Grandissimo Marios,un bellissimo articolo che spero faccia riflettere chi di dovere.
boh...io onestamente non capisco...in cosa consisterebbe questa presunta incompatibilità ambientale? nel fatto che bisogna creare qualche traccia sul terreno ed inchiodare due assi di legno?...mmmmah! sul Mottolino a Livigno tra una linea e l'altra pascolano tranquillamente le mucche!
Grazie a tutti per i complimenti ragazzi. Era una lettera, non un articolo. Che oggi hanno pubblicato sul giornale con il titolo "rampichino in montagna: non siamo dei vandali".
Curiosamente nella pagina a fianco c'era un'altra lettera di un residente nella zona intitolata "fermate le moto che violano il Bondone" che lamentandosi delle scorribande di un gruppo di ragazzini motorizzati nei boschi circostanti denunciava il pericolo e l'inquinamento sonoro e atmosferico provocato dal loro passaggio.
Il Bondone sembra il centro del mondo ultimamente...
e se vi lamentate voialtri al norditalia che cazz...dobbiamo fare qui al centro per non parlare del sud?...le strutture che avete voi lassù qui ce le sognamo.
Mi chiedo se l'estinzione dei galli forcello è causata dalle bici o da chi li ammazza a fucilate...Altro articolo sul tema, questa volta sul Trentino. E questa volta a mettersi in mezzo sono i cacciatori che temono per l'habitat del gallo forcello
In 40 anni che vado in montagna mai visto uno, se non qualche esemplare impagliato appeso alla parete di qualche baita.
E' questo il punto. C'è spazio per tutti! per tutti quelli che la rispettano. basta fissare delle regole chiare e rispettarle.Tutti quanti a rivendicare diritti sulla montagna per conto di terzi; i cacciatori per gli uccelli, Legambiente per le piante, la Sat per gli escursionisti a piedi. E noi???
Ma poi, a chi appartiene la montagna se non a chi la frequenta e la rispetta?
Mi chiedo se l'estinzione dei galli forcello è causata dalle bici o da chi li ammazza a fucilate...
Articolo pubblicato anche sul Trentino , con la descrizione del futuro progetto .
Vedi l'allegato 86276
Non si riesce a fare un buon lavoro con lo scanner
ma per chi non l'ha letto ......
Americanata? sinceramente io ho iniziato a praticare la discesa ancora quando avevo 10 anni, e nemmeno sapevo che esistesse uno sport! pedalavo su mega ripidoni, SOLO per farmi la discesa! non sapevo nemmeno dove era situata l'america :P haha stRupidi verdi, cioè almeno scrivete un articolo, ma non inseritevi questa caccate :P
...ho trovato solo oggi questo topic...
ieri ho scritto una mail anch'io al giornale Adige dicendo questo...
Gli articoli degli ambientalisti contrari alla creazione di un tracciato di downhill sul monte Bondone hanno sollevato un coro di reazione indignate da parte dei molti amanti della bicicletta con le ruote grasse, espresse in particolare nei forum a loro dedicati.
Vorrei farmi portavoce di queste lamentele per specificare come i praticanti di questa disciplina non debbano essere visti come unorda di vandali devastatori che tutto distruggono al loro passaggio, ma piuttosto come un insieme di persone amanti della montagna e dellambiente in cui vivono e che intendono frequentarla il più possibile con la loro bicicletta che (ricordiamo) non emette rumori molesti (magari qualche freno che fischia, ma niente di più) e nemmeno emissioni inquinanti: la traccia che lascia sul terreno è larga pochi centimetri, spesso e preferibilemnte in luoghi non frequentati da escursionisti a piedi, contribuendo a scoprire (o ri-scoprire) e mantenere in efficienza sentieri anche abbandonati. Dopo il disastro degli schianti di alberi sovraccarichi di neve accaduto lo scorso inverno nei nostri boschi spesso molti ragazzi (e non più ragazzi) si sono armati di attrezzi e pazienza per rendere di nuovo agibili una moltitudine di sentieri. La maggior parte di chi gira per i boschi in Mtb lo fa con questo spirito, amando la montagna che gli sta regalando delle emozioni, gente che cerca la frenata dolce per non incidere il suolo e che si mette in tasca linvolucro della barretta per non sporcare. Il fatto poi di attrezzare un percorso contribuisce a mantenerlo in efficienza e non a distruggerlo, perchè rompere il giocattolo non è certo nellinteresse di chi vuole usarlo. Nel caso del progetto di aprire una pista sul Palon bisogna considerare che si va ad interessare una struttura già esistente, che ha bisogno di pochissimi interventi per renderla fruibile alle bici da discesa (ma anche in inverno quando sono coperte dalla neve da chi usa lo snowboard o gli sci per fare il saltino). La creazione di eventuali passerelle in legno (non in cemento o in metallo) che in termine tecnico si chiamano northshore evitano addirittura che le ruote tocchino il terreno, e se comunque il passaggio delle bici segna il tracciato cè chi si impegna a ripristinarlo per poterci ripassare al più presto. Sarei curioso di conoscere quale sia la visione sostenibile della fruizione del territorio montano a cui si riferisce Legambiente. Non è pensabile mettere le montagne sotto una campana di vetro o guardarle dal finestrino di una astronave. Come dice Sergio Merz della Lipu sulla montagna di Trento sono stati creati migliaia di posti letto; pensa forse che chi ci va in vacanza lo faccia per guardare il paesaggio dal balcone della sua stanza dalbergo? Pensa poi anche che le aquile reali vadano a riprodursi proprio sopra i piloni della seggiovia (mossa da motore elettrico e non a scoppio)? Forse non è quello il luogo adatto per istituire il parco, meglio farlo qualche metro più in là visto che ormai del prato si sono impossesati gli sciatori. Anzi sostengo che se viene creato un punto di attrazione chi va in giro per i boschi lungo i sentieri della Sat è indotto a lasciarli per rivolgersi dove trova quello che cerca, e quindi disturba meno altrove. In più queste strutture hanno un decalogo di regole che i praticanti devono seguire e rispettare, regole invocate anche dai protezionisti a tutti i costi nello stesso articolo di domenica scorsa. Anche se si pronuncia downhill mutuando il termine dalla lingua inglese per capire subito di cosa si parla, non è una americanata; ricordiamo che i mondiali di questa disciplina nel 2008 si sono svolti proprio in val di Sole nel nostro amato Trentino (con tanto di battage pubblicitario per offrire ai turisti praticanti in seguito quali strutture? nulla) mentre a Livigno (Alpi italiane) o Pila (Val dAosta- Italy) o dietro langolo a Canazei ci sono realtà avviate ed apprezzate che aiutano chi vive ed investe sulla montagna a campare anche in estate. Ogni anno almeno 22.000 visitatori si riversano a Riva del Garda per il Bike Festival a testimoniare di come questo sport incontri il favore di molti sportivi (io lo pratico da 20 anni proprio per non respirare lo smog delle auto sulle strade asfaltate e per non rischiare di venire travolto ad ogni rotonda); pensate che nessuno farebbe un giornaliero in estate sul Bondone?
Ragazzi scrivete scrivete scrivete, ma non solo sul forum, anche ai giornali...
Credo si possa trovare un giusto compromesso, si può agire sui volumi, sugli orari, sui percorsi da concedere. Un certo tipo di ambientalismo è solo un modo come tanti per imporre logiche illiberali e molto spesso senza senso. Nel parco nazionale della maiella ad esempio da anni si sta predisponendo la reintroduzione dell'orso bruno marsicano. Il giorno in cui questo animale sarà introdotto difficilmente potremmo avvicinarci al parco in sicurezza, perché per quanto possano ricostruire il vecchio Habitat gli spazi e il mondo che li accoglieva non esiste più. O l'uomo o l'animale.