Amara riflessione

Ispettore Zenigata

Biker forumensus
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paese dei balocchi
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Saresti un pessimo investigatore ;-)

I prezzi devi paragonarli tra canali distributivi identici: non puoi paragonare il prezzo del copertone Schwalbe su BikeDiscount con quello del negozio sotto casa, semmai con GambaCicli. Ad ogni modo, cerca i listini dei vari distributori internazionali, e vedrai di quanto cambiano i prezzi tra i vari paesi. L'abbiamo fatto a suo tempo nell'ambito delle ricorrenti polemiche sugli importatori italiani, ti dico che il risultato era che i prezzi non erano "decisamente più bassi", ma "soltanto" più bassi di un 10% circa nel migliore dei casi.

Mi caro Watson ;-)
Ti ho buttato li Schwalbe perchè è la prima che mi è venuta in mente, tuttavia giusto per darti un'idea ho comprato questa settimana un casco O'neal in Germania a 75€ contro il miglior prezzo on-line in Italia di 99,00€ -25% più o meno
Oppure posso dirti che ho comprato uno zaino Deuter a 29,90 mentre qua lo trovavi a 54 in negozio e 45 on line.
Oppure che ho preso una Revelation RCT3 29" a 350€ l'anno scorso.
ovviamente tutto documentato
E la lista è ancora molto lunga e potrebbe far pensare a prezzi poco chiari.
Tuttavia,
qui nn si sta parlando di confronto di prezzi fra "canali distributivi" ma di prezzi "strani" ovvero che dovrebbero farti accendere una lampadina e farti pensare che i prodotti non sono di provenienza lecita. E ribadisco il fatto che non è così automatico perchè prezzi che in Italia sono inconcepibili all'estero siano assolutamente normali.

Non ne sarei sicurissimo, i dati Eurostat, per quanto da interpretare, dicono cose un po' diverse; è possibilissimo invece che chi sia una diversa percezione dei fenomeni criminosi. Ma a quanto ne so le bici nelle grandi città durano quanto da noi i gatti sull' Aurelia :mrgreen:

Quanto alla criminalità e ai furti di biciclette, il problema è che qui si è passati dal furto della bici in se, allo scasso e/o apertura del luogo dove sono custodite e/o a fermare ciclisti solitari e ad "invitarli " a farsi consegnare le bici.
 

motobimbo

Biker nirvanensus
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Cimino
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moto...che ti ridi? :nunsacci:

dicesi: BIKE SHARING! :medita: è un servizio per la comunità! :-)

mentre nelle comunità del nord italia il tutto è regolato da una pesante e noiosa burocrazia (devi riportare la bici, assicurarla, avere la tessera con i soldi dentro per il bike sharing, la stazione è videosorvegliata, etc), a napoli scendi sotto casa (vuoi mettere che comodità?!) e prendi la prima che ti capita o quella che ti piace di più e quando hai finito la lasci dove ti pare (tanto ci sarà un altro che la prende)! :smile::smile::smile::smile:

esatto!
i napoletani sono troppo avanti...probabilmente adottano un sistema simile anche per gli scooter e lo stanno studiando per gli autoveicoli.

:smile::smile:
 
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sembola

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una nera e l'altra pure
1 semplice riflessione, in tutti i paesi seriamente e modernamente organizzati ci sono 2 strutture di polizia, 1 si occupa della grande criminalità etcetc e 1 è deputata al controllo del teritorio. Ora pensate alla situazione italiota e fate il conto di quante sono e della dispersione organizzativa etcetc e poi capirete xchè in 1 provincia tranquilla come VR da + di una settimana 1 organizzazione stà raziando indisturbata i garagi condominiali e non si muove foglia !!!! a ci ghe toca nar fora a vedar chi l'è sta' ??????? meditare gente meditare
Il problema non è quello della coesistenza di Polizia di Stato e Carabinieri, che alla fine hanno nei fatti compiti diversi (PS città, C provincia e piccoli centri; PS specializzazioni per i reati postali ed informatici, C per i reati ambientali/sanitari e di tutela del patrimonio artistico). Il problema è che le forze dell' ordine sono incaricate di innumerevoli (e spesso inutili) compiti burocratici e anzichè sul territorio stanno dietro una scrivania a timbrare carte.


Quanto alla criminalità e ai furti di biciclette, il problema è che qui si è passati dal furto della bici in se, allo scasso e/o apertura del luogo dove sono custodite e/o a fermare ciclisti solitari e ad "invitarli " a farsi consegnare le bici.
Infatti l'ho scritto nel primo intervento che una cosa sono i furti per strada ed un'altra quelli nei garage, visto che richiedono un'organizzazione ed una "competenza" decisamente diverse.


http://www.interno.gov.it/minintern...assets/files/14/0900_rapporto_criminalita.pdf

interessante lettura.....vedrete che l'equazione sud=furti non è sempre esatta!!!
:il-saggi:

Diciamo che sono comunque valutazioni da prendere con le molle,visto che i dati sono difficilmente paragonabili. Per dire, basta non denunciare i piccoli reati ed ecco che magicamente non esistono...
 

sembola

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una nera e l'altra pure
a mio avviso ci stiamo allontanando dalla riflessione posta da [MENTION=52838]Adrian71[/MENTION]

Hai ragione.

Io non ho mai avuto la sensazione di aver acquistato qualcosa di sospetto, fermo restando che non posso neppure provare che la sella che mi hanno venduto sul mercatino non potrebbe ipoteticamente provenire da una bici rubata.
Non mi hanno mai neppure offerto qualcosa a prezzo tale da far pensare male, ma non è che passi le giornate a spulciare mercatini.
 

il_bis

Biker popularis
11/7/11
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alba
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ma soprattutto, il fatto che altrove costi meno giustifica in qualche modo ricorrere volontariamente ai canali non ufficiali?

se ho il sospetto che ci sia qualcosa di non chiaro, piuttosto non lo compro. Se non ho soldi o non posso metterli da parte, piuttosto pedalo con la mtb del supermercato e me la faccio bastare... ricorrere volontariamente al mercato nero? mai
 

Domingosh

Biker meravigliosus
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Hai ragione.

Io non ho mai avuto la sensazione di aver acquistato qualcosa di sospetto, fermo restando che non posso neppure provare che la sella che mi hanno venduto sul mercatino non potrebbe ipoteticamente provenire da una bici rubata.
Non mi hanno mai neppure offerto qualcosa a prezzo tale da far pensare male, ma non è che passi le giornate a spulciare mercatini.

credo che il nodo di fondo sia: a fronte di offertona (ebay o mercatino o piazza locale) mi pongo il dubbio o son così cinico d fregarmene?
io me lo sono posto, talvolta, e ho denunciato o abbandonato l'acquisto
poi abbiamo esempi di titolati negozi che vendevano roba falsa o rubata...ma ognuno risponde singolarmente sia eticamente sia di fronte alla giustizia
 

Ispettore Zenigata

Biker forumensus
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paese dei balocchi
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il punto è che la "percezione" che qualcosa sia illegale, non è facile da definire.
Mentre per alcuni i prezzi sono piuttosto allineati a livello europeo con alcune eccezioni, per altri (e mi ci metto anch'io) non è sempre così.
Personalmente ho sempre comprato solo su negozi on-line e mai su e-bay, tuttavia questo non esula dal fatto che la merce venga da canali diversi da quelli ufficiali, o che le normative sul mercato vengano rispettate o che paghino le tasse.
D'altronde la mano sul fuoco nn la metterei nemmeno col negozio sottocasa.
 

Adrian71

Biker serius
16/11/09
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a mio avviso ci stiamo allontanando dalla riflessione posta da @Adrian71

emmh..si, effettivamente...io volevo proprio fare ammettere eventuale "mea culpa" alla categoria...perchè (forse) una responsabilità ce l'abbiamo!
cmq, ovvio che ci sono 1000 situazioni differenti, mi riferivo però a casi palesi in cui la provenienza dubbia della bici o del componente, se non evidente, è per lo meno intuibile...certo che se il prezzo stracciato lo fà un commerciante e mi produce documentazione d'acquisto, il problema non me lo pongo neppure.

Sono straconvinto del fatto che nn sono gli strumenti antifurto, in senso lato, od una polizia super-efficente a poter debellare il fenomeno, figuriamoci, in altri contesti svaligiano le banche da sempre ed aggirano la tecnologia più evoluta e costosa...
Come dico sempre...dipende da quanto è motivato il ladro, più è alta la posta in gioco e tanto più è motivato e quindi attrezzato, organizzato e competente.

Tant'è che quelli che agiscono nei box di notte, si portano via le bici d'alta gamma, quelle da supermercato non le guardano neppure. Mentre queste ultime vengono rubate dai disperati per strada o nei cortili.

Per debellare un fenomeno criminale, questo deve diventare anti-economico e quindi, parlando di bici, o il ladro non sa più dove piazzare la refurtiva oppure ha la certezza di finire in carcere (utopia assoluta)...:nunsacci:
Quindi, a mio avviso, le due opzioni considerabili sarebbero:

  1. far diventare la bici un bene registrato, come i veicoli a motore e con tutte le conseguenze burocratiche ed economiche del caso
  2. obbligare le case costruttrici a marchiare con codici univoci, i telai e tutti i componenti (come le auto) e tracciare poi i passaggi di proprietà delle bici. ma anche qui dovrebbe essere imposto dallo stato...
Sicuramente sarebbe più efficace, semplice e veloce essere onesti...
Adriano:arrabbiat:
 
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pirpa

Biker grossissimus
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Frampula
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emmh..si, effettivamente...io volevo proprio fare ammettere eventuale "mea culpa" alla categoria...perchè (forse) una responsabilità ce l'abbiamo!
cmq, ovvio che ci sono 1000 situazioni differenti, mi riferivo però a casi palesi in cui la provenienza dubbia della bici o del componente, se non evidente, è per lo meno intuibile...certo che se il prezzo stracciato lo fà un commerciante e mi produce documentazione d'acquisto, il problema non me lo pongo neppure.

Sono straconvinto del fatto che nn sono gli strumenti antifurto, in senso lato, od una polizia super-efficente a poter debellare il fenomeno, figuriamoci, in altri contesti svaligiano le banche da sempre ed aggirano la tecnologia più evoluta e costosa...
Come dico sempre...dipende da quanto è motivato il ladro, più è alta la posta in gioco e tanto più è motivato e quindi attrezzato, organizzato e competente.

Tant'è che quelli che agiscono nei box di notte, si portano via le bici d'alta gamma, quelle da supermercato non le guardano neppure. Mentre queste ultime vengono rubate dai disperati per strada o nei cortili.

Per debellare un fenomeno criminale, questo deve diventare anti-economico e quindi, parlando di bici, o il ladro non sa più dove piazzare la refurtiva oppure ha la certezza di finire in carcere (utopia assoluta)...:nunsacci:
Quindi, a mio avviso, le due opzioni considerabili sarebbero:

  1. far diventare la bici un bene registrato, come i veicoli a motore e con tutte le conseguenze burocratiche ed economiche del caso
  2. obbligare le case costruttrici a marchiare con codici univoci, i telai e tutti i componenti (come le auto) e tracciare poi i passaggi di proprietà delle bici. ma anche qui dovrebbe essere imposto dallo stato...
Sicuramente sarebbe più efficace, semplice e veloce essere onesti...
Adriano:arrabbiat:

E qui mi verrebbero da dire tante cose ma purtroppo mi devo dare un morso alla lingua....:omertà:


Fatto sta che a parte casi lampanti (bici da 4000 euro vendute su subito.it con descrizioni fantasiose fatte con google translate) è difficile sapere con certezza la lecita provenienza appuno per la mancanza dei s/n e di un registro pubblico univoco ed aggiornato.....ed anche se mai comprassimo un pezzo che poi alla fine risulta rubato..... come farebbero a dimostrare che io sapevo che quel pezzo era rubato!??!?

Insomma non è come con le auto che ad una targa corrisponde (forse) un telaio....:nunsacci:
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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rispondo semplicemente ad un'inserzione in cui tizio vende una mtb dal valore commerciale di 5000 €, a 2000!!!... in ottime condizioni ma senza una particolare descrizione...la bici che avrei sempre voluto avere ma che non mi sarei mai potuto permettere....contatto il tizio e questo mi da informazioni piuttosto vaghe e superficiali...intuisco che non è un appassionato...che se ne fà di un pezzo da vero esperto/professionista?...

da 5000 a 2000 se è usata un po' sarebbe il suo prezzo, non certo come capita in genere dai commercianti o anche qui sul mercatino dove ho visto articoli usati più cari del nuovo ( a listino senza sconto ). è pieno di riccastrucci non appassionati che si comperano di tutto senza capirci una mazza.

Ed anche in Europa le bici le rubano, eccome se le rubano... ho amici cui le hanno fottute dentro al camper (ed anche fuori) in Spagna ed in Francia, e non parliamo di quello che capita in Olanda...

confermo anche io avendoci lavorato in nl ( anche se per poco tempo ) le rubano a manetta completa.

ho parenti molto stretti che vivono in Olanda e mi dicevano che i furti di bici sono quotidiani
forse il fenomeno più eclatante
si ruba di tutto
esiste un mercato parallelo interno enorme
chiederò quali provvedimenti prendono loro e quali norme/iniziative prendono gli enti preposti

da quello che so c'era il dibattito sul far diventare legalmente possibile il fatto di non accettare neanche più le denunce formali, causa eccesso di lavoro burocratico per le autorità in relazione ai risultati.

a Napoli per esempio, nessuno ha una bici personale per girare in città...uno scende in strada ed usa la prima che trova...che bisogno c'è di possederne una?

come ad Amsterdam, tu ne comperi una per una volta sola ( se hai la coscienza a posto ), dopodiché hai la tua bici, ma non la chiudi neanche più ed ogni giorno è diversa da quello precedente.
 
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kikhit

Biker incredibilis
9/12/03
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Occam Lt, Alma
emmh..si, effettivamente...io volevo proprio fare ammettere eventuale "mea culpa" alla categoria...perchè (forse) una responsabilità ce l'abbiamo!
cmq, ovvio che ci sono 1000 situazioni differenti, mi riferivo però a casi palesi in cui la provenienza dubbia della bici o del componente, se non evidente, è per lo meno intuibile...certo che se il prezzo stracciato lo fà un commerciante e mi produce documentazione d'acquisto, il problema non me lo pongo neppure.

...
Sicuramente sarebbe più efficace, semplice e veloce essere onesti...
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guarda, io sono piuttosto pessimista... la mentalità purtroppo abbastanza diffusa è quella che fa preferire uno sconticino sul conto dell'artigiano, ad esempio, a fronte della mancata emissione di fattura, anche se si è consapevoli del fatto che si sta così danneggiando la collettività (compresi se stessi)... lo stesso meccanismo spinge spesso a porsi poche domande quando si trova la buona occasione su qualche mercatino online.
 

Massimino76

Biker forumensus
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  1. far diventare la bici un bene registrato, come i veicoli a motore e con tutte le conseguenze burocratiche ed economiche del caso
  2. obbligare le case costruttrici a marchiare con codici univoci, i telai e tutti i componenti (come le auto) e tracciare poi i passaggi di proprietà delle bici. ma anche qui dovrebbe essere imposto dallo stato...
Sicuramente sarebbe più efficace, semplice e veloce essere onesti...
Adriano:arrabbiat:

Intervengo in riferimento a questa parte: come mai non succede? Mi spiego: potenzialmente non ci sarebbe nulla di più semplice; non dico di immatricolare una bici, ma un sistema come quello che un tempo si adottava per i motorini, non sarebbe male, anzi...
Ora, non conosco la realtà di altri paesi, ma in italia questo non succede e credo non se ne sia mai discusso. L'altra faccia della medaglia è che, sfogliando qualsiasi giornale locale, non passa settimana dove non si parli di furti o arresti inerenti al mondo delle 2 ruote "pedalate".
Detto questo, io appartengo a quelli che non comprano su ebay (ad esempio), ma solo da negozi online; il motivo è proprio nella "paura" che i componenti che si possono reperire "in giro" provengono da disassemblaggi di bighe rubate... e in questo caso, purtroppo, diventerebbe anche vana "l'immatricolazione" delle biciclette...
 

Adrian71

Biker serius
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Intervengo in riferimento a questa parte: come mai non succede? Mi spiego: potenzialmente non ci sarebbe nulla di più semplice; non dico di immatricolare una bici, ma un sistema come quello che un tempo si adottava per i motorini, non sarebbe male, anzi...
Ora, non conosco la realtà di altri paesi, ma in italia questo non succede e credo non se ne sia mai discusso. L'altra faccia della medaglia è che, sfogliando qualsiasi giornale locale, non passa settimana dove non si parli di furti o arresti inerenti al mondo delle 2 ruote "pedalate".
Detto questo, io appartengo a quelli che non comprano su ebay (ad esempio), ma solo da negozi online; il motivo è proprio nella "paura" che i componenti che si possono reperire "in giro" provengono da disassemblaggi di bighe rubate... e in questo caso, purtroppo, diventerebbe anche vana "l'immatricolazione" delle biciclette...

mah, immagino che lo stato non abbia ancora avuto il coraggio di metterci mano, visti i timori di molti che temono ulteriori balzelli qualora accadesse...
per quel che riguarda gli acquisti di bici, secondo me se si restasse lontano dai casi palesi o se presunti, si prendesse qualche precauzione (es.dichiarazione di compravendita), si risolverebbe già una buona parte del problema. In caso di acquisto online, si hanno i riferimenti bancari del venditore e suggerirei di farsi mandare anche l'immagine della carta d'identità.
Adriano:arrabbiat:
 

Massimino76

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mah, immagino che lo stato non abbia ancora avuto il coraggio di metterci mano, visti i timori di molti che temono ulteriori balzelli qualora accadesse...
per quel che riguarda gli acquisti di bici, secondo me se si restasse lontano dai casi palesi o se presunti, si prendesse qualche precauzione (es.dichiarazione di compravendita), si risolverebbe già una buona parte del problema. In caso di acquisto online, si hanno i riferimenti bancari del venditore e suggerirei di farsi mandare anche l'immagine della carta d'identità.
Adriano:arrabbiat:

Interessante la parte della carta d'identità.
Penso sia legale; ragionando all'inverso, quando effettuo acquisti con carta di credito, l'esercente (anche online) può richiedere di visionare il documento.
Presumo pertanto che, anche il compratore possa chiedere questo, giusto?
 

Adrian71

Biker serius
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Interessante la parte della carta d'identità.
Penso sia legale; ragionando all'inverso, quando effettuo acquisti con carta di credito, l'esercente (anche online) può richiedere di visionare il documento.
Presumo pertanto che, anche il compratore possa chiedere questo, giusto?

certo, la compravendita, anche se a seguito di solo accordo verbale, è un contratto vero e proprio, per cui si ha il diritto di essere certi dell'identità della controparte e quindi chiedere un documento, come d'altro canto si ha diritto a non esibirlo... ma a questo punto poniamoci delle domande...:nunsacci:
Adriano:arrabbiat:
 

Massimino76

Biker forumensus
30/7/12
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certo, la compravendita, anche se a seguito di solo accordo verbale, è un contratto vero e proprio, per cui si ha il diritto di essere certi dell'identità della controparte e quindi chiedere un documento, come d'altro canto si ha diritto a non esibirlo... ma a questo punto poniamoci delle domande...:nunsacci:
Adriano:arrabbiat:

Ok, chiaro, pensavo semplicemente che tra soggetti privati, la questione fosse differente... e probabilmente è così, vista la parte "si ha diritto a non esibirlo"...

mi toccherà rompere le balle alla fidanzata (avvocata)... ma adoro andare a fondo in queste cose... ;-)
 

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