News Amaury Pierron e le sue domande sulla sicurezza delle piste

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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Boro

Biker meravigliosus
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Poi, adesso lungi da me fare polemica, ma ricordarsi della sicurezza quando ci si fa male non è il massimo. Certo come si dice in gergo: meglio mardi che tai. :mrgreen:
Se si percepiscono tracciati pericolosi non si deve aspettare la tragedia o l'infortunio per farlo presente.
 

lorenzom89

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io sono 10 anni o più che sento di questi discorsi.. prima nelle moto, ora nelle bici.

a meno di casi eclatanti non è quasi mai il tracciato a fare la pericolosità.. semplicemente perchè se fai un tracciato ultra facile ottieni lo stesso effetto, ovvero la gente scende ancora più forte, non si riesce a fare la differenza, quindi ci si spinge tutti più vicini al limite, quindi poi succedono delle cadute clamorose a velocità folli.
se invece fai tracciati più difficili è vero che si cade di più, ma sapendo questo i rider stanno più abbottonati, si va più piano e se si cade, si cade a velocità più basse.

quello che è il mio pensiero è che oltre a rendere obbligatorie tutta una serie di protezioni (neck brace, paraschiena fatto bene, ) se si vuole limitare la velocità e il rischio di farsi male l'unica è agire sui mezzi, quindi sulle bici, magari vietare l'elettronica e la raccolta dati in gara, vietare certi tipi di gomme ultra performanti (magari un idea potrebbe esser quella di punzonare le gomme e poterne usare solo 2 treni al giorno o robe simili)
 

Lrnz85

Biker serius
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È il guaio dell'agonismo da pro: ormai la DH è uno sport dove contano i centesimi di secondo, quindi è ovvio che sia portato tutto all'esasperazione, con relativi rischi altissimi.
Magari su alcune piste può essere giusto intervenire, ma in generale dovrebbero anche essere rese obbligatorie alcune protezioni tipo il neck brace. Se poi ora non lo usano perché è scomodo per i movimenti e fa perdere due secondi, si ritorna al discorso iniziale.
 
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lorenzom89

Biker dantescus
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Beh anche la Mega è discretamente pericolosa, il centro radiologico dell'Alpe d'Huez è sempre piuttosto affollato durante la settimana di gara e per qualcuno è scattato anche il trasporto in elicottero a Grenoble...
per il motivo che ho detto. che puoi anche fare una DH con dei ghiainoni super facili.. risultato?!?.. se qualcuno cade su quei ghiaioni a 100km/h la bua se la fa eccome..
 
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vitamin

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YT Capra
per il motivo che ho detto. che puoi anche fare una DH con dei ghiainoni super facili.. risultato?!?.. se qualcuno cade su quei ghiaioni a 100km/h la bua se la fa eccome..
Infatti, il tema è che le discipline gravity sono intrinsecamente pericolose ma probabilmente se atleti pro sostengono che ora lo siano troppo forse bisognerebbe capire se hanno ragione, un po' come le varie commissioni piloti (credo si chiamino così) in MotoGP e in F1 che cercano di ottenere la massima sicurezza possibile per i corridori
 

fontafox

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Per fare vie di fuga adeguate bisognerebbe sventrare i boschi, togliere tutti i sassi, piallare ogni ostacolo, mettere barriere adeguate. Insensato.
Forse delle reti migliori potrebbero ridurre il problema.


Stavo per scrivere esattamente sta cosa...è infattibile togliere ogni albero da un tracciato di DH, di Enduro....etc.
Che poi, non vedo il punto....il tuo sport prevede che dentro al tracciato ci siano ostacoli di ogni tipo, tronchi, rocce, sassi, radici, drop, salti...cosa cambia spaccarsi la testa cadendo IN pista, o un metro FUORI ???
 
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lollo72

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Aumentando la sicurezza ne gioverebbero sia gli atleti che i telespettatori paganti .
Un campionato dove i principali protagonisti restano "fuori dai giochi" perchè infortunati non piace a nessuno , WB avendo pagato i diritti per trasmettere le competizioni dovrebbe insistere affinchè queste non vengano sfalsate perdendo d'interesse .
Per me la sicurezza sui percorsi di gara DH è bene che venga implementata in base anche alle caratteristiche di quanto permettono i mezzi moderni ; senza farsi castrare troppo dalle solite menate alla G.Thunberg !
 

Boro

Biker meravigliosus
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E' come dire che siccome cadono alpinisti nei burroni c'e' da riempire i burroni.
Ci sono sport che sono pericolosi e basta, come dice @lorenzom89 la strategia migliore è ridurre la velocità anche se alle volte ci si può cmq rompere l'osso del collo cadendo da fermi.
Chiunque di noi quando va in bici in un bosco sa che ci possono essere mille occasioni ogni minuto per farsi male e cerca di minimizzarle scegliendo percorsi adatti, proteggendosi, stando attento e soprattutto regolando la velocità ai propri limiti.
Un corridore per definizione i limiti li saggia di continuo e quindi rischia di brutto. Tanto più se il tracciato, per sua natura, non prevede errori o quasi.
Faccio un altro esempio, e' come correre il TT e chiedere si demoliscano le case, i marciapiedi e si taglino le piante per la sicurezza. Non lo si corre e basta.
I correttivi possibili senza negare la disciplina stessa sono minimi.
 

cit

Biker ciceronis
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1687960127039.png

Non ho altri riferimenti se non il commento sul forum di Vitalmtb. Questa foto è presa a Leogang dov' è caduto un altro atleta (con meno conseguenze di Pierron), si tratta della cosiddetta "zona B" ovvero la zona di sicurezza appena fuori dal tracciato (si vedono le fettuccie gialle) interdetta al pubblico.
Se questo è quello che trovi non ci siamo.
 

Boro

Biker meravigliosus
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Vedi l'allegato 599757

Non ho altri riferimenti se non il commento sul forum di Vitalmtb. Questa foto è presa a Leogang dov' è caduto un altro atleta (con meno conseguenze di Pierron), si tratta della cosiddetta "zona B" ovvero la zona di sicurezza appena fuori dal tracciato (si vedono le fettuccie gialle) interdetta al pubblico.
Se questo è quello che trovi non ci siamo.
Ecco, rami spezzati e puntuti proprio non ci devono essere. Penso in linea di massima che gli standard debbano essere simili a quelli di un bike park aperto al pubblico.
 

lorenzom89

Biker dantescus
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Chiedo a chi è più esperto, adottare questo tipo di protezione, nel caso specifico, avrebbe evitato o ridotto le conseguenze?
No, a quanto pare è stata una compressione.
Inoltre il collo umano è estremamente flessibile e non si rompe per un movimento all’indietro
il neck brace non protegge dalle compressioni. per tutto il resto sì.

io ne ho conosciuti personalmente di piloti che hanno dato botti atomici e se non avevano il neck brace adesso erano in sedia a rotelle.

come ne ho sentiti che non ce l'avevano e ora adesso purtroppo sono tetraplegici (vatti a vedere la storia di Bryan Toccaceli, c'è anche un bel documentario su youtube).

poi sia ben chiaro io non sono ne contro ne a favore del neck brace, ognuno della sua vita fa quel che vuole, girare con poche protezioni è bello, si è più liberi e ci si sente mentalmente anche più "forti", PERO' se lo fai devi esser pronto ad accettare gli infortuni, non puoi poi lamentarti dal letto d'ospedale che lo sport è pericoloso, è da metter in conto con le protezioni, se poi giri senza ancora di più
 

Mauro-TS

Biker tremendus
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il neck brace non protegge dalle compressioni. per tutto il resto sì.

io ne ho conosciuti personalmente di piloti che hanno dato botti atomici e se non avevano il neck brace adesso erano in sedia a rotelle.

come ne ho sentiti che non ce l'avevano e ora adesso purtroppo sono tetraplegici (vatti a vedere la storia di Bryan Toccaceli, c'è anche un bel documentario su youtube).

poi sia ben chiaro io non sono ne contro ne a favore del neck brace, ognuno della sua vita fa quel che vuole, girare con poche protezioni è bello, si è più liberi e ci si sente mentalmente anche più "forti", PERO' se lo fai devi esser pronto ad accettare gli infortuni, non puoi poi lamentarti dal letto d'ospedale che lo sport è pericoloso, è da metter in conto con le protezioni, se poi giri senza ancora di più
Che le protezioni in MTB siano importanti lo sanno più o meno tutti e tutti possono scegliere quali utilizzare e di conseguenza che grado di rischio accettare a favore del confort.

Eppure, senza guardare i pro nel DH ma noi comuni mortali, vedo in giro (e soprttutto in video/IG/ecc.) tanta gente senza guanti ... quando penso che da bambino, con la prima bici, non ci misi molto a capire che in caso di caduta la pelle delle mani è quella che parte per prima :pirletto: ... de gustibus ...
 
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