il discorso riparazioni telescopici o forcelle sono un po' più complicati... o semplici... dipende dai punti di vista... se non si è centro autorizzato (che si ottiene dopo appositi corsi nelle sedi degli importatori e dopo essere diventati clienti con degli acquisti minimi), non si può assolutamente aprire un joplin in
officina, o una fox talas (per dire un'altra) perché se per sbaglio anche un anno dopo si rompe e bisogna mandarla in garanzia e per sbaglio il centro assistenza ufficiale vede che qualcuno ci ha messo le mani, la garanzia non passa.
tornando al discorso costi ecc... un'officina professionale completa parktool costa circa 5000 euro, compreso cavalletti e tutto ciò che serve... ci si rende conto di quanti sono gli attrezzi importantissimi solo quando si inizia a lavorare, e poi si pensa a come cavolo si ha fatto a lavorare sulla propria bici per anni con un set di brugole e una tenaglia... (ora esagero un po' ma è per rendere l'idea).
in particolare se si vuole lavorare professionalmente davanti ai clienti non lo si può fare con il set di cacciaviti del lidl, ma ci vuole roba seria e soprattutto esperienza, perché mai e poi mai il cliente deve saperne più del meccanico, oltre a far brutta figura si rischia la cattiva pubblicità...
per lavorare bene oggi bisogna avere tutta la merce in casa, tutti i ricambi, ogni cosa, e al massimo, bisogna appoggiarsi a fornitori che ti danno la roba in 2 giorni, non in 3 settimane o a volte anche 3 mesi perché devono a loro volta ordinarla e fare quantitativi minimi.
inoltre nel settore bici non è come si pensa, non ci si mette in tasca il 50% di quello che c'è scritto sul listino... dove si guadagna bene si prende il 35%, ma anche il 30 o il 25 o anche il 20 per certi marchi, se poi considerate un po' di sconto obbligatorio dal listino, capirete cosa resta in tasca... e di quei soldi bisogna pure pagarsi le spese e pagarsi il pane...
anche volendo non si possono fare prezzi troppo bassi perché gli stessi fornitori danno dei limiti di sconto per limitare la concorrenza sleale tra negozi, senza considerare i colossi su internet che mettono in ginocchio mezzo mondo.
a volte su siti come CRC o hibike si trovano prezzi più bassi di quelli che ha un negozio col proprio fornitore, l'unico modo per riuscire a comprare bene è ordinare quantità elevatissime e trattare, ma un negoziante appena partito se non ha un budget molto alto non può fare acquisti grossi e di conseguenza non riesce a farsi abbastanza spazio nel mercato.
inoltre è indispensabile considerare che oggi si compra per il prezzo e basta, non per il servizio...
se un negoziante sa tante cose, il cliente va da lui a farsi spiegare bene per scegliere l'articolo migliore, ma poi lo cerca online col prezzo più conveniente e se il negoziante di prima non ha un prezzo competitivo perde la vendita pur avendola gestita lui!!
inoltre si parte con l'idea di lavorare nel settore MTB perché a noi piace questo, ma come detto da qualcuno nei messaggi precedenti, la MTB è un ramo del ciclismo, ma non è quello che fa grossi numeri... magari si sanno tante cose su bici e componenti dell'XC ma non si sa una mazza di DH e ancora meno di citybike o BDC o fixed o della bici coi freni a bacchetta del nonno! e quando si apre un officina arriverà tutto questo dentro a quella porta.
ma il principale problema non è questo... il principale problema sono i ricarichi, come dicevo sopra... è un settore in cui si guadagna troppo poco e bisogna fare dei numeri pazzeschi per riuscire a viverci, e non si può pretendere di chiedere 40 l'ora se non si ha l'esperienza sufficiente perché oggi la gente è incredibilmente stressata, ha fretta di avere tutto, tutto deve essere perfetto, il meglio senza difetti e a prezzi da negozio cinese, e la bici non può restare ferma neanche una settimana perché state aspettando un raggio in alluminio che nessun negoziante ha in casa, perché un cliente senza bici inizierà a telefonare 5 volte al giorno per sapere se si sa qualcosa del suo raggio, anche se è gennaio, fuori nevica e lui non avrebbe usato la bici prima di pasqua... perché per un cliente medio, stare senza bici è come stare senza macchina, con la differenza che con la macchina ci va al lavoro e con la bici ci fa un giro la domenica quando non piove, quando è caldo ma non troppo, quando non va al mare o non deve fare la grigliata.
perché la maggior parte dei clienti non sono agonisti, e non sono neanche forumendoli, la maggior parte dei clienti sono quelli che vogliono avere la bici perfetta, che magari hanno bici di 15 anni fa ma la considerano ancora la migliore e guai a dire il contrario, e sono le persone che al massimo usano la bici 2 volte l'anno ma casualmente la vogliono usare proprio nei 3 giorni che è ferma in officina in attesa di un qualche pezzo ormai fuori dai cataloghi perché è troppo vecchio, e che si è costretti a ordinare apposta pagando spese di spedizione apposta e chiedendo pure al fornitore di inviarlo anche se non si ha raggiunto l'importo minimo che solitamente è di 100 o 200 euro più iva... ma se si vuole tenere buono il cliente bisogna farlo, soprattutto se si è all'inizio e non si hanno le spalle coperte da una certa "fama"...
inoltre i fornitori se non ti conoscono fanno i pagamenti in contrassegno, almeno per i primi mesi... quindi per partire servono soldi...
ah dimenticavo... spesso si parte con l'idea di potersi affiancare ad un marchio di bici importante, ma poi ci si rende conto che per avere quel marchio bisogna comprare 15 mila euro di bici solo per diventare rivenditore, oppure si quel marchio ha già un altro negozio in provincia e ha l'esclusiva...
senza considerare che se per caso resta qualcosa in casa dell'anno prima, poi vale quanto un usato, soprattutto se è roba specialistica...
non è facile per niente, soprattutto in questi anni difficili dove nessuno regala niente.
l'unica è farlo come secondo lavoro nel garage di casa, dove non c'è affitto, bastano attrezzi meno professionali, e non suona il telefono 100 mila volte al giorno per informazioni su articoli su cui si guadagna 2 euro.