronde il fenomeno bikers in zona alto lago era ed è preoccupante per i numeri.
Ora si discute di come regolamentare, è giusto che ci sia un regolamento, ma è da capire se esso sarà portatore di miglioramenti sull'ambiente o sul turismo; io auspico che lo sia per entrambi.
Il decalogo famoso del biker indica che l'escursionista ha la precedenza, ed anche l'ambiente.... ricordiamocelo sempre.
Se non vogliono fare andare i turisti-biker verso altri luoghi devono lasciare i sentieri più interessanti aperti alle bici.
Questo può servire anche all'escursionista per non frequentare quelli per usare gli altri.....la diversificazione dell'uso del territorio per le esigenze diverse, se ben specificate su cartine ed inizio sentieri può rientrare in un uso del territorio corretto e fruibile armonicamente.
Non facciamolo sembrare un divieto ma un consiglio !!
 

marco

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giusto, ma come avrai letto anche tu, il comune PRIMA fa i divieti, e POI (forse) le cartine con i percorsi alternativi......
 

enrysno

Biker ciceronis
17/1/03
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Val Zoldana
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se mettono i divieti nella zona di Arco è proprio un brutto segno...visto che è il posto dove il turismo legato alla mtb è ai massimi livelli in italia

c'è anche da dire che però l'elevatissimo numero di biker qualche danno ai sentieri lo fa....cosa dici Marzia? dimmi la tua che sei del ramo....

è probabile che con un po' di buon senso si possa trovare una regolamentazione al fine di accontentare tutti.....il problema vero forse è il costo della manutenzione dei sentieri....
ma non posso credere che una provincia autonoma e illuminata come quella di Trento (che ha speso i soldi per richiodare tutte le falesie e organizzare il turismo - molto + povero - legato all'arrampicata sportiva) possa andare contro lo sviluppo del turismo-mtb che non porta pochi soldi...visto che il biker tipo ha una bici minimo da 1500 €....

ogni volta che vado ad Arco vedo i climber che per la maggior parte si accontentano del campeggio e spendono poco...mentre i biker e i surfisti li vedi in giro anche in albergo a spendere e girano con l'audi o il camper wolksvagen super accessoriato....non il furgone scassato.....
 

ulisse joyce

Biker novus
28/8/03
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alpi centrali
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il problema è solamente nostro. non abbiamo avuto nel corso degli anni la forza di creare un direttivo che abbia modo di confrontarsi con le varie realtà locali, suggerendo e mettendo a disposizione esperienza sulla manutenzione. In tutta onestà vi voglio ricordare che le biciclette provocano seri problemi al terreno, mettendo a nudo radici, sassi, e provocando dissesti idrogeolocici: la SAT in trentino è una realtà radicata ed assai forte anche politicamente, quindi ha spinto verso una politica di percorrenza su strade bianche, dove i comuni interessati spendono già per la manutenzione, assai meno onerosa del mantenimento dei sentieri. la mia esperienza al di là dell'oceano nella patria delle ruote grasse, mi ha insegnato due cose: il rispetto per l'ecosistema tramutato in business, ovvero: vuoi pedalare e/o sciare in libertà? non c'é problema, paghi e tutto si ottiene. Moab é un chiaro esempio di tutto questo: slick rock trail ha un biglietto d'accesso serie regole e percorso obbligato, perfettamente mantenuto e con una serie di rangers/bikers prontri ad elevare sostanziose multe se non rispetti il corridoio dove far scorrere le ruote. Le scene apocalittiche riprese all'interno dei parchi aventi come protagonisti i vari freeriders estremisti del gesto costano come un appartamento a Portofino, perchè l'ente parco deputato fa pagare ogni metro solcato dai nostri eroi a peso d'oro (poi alla fine pagate sempre voi che acquistate le cassette o dvd...). secondo: loro hanno associazioni assai presenti (vedi imba), che muovono migliaia di persone, nelle località sciistiche dove in estate si galoppa su (molto) giù (con qualche limite), i divieti imperano nella terra del liberismo, vero altresì che esistono gruppuscoli radicali, ma preferiscono spalmarsi negli skate/bike park. Il giro per i santuari dell'offroad mi ha aperto gli occhi su come proporre un suggerimento al comune di Arco (domani chissà quanti altri): l'APT dovrebbe calcolare l'introito dei turisti bikers e poi integrare con un pass giornaliero la manutenzione sentieri, del resto lo fanno già con lo sci di fondo in tutto il trentino. A Laax in svizzera, l'accesso ai percorsi freeride o/e downhill è a pagamento e con tanto di pettorale con numero;così se uscite dal seminato vi viene interdetto il percorso e ciao ai vostri 40 FS! ricordatevi che alla fine paghiamo tutti per l'inciviltà di (spero) pochi bikers, che hanno fatto scempi in giro (Mottarone docet). alla fine invece di spremere le meningi su quale freno sia meglio, quale gomma vi incolla sui muri, alzate il culo dalla postazione, chiudete il pc organizzatevi con i vostri amici ( guardate cosa hanno fatt
o a sestola, tanto di cappello!) e passate una domenica a pulire i percorsi. la conoscenza del territorio e la sua cura saranno il miglior investimento della vostra attrezzatura.
 

marco

Not
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che ne direste di un'iniziativa del genere:
ad inizio stagione si organizza un weekend con prezzi scontati al 50% presso alberghi e ristoranti (che approfittano del bike-turismo) per chi viene ad aiutare a pulire i sentieri.

Comunque: venerdì ho appuntamento ad Arco con uno degli ideatori del divieto del comune di Arco per un'intervista per bike magazin, che verrà pubblicata anche qui naturalmente :-?
 

panzer division

Biker meravigliosus
28/7/03
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Venezia Giulia.
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Molti di voi hanno ragione....ma una regolamentazione corretta aiuterebbe noi biker e chi tutela i boschi?

Vi dice nient Marin Country? non vorrei mai che andasse a finire come la...mecca della mtb una volta....ora in piena guerra contro i biker
 

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