Appello per i sentieri del Parco del San Bartolo

sean

Biker superis
17/9/05
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Pesaro
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Proprio oggi ho ricevuto l'opinione di un amico che è presidente di una nota associazione naturalistica della zona; ve ne riporto uno stralcio, ove ovviamente, per correttezza, ho omesso nomi e riferimenti a questioni "politiche"; l'opinione riportata nella riposta (quella colorata in azzurro), è di un noto naturalista di Pesaro, molto ascoltato, per cui credo che per noi poveri bikers si preannuncino tempi duri:

…. sono perfettamente d'accordo sul fatto che il Parco, per essere conosciuto, rispettato, protetto ed amato, debba essere conosciuto e frequentato, ma parzialmente e con limitazioni; non lo si può "sforacchiare" ovunque e soprattutto - avendola potuta vedere nel dettaglio - non è assolutamente pensabile la realizzazione della "Carta dei Sentieri" (frutto della precedente gestione) che circolava qualche mese fa e che riportava la tracciatura di sentieri semplicemente assurdi, diversi addirittura sulla falesia ed alcuni - ho provato personalmente a percorrerne dei tratti - come "riscoperta" di presunti "sentieri storici", ma ormai rinaturalizzati da decenni. Ben diversa - invece - sarebbe la possibilità di ottenere una "rete" vera e propria di sentieri - che eviti il dover ritornare con frequenza sulla strada asfaltata - potendo attraversare lunghi tratti (di proprietà privata) adiacenti ad aree coltivate (vigneti in particolare), ma qui entrano in ballo i vari contenziosi in essere appunto con i privati.
Ti riporto un ampio stralcio di altre due risposte, che possono ben integrare e completare quanto sopra.
Rimango a Tua disposizione - se vorrai - per meglio approfondire il nostro pensiero, che - nel caso specifico - va piuttosto a sostegno dei "principi" espressi dal nuovo Presidente; poi, bisognerà vederlo all'opera!
Un carissimo saluto
Un parco nasce e viene finanziato non per fare il doppione dell’azienda turistica, dell’assessorato allo sport, dell’ufficio sagre, ma nasce e viene finanziato per gestire un frammento di territorio con più attenzione alla natura. Scopo prioritario. Secondariamente la fruibilità è ammessa e ricercata ma solo nella misura in cui non confligge con la conservazione. Che passa anche per lasciare tranquilli alcuni siti, alcuni ambiti, alcuni territori. Il solo passaggio a piedi può essere molto dannoso, spero di averlo spiegato bene nelle oltre 50 mail scritte da me sul tema. Ormai spero non ci sia più bisogno di ripeterlo. Siamo tanti, siamo sempre alla ricerca di cose da fare, ci piace andare dovunque e non ci piace ammettere che qualcosa ci sia interdetta. Siamo capaci di commuoverci fino alla lacrima per 50 cani voluti dall’uomo e responsabilità diretta delle scelte dell’uomo, mentre non ce ne frega NULLA della sorte di migratori che hanno bisogno di zone tranquille per non morire di fame e stanchezza durante il viaggio, animali che non chiedono altro che continuare a vivere come da milioni di anni, prima dell’uomo ed ora, a differenza dei cani che sono un esclusivo prodotto dell’uomo. Se siamo coscienti di cosa debbano fare i parchi abbiamo anche l’idea di quanto si possa e non si possa fare, dentro un area protetta.
Il parco, paradossalmente, era molto più tranquillo prima di diventare parco, ora è molto più sotto pressione. Dato che il parco protegge l’esistenza di animali e piante, ecco che io, essere umano, posso decidere, in coscienza e consapevolezza, di andare a fare altrove quello che un animale non può, invece, fare altrove, cioè esistere. La risposta che un associazione animalista deve dare prende le mosse da queste considerazioni. Altrimenti decidete che il parco diventi SOLO un grande campo Scuola per farci sport, per farci barbeque ma ridiamo indietro i soldi che non devono essere spesi né per fare sentieri per sportivi, né per dare da mangiare alle folle. Io correvo sul S.Bartolo, ma solo sui sentieri di quella gestione chiamata immobilista, mentre erano scelte precise, erano scelte dettate dalla preoccupazione di lasciare senza pressione le zone naturali. Spero che la Vostra associazione ambientalista sia capace di prendere una posizione che ricordi la sua volontà di stare dalla parte di chi non fa sport ma semplicemente sopravvive, di chi non vota e non fa manifestazioni ma semplicemente cerca di esistere, quegli animali e piante per i quali si istituiscono le aree protette. Secondo me quella degli sportivi, degli escursionisti, dei campeggiatori, è solo un altro modo di essere prepotenti, di volere tutto per se, di guardare solo al proprio immediatissimo interesse.
Mi auguro che il nuovo presidente metta delle sbarre o delle transenne di legno su quei sentieri che sono stati aperti abusivamente ed impropriamente. Non c'è bisogno di fare il "safari" per apprezzare la natura del San Bartolo......
 

topabiker

Biker superioris
14/1/03
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Pesaro
mtbsorciverdi.blogspot.com
Bike
Trek slash 2016 purple
Ok per gli uccelli migratori che hanno bisogno di riposarsi,ok per le piante protette,ok per chi ha soldi e conoscenze e nel parco può fare ciò che vuole,ok per tutto....................:medita:
 

Ciobo

Biker tremendus
Proprio oggi ho ricevuto l'opinione di un amico che è presidente di una nota associazione naturalistica della zona; ve ne riporto uno stralcio, ove ovviamente, per correttezza, ho omesso nomi e riferimenti a questioni "politiche"; l'opinione riportata nella riposta (quella colorata in azzurro), è di un noto naturalista di Pesaro, molto ascoltato, per cui credo che per noi poveri bikers si preannuncino tempi duri:

…. sono perfettamente d'accordo sul fatto che il Parco, per essere conosciuto, rispettato, protetto ed amato, debba essere conosciuto e frequentato, ma parzialmente e con limitazioni; non lo si può "sforacchiare" ovunque e soprattutto - avendola potuta vedere nel dettaglio - non è assolutamente pensabile la realizzazione della "Carta dei Sentieri" (frutto della precedente gestione) che circolava qualche mese fa e che riportava la tracciatura di sentieri semplicemente assurdi, diversi addirittura sulla falesia ed alcuni - ho provato personalmente a percorrerne dei tratti - come "riscoperta" di presunti "sentieri storici", ma ormai rinaturalizzati da decenni. Ben diversa - invece - sarebbe la possibilità di ottenere una "rete" vera e propria di sentieri - che eviti il dover ritornare con frequenza sulla strada asfaltata - potendo attraversare lunghi tratti (di proprietà privata) adiacenti ad aree coltivate (vigneti in particolare), ma qui entrano in ballo i vari contenziosi in essere appunto con i privati.
Ti riporto un ampio stralcio di altre due risposte, che possono ben integrare e completare quanto sopra.
Rimango a Tua disposizione - se vorrai - per meglio approfondire il nostro pensiero, che - nel caso specifico - va piuttosto a sostegno dei "principi" espressi dal nuovo Presidente; poi, bisognerà vederlo all'opera!
Un carissimo saluto
Un parco nasce e viene finanziato non per fare il doppione dell’azienda turistica, dell’assessorato allo sport, dell’ufficio sagre, ma nasce e viene finanziato per gestire un frammento di territorio con più attenzione alla natura. Scopo prioritario. Secondariamente la fruibilità è ammessa e ricercata ma solo nella misura in cui non confligge con la conservazione. Che passa anche per lasciare tranquilli alcuni siti, alcuni ambiti, alcuni territori. Il solo passaggio a piedi può essere molto dannoso, spero di averlo spiegato bene nelle oltre 50 mail scritte da me sul tema. Ormai spero non ci sia più bisogno di ripeterlo. Siamo tanti, siamo sempre alla ricerca di cose da fare, ci piace andare dovunque e non ci piace ammettere che qualcosa ci sia interdetta. Siamo capaci di commuoverci fino alla lacrima per 50 cani voluti dall’uomo e responsabilità diretta delle scelte dell’uomo, mentre non ce ne frega NULLA della sorte di migratori che hanno bisogno di zone tranquille per non morire di fame e stanchezza durante il viaggio, animali che non chiedono altro che continuare a vivere come da milioni di anni, prima dell’uomo ed ora, a differenza dei cani che sono un esclusivo prodotto dell’uomo. Se siamo coscienti di cosa debbano fare i parchi abbiamo anche l’idea di quanto si possa e non si possa fare, dentro un area protetta.
Il parco, paradossalmente, era molto più tranquillo prima di diventare parco, ora è molto più sotto pressione. Dato che il parco protegge l’esistenza di animali e piante, ecco che io, essere umano, posso decidere, in coscienza e consapevolezza, di andare a fare altrove quello che un animale non può, invece, fare altrove, cioè esistere. La risposta che un associazione animalista deve dare prende le mosse da queste considerazioni. Altrimenti decidete che il parco diventi SOLO un grande campo Scuola per farci sport, per farci barbeque ma ridiamo indietro i soldi che non devono essere spesi né per fare sentieri per sportivi, né per dare da mangiare alle folle. Io correvo sul S.Bartolo, ma solo sui sentieri di quella gestione chiamata immobilista, mentre erano scelte precise, erano scelte dettate dalla preoccupazione di lasciare senza pressione le zone naturali. Spero che la Vostra associazione ambientalista sia capace di prendere una posizione che ricordi la sua volontà di stare dalla parte di chi non fa sport ma semplicemente sopravvive, di chi non vota e non fa manifestazioni ma semplicemente cerca di esistere, quegli animali e piante per i quali si istituiscono le aree protette. Secondo me quella degli sportivi, degli escursionisti, dei campeggiatori, è solo un altro modo di essere prepotenti, di volere tutto per se, di guardare solo al proprio immediatissimo interesse.
Mi auguro che il nuovo presidente metta delle sbarre o delle transenne di legno su quei sentieri che sono stati aperti abusivamente ed impropriamente. Non c'è bisogno di fare il "safari" per apprezzare la natura del San Bartolo......

:il-saggi:...è infatti ben noto che per difendere l'abitat degli animali sia più consono ampliare la rete di strade asfaltate, investendo denaro per migliorare l'accesso e la fruibilità a tutte quelle strutture atte al ripopolamento di flora e fauna presente nel parco come abitazioni private, residence, ville, bar, alberghi, campeggi, golf club, ecc.

E' altresì noto che non c'è nulla di più dannoso per la vita animale e vegetale, di sentieri sterrati da percorrere a piedi o in bici...

a questo punto credo che i dinosauri si siano estinti per la considerevole quantità di sentieri sterrati presenti nel periodo giurassico (o mancanza di strade asfaltate che dir si voglia) :prega:

Scherzi a parte, mi sembra che l'argomento prenda sempre più una piega politica... :medita:
 

effettoxtremo

Biker serius
27/8/07
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cattolica
www.exr.it
sul numero di luglio attualmente in edicola ci sono 2 articoli che interessano molto.
uno sul cattivo mantenimento del sentiero cattolica/pianventena lato golf, l'altro sulla nota questione del san bartolo erroneamente affibiato a me, ma in realtà scritto dal club sorci verdi.

se volete ringraziare l'editore/biker sig. Cioria per l'impegno e lo spazio che ci dedica, questa è la sua mail:

[email protected]
 

sean

Biker superis
17/9/05
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Pesaro
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oggi la Cronaca di Pesaro de Il Messaggero riportava un'intervista al neo presidente del Parco del San Bartolo (che già al suo insediamento aveva espresso l'intenzione di chiudere buona parte dei sentieri) il quale, insinuando che l'incendio si è sviluppato a causa dell'accessibilità consentita dalla sentieristica, confermava l'intenzione di chiudere i sentieri più pericolosi e "quelli attraversati da una folta vegetazione" (testuale e chi capisce cosa volesse dire è bravo). E' una cosa vergognosa e non serebbe male che ogniuno di noi scrivesse a Il Messaggero per replicare.
 

glassman

Biker grossissimus
10/4/09
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Riccione
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enrico_1975

Biker popularis
25/9/11
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Pesaro
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ciao a tutti, ho letto con attenzione tutti i post, e spero che non si mettano a chiudere i sentieri proprio adesso, ho comprato una mountain bike neanche un mese fa, comunque sia per la cronaca, oggi (in data Domenica 9 Ottobre 2011) sono andato sul tetto del mondo, e il segnale, divieto di biciclette che ho trovato a fine settembre non c'era più, così ho sganciato i pedali, e gli ho girati dal lato flat, e ho percorso il sentiero sul crinale in discesa andando pianissimo..

ho trovato il posto di una bellezza tale che mi sono fermato anche a fare delle foto, prima di arrivare alla vallugula..

secondo me è uno dei posti più belli del San Bartolo insieme alla Croce, dove invece la proprietà non ostante il pascolo consente all'accesso, ed ha lasciato alcune feritoie nella staccionata..

Io penso che l'unico problema del tetto del mondo sia che qualcuno forse prendendosi qualche rischio di troppo vi ha organizzato delle gare di bicicletta, non mi sembra poi così pericoloso, sicuramente sul San Bartolo c'è di molto peggio, peròcomunque sia bisogna rendersi conto che siamo sempre su un crinale con uno strapiombo di centinaia di metri.. (Casteldimezzo è 200 m s.l.m.) andrebbe affrontato se non altro a basse velocità..
 

enrico_1975

Biker popularis
25/9/11
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Pesaro
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A Pesaro, a differenza delle zone di motagna dove sono abituati allo sci e all'alpinismo, non c'è la cultura dello sport estremo, correre una gara se pur amatoriale su un crinale soggetto a frane come il tetto del mondo, secondo me è sbagliato. Magari qualche famiglia di passaggio ha visto passare dei ciclisti come schegge e si è lamentata della cosa, un divieto di bici sul tetto del mondo o un obbligo di condurle a piedi secondo me ci sta anche, però dando un'occhiata alla mappa dei sentieri (che riporto qua sotto), mi sembra di capire che il sentiero Tetto del Mondo non sia il problema vero.

Punto 1
Se ho capito bene, stando all'articolo di giornale postato da Sean, sembrerebbe che mentre alcuni proprietari hanno modificato la staccionata, per lasciare libero l'accesso al sentiero, c'è un affituario del comune che non solo non ne permette l'accesso ma da quanto ho visto domenica ha anche arato un pezzo di sentiero, uno poi dei più importanti, dal momento che doveva condurre alla famosa zona di avvistamento e inanellamento dei rapaci.
Comunque sia paga l'affitto, facciamo finta che vada bene..

POI C'E' LA QUESTIONE DEI SENTIERI IN COSTRUZIONE (TRATTEGGIATI) SULLA MAPPA UFFICIALE DEL PARCO IN ALLEGATO QUA SOTTO
Punto 2
Tra i sentieri in costruzione, quelli trattegiati, c'è la strada asfaltata che parte da dietro al ristorante Gibas e porta fino alle due ville sottostanti, la strada attualmente non dovrebbe essere accessibile, perchè il cancello del vecchio ristorante Hermitage chiuso ormai da anni, è stato risistemato, quindi per prendere quell'eventuale sentiero (asfaltato) bisognerebbe passare attraverso un cancello automatico con tanto di campanello e cassette postali.
Ma come funzionano le leggi del Parco? Perchè hanno messo una strada asfaltata e chiusa da cancello automatico tra i sentieri? Forse i proprietari non hanno diritto a chiuderne l'accesso.????

Punto 3
Basta consultare Google Maps per rendersi conto che un'altro sentiero in costruzione, nella zona sottostante al faro, altro non è che la strada asfaltata, e questa volta senza nessun cancello all'ingresso, che scende da sotto al faro fino al mare.
Non lo mai percorsa ma almeno nella parte iniziale non ci sono segnali di proprietà privata.. si può scendere.. ???
Sempre guardando Google maps si vede benissimo che il sentiero o strada porta fino in fondo, per girare attorno a due ville, c'è inoltre un sentierino che si dirama fino al mare, oltre ad un'altra diramazione che arriva fino alla villa di pavarotti, quindi fino a poche decine di metri dalla Baia flaminia..

Quindi praticamente i sentieri da aprire nella zona Sud del San Bartolo per il 50 % sono strade asfaltate esistenti da decenni, e i restanti non sono asfaltati ma già esistenti...

Ora i casi sono due, o chi ha fatto le piantine del parco era fuori di testa..
oppure noi avremo il diritto a scendere fino a la sotto???
E magari invece di camminare per centinaia di metri, fino alla spiaggia sotto a Fiorenzuola potremmo andare in macchina fino a sotto al faro e poi comodamente al mare sottomonte????? :mrgreen: Oppure passare dalla Baia Flaminia????

Sinceramente di questa storia non ci ho capito tanto.. :nunsacci:
 

Allegati

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sean

Biker superis
17/9/05
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Pesaro
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La questione della cartina del parco è un po’ particolare:
tempo fa l’Ente Parco aveva intavolato trattative con alcuni proprietari privati affinchè alcune delle vecchie strade vicinali esistenti fino ad una cinquantina di anni fa, potessero essere riaperte come sentieri, in modo da allargarne la rete; fra queste c’era la vecchia strada che da Baia Flaminia – Villa Pavarotti, arrivava fino ad oltre il faro – zona Hermitage e villa Bruni, passando per la ex villa Rudas, ora di proprietari russi.
In fase di stampa delle cartine il Parco aveva “anticipato” queste buone intenzioni inserendo come sentieri anche queste strade vicinali, tra cui alcune nella zona di Fiorenzuola, di proprietà di persone assolutamente contrarie a quest’apertura. Da questa storia nacque una diatriba, tuttora aperta anche in sede di Regione Marche, che portò anche alla richiesta di sequestro di tutte le cartine (tant’è che credo che non siano più state ristampate). Inoltre la nota (per chi è di Pesaro) vicenda (con le conseguenti vicende giudiziarie) della “strada” che i proprietari russi si aprirono per giungere al mare in auto fece poi cadere anche l’ipotesi di aprire i sentieri dal lato di Pesaro.
Per cui al momento siamo in una situazione di stallo, con l’aggiunta che la nuova Presidenza del Parco è propensa alla chiusura di parte dei sentieri esistenti, ufficialmente per ragioni “naturalistiche” o di sicurezza (come per caso del sentiero del tetto del Mondo) ma che io credo vogliano favorire gli interessi di quei proprietari che non intendono lasciar passare i sentieri suelle loro proprietà. Ricordo che in tutti questi casi si parla di proprietà private ormai svincolate dalle servitù vicinali in quanto, venendo meno l’attività agricola (un tempo anche la falesia del san Bartolo era coltivata – ove possibile) anche i vincoli vicinali sono decaduti – e mi si corregga se sbaglio.
 

enrico_1975

Biker popularis
25/9/11
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Pesaro
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Grazie per la risposta, adesso ho capito, si è passati da una prospettiva di miglioramento a una di peggioramento..

In effetti avevo letto sui giornali locali della strada dei russi, e mi sembra anche di una pista per l'elicottero..

Non so se la legge lo permetta però forse con un pò di diplomazia in più si potevano trovare degli accordi, magari ai russi si lasciava una stradina non asfaltata fino al mare.. :mrgreen: in cambio dell'apertura dei sentieri..

Spero che l'attegiamento di indietreggiamento da parte del nuovo presidente del parco, serva solo a far smorzare le polemiche, molti di quei sentieri sono un pò un pezzo di storia.. oltre che una possibilità di treking o di biking..

Capisco che il San Bartolo sia ormai proprietà privata, e leggendo i giornali sembra che la provincia abbia recentemente deciso di mettere in vendita due suoi poderi nel parco.. però la sentieristica come l'aveva organizzata Acacia Scarpetti o forse anche un pò meglio è presente anche dove la natura offre molte meno opprtunità, anche turistiche, proprio ieri ho notato sul passo del piccione che porta a Gubbio le bacheche con la segnalazione dei sentieri, sarebbe un peccato perderla.

Inoltre resta aperto il discorso turistico, sopratutto in Romagna adesso che i giovani stranieri si spingono verso destinazioni più a buon mercato, come spagna o croazia, il turismo un pò più colto sta diventando un'alternativa, e tra questi vi sono i ciclisti, in provincia di Rimini ci sono più di 20 bike hotel, 3 nelle marche (zero a pesaro purtroppo) e molti ciclisti stradali escono anche in mountain bike, è ovvio che il San Bartolo non potrà mai essere paragonabile alle zone di montagna sopratutto per i bikers estremi, però molti potrebbero decidere di abbinare mare e bicicletta, e valorizzare un sentiero per bici quasi tutto sterrato sul san bartolo, sicuramente sarebbe un'arma in più da consegnare nelle mani di questi albergatori.

ciao
 

enrico_1975

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25/9/11
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Pesaro
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Nuove Notizie.
Da un'intervista ad uno degli addetti del Parco, sembra che il problema non sia sentiero "tetto del mondo", dove il divieto di bici, serve per avvisare del pericolo e per sollevare il parco da ogni responsabilità.

La regione Marchè però sembra che farà chiudere altri sentieri, perchè passano per delle proprietà private, e i proprietari non gli vogliono più.

Sapete quali sentieri chiuderanno??? Purtroppo questo non sono riuscito a capirlo.

ciao a tutti.
 

sean

Biker superis
17/9/05
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Pesaro
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Torno sull’argomento perché ci sono cattive notizie: l’ex Presidente del Parco, Acacia Scarpetti, mi ha informato qualche giorno fa che la questione dei sentieri del San Bartolo si mette male in Regione. Come sapete la questione, in breve, riguardava la riapertura ed i mantenimento in vita di sentieri “storici” in assenza dei consenso da parte dei proprietari dei terreni. Pare che gli uffici tecnici regionali, investiti dl problema, abbiano dato parere negativo.
La nuova amministrazione del Parco, che non attendeva alto, ieri sera 31/10 si è riunita e, da quanto è dato di sapere - si veda la Cronaca di Pesaro de Il Resto del Carlino di oggi 01 Novembre – ha deliberato una sensibile riduzione dei sentieri esistenti dando “in compenso”, il via libera ad alcune edificazioni. Niente male no ?
Non sto ad annoiarvi in questa sede sul metodo del silenzio-diniego, che mi dicono irregolare in materia urbanistica, adottato dall’amministrazione del Parco nei confronti dei proprietari dei fondi interessati al passaggio dei sentieri.
L’ex presidente mi dice comunque che qualche spiraglio di speranza rimane. L’importante sarebbe far sentire ancora una volta la nostra opinione (altre associazioni sportive lo stanno facendo) inviando una semplice mail ai vertici della Regione. Non ha molta importanza il contenuto, al limite basterebbe spedire un messaggio uguale per tutti come quello sotto riportato; l’importante è invece far capire che la cosa è nota a molti e sta a cuore a numerose persone.
Se siete interessati potreste spedire una mail simile a quella sotto riportata agli indirizzi indicati.
Non siate pigri…basta fare copia-incolla. Esprimere la nostra opinione, in termini civili, è un nostro diritto; se invece siamo i primi a disinteressarci allora avremo quello che ci meritiamo.


APPELLO PUBBLICO PER MANTENERE I SENTIERI DEL PARCO
(copia e incolla indirizzi e testo, ….. e invia ai seguenti nominativi:

Gian Mario Spacca – Presidente Regione Marche [email protected]

Vittoriano Solazzi – presidente assemblea legislativa regione marche [email protected]

Sandro Donati – assessore all’ambiente regione marche - [email protected]

Enzo Giancarli – presidente commissione ambiente [email protected]

Antonio Minetti – dirigente servizio ambiente - [email protected])

A:
[email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected]

Testo:

Egregi signori,
avete presente il Parco Naturale San Bartolo di Pesaro – Marche e tutti i suoi sentieri aperti negli ultimi anni?
Sentieri aperti senza il minimo movimento di terra, su vecchi tracciati, tagliando solo un po’ di vegetazione, che hanno dato finalmente un senso a quell’area protetta, prima monopolio esclusivo del traffico motorizzato? Sentieri mai invasivi che ospitano famiglie, bambini, turisti e sportivi, così come avviene in tutti gli altri parchi?
Bene; tra qualche giorno, se la regione pubblicherà nel BUR il piano del parco San Bartolo, sulla base di una prescrizione della regione, in antitesi e contrasto una serie infinità di norme e regolamenti regionali, tutto questo non ci sarà più !!!!!!!!!!!!!!

Cara Regione, chiediamo il rispetto della normativa vigente in materia di sentieri e vecchi tracciati, anche per il Parco San Bartolo!

Cittadino indignato
 

Ciobo

Biker tremendus
Non siate pigri…basta fare copia-incolla. Esprimere la nostra opinione, in termini civili, è un nostro diritto; se invece siamo i primi a disinteressarci allora avremo quello che ci meritiamo.
Ciao Sean, io faccio copia incolla, poi se ci costruiscono una villa con eliporto sul tetto del mondo, organizziamo un raduno nazionale al palazzo della regione Marche...

palazzo-raffaello-ancona1.jpg


:omertà:
 

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