Non lo metto in dubbio e grazie per il report. o-o
Mi permetto però una riflessione "ad alta voce"..
Da non utilizzatore, ergo con ragionamento esclusivamente sulla carta, intrav(v)edo alcune debolezze nelle gomme Maxxis, almeno per i miei personalissimi gusti e personalissime esigenze.
1. Manca una versione con protezione completa spalla e battistrada, utile non solo per coloro che utilizzano le camere d'aria (più di quanti si creda e con più fondate motivazioni di quanto si tenda ad attribuirgli..), ma anche per una maggiore sicurezza di chi le utilizza tubeless, per minimizzare le possibilità di danno non riparabile dal
lattice.
Le versione EXO hanno la sola spalla rinforzata, ignoro con quale efficacia.
2. Manca (in generale nel catalogo Maxxis) una varietà di misure tale da adattarsi alle varie esigenze/preferenze. Spesso una gomma è presente in una sola misura (v. Ardent Race) o con misure diverse per i tre formati ruota e mooolto spesso con ETRTO anacronistici.
Alcuni modelli, poi, sono disponibili in un solo formato (v. Advantage), anche se qui parliamo solo di 29"..
3. Mescole e carcasse sono spesso una scelta obbligata (c'è una sola versione) oppure ce ne sono "troppe". In generale il catalogo Maxxis è incasinatissimo con numerose singolarità.
4. I pesi sono sempre piuttosto elevati rispetto a coperture di pari tipologia e misura nominale di altri costruttori, anche confrontando versioni "liscie" con versioni "corazzate".
5. Le mescole a doppia o tripla composizione, tanto "pregiate" sulla carta, nascondono una grossa insidia, ovvero che il comportamento della gomma non sia costante mano a mano che aumenta l'usura e quindi affiorano i vari strati di compound, inizialmente destinati a stare
sotto.
Personalmente preferisco un solo compound, di qualità (chi ha detto BlackChili?
), che garantisca costanza di prestazioni nel tempo, indipendentemente dall'usura.
6. Da quanto ho inteso cercando informazioni specifiche, le mescole utilizzate da Maxxis sono di tipo tradizionale, nel senso che non utilizzano materiali speciali ad alta tecnologia, come silicati o altri
nanocompositi delle produzioni industriali più avanzate, ne consegue che l'ordine di aderenza desiderato è raggiunto con la sola modulazione della morbidezza del compund e di conseguenza il rapporto aderenza/usura risulta direttamente proporzionale.
Una nota mescola di mio gradimento, con l'utilizzo di materiali (nano)tecnologici, rompe questo naturale rapporto di causa-effetto e proprio laddove una mescola assicura la maggiore aderenza, garantisce contestualmente anche la minore usura.
La mia
presupposizione è che per ottenere una buona aderenza da mescola, che indubbiamente è raggiunta, a quanto si legge, sia inevitabilmente sacrificata la longevità della copertura, anche escludendo dal discorso il fattore della stratificazione dei compound doppi o tripli.
Credo che anche questi siano fattori da valutare nella scelta, perché io al momento vado per i 6000km con il mio RK al posteriore (e ancora ce n'è un bel po'..) ed è ovvio che se per gli stessi km sono costretto a cambiare tre pneumatici...
Tutto questo non vuole certo negare che i pneumatici Maxxis siano ottimi, per carità, ma solo per evidenziare quali sono i motivi - più o meno fondati, comunque personali - che non mi hanno
permesso di acquistarne con serenità neanche un esemplare nonostante la grande curiosità che ho di provarli (ed utilizzarli con profitto, ovvio, mica me li regalano).
E molto probabilmente la coppia prescelta sarebbe stata proprio quella indicata. Sicuramente Crossmark 2.25 al posteriore, qualche dubbio - per mancanza di scelta - all'anteriore.
L'idea che mi sono fatta di Maxxis in generale è che sia un marchio mediamente più votato e adatto agli utilizzi
gravity.
Ho scritto poco e sicuramente ho dimenticato qualcosa, ma andavo di fretta..
o-o