AM e FR (bici e sci) tra Piemonte, VdA e Svizzera (Gennaio) - Info e appuntamenti

fabio-no-drop

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HK: dove, come?

lukino: ola!! ci sei ancora allora!

EDIT: era così?

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Happykiller

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no. lussato tra secondo raggio carpale e falange... mi si era girato indietro lu dito.
Cerdo di aver rotto anche la falangetta dell'anulare sinistro.
Dove? scendendo dalle rocce di Bielmonte. Un'ora e mezza di cristi, con le ruote che non giravano, nella neve marcia fin sopra al mozzo. Dov'era abbastanza ripido, ci si capottava in avanti, con bici bloccata nella neve. Dov'era poco pendente, si camminava sfondando in modo irregolare, per lo più fin sopra al ginocchio.
Fatica inumana. La bici, già di per sé non una piuma, aveva le ruote lenticolari, per la neve bagnata che si depositava tra i raggi. Sui copertoni uno strato solido raschiava sull'archetto della forca e nel carro, spesso bloccando le ruote (che già non giravano per il muro di neve dato dallo spessore del manto pesante).
Nella pineta, dentro alla cazzo, con le pastiglie ghiacciate che non frenavano, fuori da ogni traccia, sfondavo barriere di rami secchi ad ogni metro, in un labirinto di pini senza senso.
Finalmente sulla strada sotto... tornava impossibile stare in sella (fino a lì avevo percorso 20-25m in sella dall'alsfalto in giù). Qazzo. 25cm di neve marcia e parzialmente calpestata, facevano sbadare, perdere l'equilibrio, quindi alla fatica nell'avanzare si aggiungeva l'impossibilità nel tenere i piedi sui pedali per più di un metro.
La traccia calpestata era larga circa 30cm, e dopo un tratto in cui ci camminavo dentro, trascinando la bici a fianco (che si riempiva di neve passo a passo) nella "fresca" molle, ho invertito la posizione, preferendo sfondare con i piedi nella neve fradicia e spingere la bici nella traccia sconnessa.
Un'agonia. Pedalando, non mi ero mai accorto di quanto fossero grandi certe distanze.

Immaginatevi nella parte alta, dover alzare la bici di peso ogni 3-4 passi, sfondando tantissimo, bagnati fradicio, incazzati come un toro pieno di banderillas. Sarebbe stato molto meno faticoso portarla in spalla, risparmiando quei 5-7 kg di neve che si depositavano nelle ruote, sulle ruote, nel cambio, nel telaio, sulla forca... ma non sapendo cosa c'era sotto la neve, rischiavo molto di spezzarmi una caviglia, così ero costretto a trascinarla e alzarla e scrollarla ogni 3 metri.. per almeno 2 km... con una falange dolorante e un dito lussato.

Prima di Veglio, alla prima cascina (dove solitamente vado dritto, invece di girare a sx) occhio che è franato il muro di contenimento del pollaio, proprio dietro la curva, sul sentiero.

Sono stato fastidiosamente titubante prima di scendere dalla scalinata ripida che entra in Veglio, forse per il male, o la stanchezza offuscante, o freni impastati, o il tanto tempo da cui non vado in bici seriamente...

Arrivato a Veglio esausto, trovo barricata da una rete arancione la partenza della DH. Stanno costruendo una villetta. Merda. Allora mi faccio consigliare da un ragazzino da dove scendere per evitare la rete, e col buio incalzante, la stanchezza e nessuna traccia di bici precedente/recente, mi lancio giù per la DH con una certa prudenza.
Neanche un table sui saltini.
Avevo paura di trovare qualche tronco sulla pista. Ma tutto bene.
Occhio solo al saltino di legno, prima delle chicane tra i grossi ceppi, perché ha un'asse rotta, divelta, quindi o si arriva veloci e la si olla, o è meglio essere parecchio prudenti.


Anche lavare la bici alle 8 di sera, ancora sudato marcio, con 0°C non è stato piacevolissimo.

E dire che fino alle 15, la giornata era stata piacevolissima. Sole spettacolare, si stava in maglietta a 1550m !!! non mi sono abbronzato quanto mio papà, però si stava proprio bene, con un panorama splendido... dalle alpi lombarde, alla Val Sessera, Dom, Weismies, Roccia Nera, Rosa, Mars, Mucrone... Monviso... e giù fino all'Appennino. Cielo terso, azzurrissimo. Mentre giù si vedeva l'orribile, nauseante nebbia sulla pianura sfigata.
 

fabio-no-drop

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Mi sfugge una cosa: eri da solo?? Vuoi dire che hai sciato con tuo padre a Bielmonte e poi tolti gli sci sei sceso da solo facendoti recuperare alla fine della DH?
Ora per quanto ne hai? sei steccato? sei andato al pronto soccorso?


INFO: sapevamo bene della costruzone della villetta a Veglio.. già a Dicembre l'ingresso era sbarrato. L'accesso è all'angolo sud est del perimetro, l'uscita dalla scalinata (come sai).
Non sapevo che era venuto giù il muretto del pollaio.. TKS.. in quel punto arrivo sempre dentro a balla.... ;-)
 

frenk

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no. lussato tra secondo raggio carpale e falange... mi si era girato indietro lu dito.
Cerdo di aver rotto anche la falangetta dell'anulare sinistro.
Dove? scendendo dalle rocce di Bielmonte. Un'ora e mezza di cristi, con le ruote che non giravano, nella neve marcia fin sopra al mozzo. Dov'era abbastanza ripido, ci si capottava in avanti, con bici bloccata nella neve. Dov'era poco pendente, si camminava sfondando in modo irregolare, per lo più fin sopra al ginocchio.
Fatica inumana. La bici, già di per sé non una piuma, aveva le ruote lenticolari, per la neve bagnata che si depositava tra i raggi. Sui copertoni uno strato solido raschiava sull'archetto della forca e nel carro, spesso bloccando le ruote (che già non giravano per il muro di neve dato dallo spessore del manto pesante).
Nella pineta, dentro alla cazzo, con le pastiglie ghiacciate che non frenavano, fuori da ogni traccia, sfondavo barriere di rami secchi ad ogni metro, in un labirinto di pini senza senso.
Finalmente sulla strada sotto... tornava impossibile stare in sella (fino a lì avevo percorso 20-25m in sella dall'alsfalto in giù). Qazzo. 25cm di neve marcia e parzialmente calpestata, facevano sbadare, perdere l'equilibrio, quindi alla fatica nell'avanzare si aggiungeva l'impossibilità nel tenere i piedi sui pedali per più di un metro.
La traccia calpestata era larga circa 30cm, e dopo un tratto in cui ci camminavo dentro, trascinando la bici a fianco (che si riempiva di neve passo a passo) nella "fresca" molle, ho invertito la posizione, preferendo sfondare con i piedi nella neve fradicia e spingere la bici nella traccia sconnessa.
Un'agonia. Pedalando, non mi ero mai accorto di quanto fossero grandi certe distanze.

Immaginatevi nella parte alta, dover alzare la bici di peso ogni 3-4 passi, sfondando tantissimo, bagnati fradicio, incazzati come un toro pieno di banderillas. Sarebbe stato molto meno faticoso portarla in spalla, risparmiando quei 5-7 kg di neve che si depositavano nelle ruote, sulle ruote, nel cambio, nel telaio, sulla forca... ma non sapendo cosa c'era sotto la neve, rischiavo molto di spezzarmi una caviglia, così ero costretto a trascinarla e alzarla e scrollarla ogni 3 metri.. per almeno 2 km... con una falange dolorante e un dito lussato.

Prima di Veglio, alla prima cascina (dove solitamente vado dritto, invece di girare a sx) occhio che è franato il muro di contenimento del pollaio, proprio dietro la curva, sul sentiero.

Sono stato fastidiosamente titubante prima di scendere dalla scalinata ripida che entra in Veglio, forse per il male, o la stanchezza offuscante, o freni impastati, o il tanto tempo da cui non vado in bici seriamente...

Arrivato a Veglio esausto, trovo barricata da una rete arancione la partenza della DH. Stanno costruendo una villetta. Merda. Allora mi faccio consigliare da un ragazzino da dove scendere per evitare la rete, e col buio incalzante, la stanchezza e nessuna traccia di bici precedente/recente, mi lancio giù per la DH con una certa prudenza.
Neanche un table sui saltini.
Avevo paura di trovare qualche tronco sulla pista. Ma tutto bene.
Occhio solo al saltino di legno, prima delle chicane tra i grossi ceppi, perché ha un'asse rotta, divelta, quindi o si arriva veloci e la si olla, o è meglio essere parecchio prudenti.


Anche lavare la bici alle 8 di sera, ancora sudato marcio, con 0°C non è stato piacevolissimo.

E dire che fino alle 15, la giornata era stata piacevolissima. Sole spettacolare, si stava in maglietta a 1550m !!! non mi sono abbronzato quanto mio papà, però si stava proprio bene, con un panorama splendido... dalle alpi lombarde, alla Val Sessera, Dom, Weismies, Roccia Nera, Rosa, Mars, Mucrone... Monviso... e giù fino all'Appennino. Cielo terso, azzurrissimo. Mentre giù si vedeva l'orribile, nauseante nebbia sulla pianura sfigata.



...... quando mi si romperà la rotellina del mouse saprò a chi addebitarla ...
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
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Mi sfugge una cosa: eri da solo?? Vuoi dire che hai sciato con tuo padre a Bielmonte e poi tolti gli sci sei sceso da solo facendoti recuperare alla fine della DH?
Ora per quanto ne hai? sei steccato? sei andato al pronto soccorso?


INFO: sapevamo bene della costruzone della villetta a Veglio.. già a Dicembre l'ingresso era sbarrato. L'accesso è all'angolo sud est del perimetro, l'uscita dalla scalinata (come sai).
Non sapevo che era venuto giù il muretto del pollaio.. TKS.. in quel punto arrivo sempre dentro a balla.... ;-)
ero da solo, non ho sciato (purtroppo). Ho oziato al sole con i miei, poi mi sono armato e sono sceso. Dovevo beccare Marco, Ivo e Martina per girare in Rovella, ma c'ho messo trooooppo tempo. Sono arrivato in fondo che era buio. Mi han recuperato i miei e siam tornati a casa. Nella nebbia fittissima abbiamo preso un dosso non segnalato, dentro Cossato che quasi chi fa esplodere gli ammortizzatori e spaccare l'asse. Una botta della madonna, come salire su un marciapiede alto... a 50km/h.
Ma che sfiga... che sfiga!

non sono steccato, devo lavorare. Niente pronto soccorso, so già cos'è e so cosa dovrei fare. Stasera magqari mi stecco e fascio.
L'anulare è violaceo, formicola e pulsa, l'indice mi serve... e stringo i denti.
 

gas29

Aziende
14/9/04
5.210
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Monghidoro
www.gasventinove.com
Ieri a Oropa sulla pista del Camino uno ci lasciato le piume... è caduto fuoripista battendo la testa contro le rocce (w il fuoripista senza casco).. 55 anni mi sembra..

Prova a vedere se sai chi era..

Pare che fosse nella pista del Camino parzialmente battuta e quindi ufficialmente chiusa.

Il nome non mi dice nulla purtroppo.
Del casco... io lo metto sempre, anche il paraschiena, e a chi mi prende in giro... dico di leggere il giornale
 

fabio-no-drop

Biker fantasticus
29/6/06
14.447
1
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fabio-no-drop.spaces.live.com
Scusa scusa?? qualcuno ti prende in giro perchè hai rispetto per te stesso?? certo che ce n'è di imbecilli... non pensavo davvero..

Dalle mie parti se ne vedono pochissimi, di sciatori senza casco.. Vuoi che la maggior parte sono ex agonisti, vuoi che le piste sono belle tecniche.. rimangono solo fuori un buon 60% delle donne over 40 e il 40% degli uomini over 50.. e son quelli che tengono alla chioma e non alla piuma..
 

jakks56

Biker superis
18/11/05
385
-1
0
10km da Biella
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Breve resoconto della giornata con incognita terreno.
Alle 10.00 io M e M prima discesa di prova io con gomme nuove 2.35 ,M con gomme XC da 2.Il terreno è ok,passerelle pure.Altro giro prima delle 12.00 già da goduria.Pausa pranzo.Alle 14.00 arrivano Mimmo e Luca entrambi su Pherp.2-3 ripetute sul doppio iniziale per riscaldamento,(Luca per non smentirsi è riuscito a prendersi in faccia il rametto di una pianta a lato del panettone,e se qualcuno pensa che per un rametto si può togliere,rispondo ok,peccato che non arrivo fin lassù perchè sicuramente oltre i 5 mt di altezza dal centro del panettone)poi giù e su e giù fino alle 17.30 ,stop obbligato per notte ma quasi ne scappava un'altra.Che dire,beati noi.
PS:Le gomme strette viaggiano a meraviglia e ci si fa tutto.by
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
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Lac Leman
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Sentinella
come avrei voluto raggiungervi... prima di notte... prima di farmi male... prima di fondere...
mannaia la troya...
Luca non riesce a togliere il rametto con i denti? potrebbe farlo per Pasqua... come una colomba col ramo d'ulIVO. :))): :))): :))): :))): :))):
 

jakks56

Biker superis
18/11/05
385
-1
0
10km da Biella
Visita sito
Oggi ho rigoduto di un giorno di ferie e ho fatto un pò di manutenzione partendo dal crocevia in giù.Ho piazzato finalmente quella rampetta in legno che girovagava per li, prima del ceppo inutile che si è trasformato in un bel doppio in piano che ti permette di entrare in velocità su quello successivo(quello con i pannelli in mezzo).L'uscita nuova nella parte bassa è bella segnata e la passerella è a metà.Ho già individuato una terza via che apriremo prossimamente.Per dirti com'è il terreno,ieri alla terza discesa o quarta,in trenino alta velocità siamo arrivati sotto prima del furgo M guidato.PS:Ho sistemato il drop della frana solo per far guarire in fretta HK.by
 

gas29

Aziende
14/9/04
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Monghidoro
www.gasventinove.com
Scusa scusa?? qualcuno ti prende in giro perchè hai rispetto per te stesso?? certo che ce n'è di imbecilli... non pensavo davvero..

Dalle mie parti se ne vedono pochissimi, di sciatori senza casco.. Vuoi che la maggior parte sono ex agonisti, vuoi che le piste sono belle tecniche.. rimangono solo fuori un buon 60% delle donne over 40 e il 40% degli uomini over 50.. e son quelli che tengono alla chioma e non alla piuma..

In Val D'Ayas comincia a diffondersi quest'anno, anche perchè l'8 dicembre se compravi il casco ti regalavano lo skipass per 3 giorni.

Hanno praticamente obbligato maestri e pisteurs a mettere il casco, ma fino all'anno scorso, complice il fatto che molti poser usavano il casco, venivi scambiato per un esaltato.

Devo dire che i caschi da tavola o freeride, con i paraorecchie rimovibili sono molto comodi e sufficientemente freschi, abituato alla bici non è stato un problema adattarmi.

Ai poser sono rimasti i caschi da slalom, super decorati... quello li contraddistingue.
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
13.807
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Lac Leman
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Oggi ho rigoduto di un giorno di ferie e ho fatto un pò di manutenzione partendo dal crocevia in giù.Ho piazzato finalmente quella rampetta in legno che girovagava per li, prima del ceppo inutile che si è trasformato in un bel doppio in piano che ti permette di entrare in velocità su quello successivo(quello con i pannelli in mezzo).L'uscita nuova nella parte bassa è bella segnata e la passerella è a metà.Ho già individuato una terza via che apriremo prossimamente.Per dirti com'è il terreno,ieri alla terza discesa o quarta,in trenino alta velocità siamo arrivati sotto prima del furgo M guidato.PS:Ho sistemato il drop della frana solo per far guarire in fretta HK.by

Oh, Grande Re dei Folletti Dei Boschi Incantati di Rovellian!
Lode e gloria a te, Costruttore instancabile e magistrale.
Oh, satana tentatore...
Il primo sabato o domenica di febbraio siamo lì!


____________________________________
PS: 10 Febbraio gita a Cervinia col CAI di Borgomanero. Chi vuol venire, me lo dica, che prenoto.
 

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Biker pazzescus
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Udite udite:
a maggio verranno sul Lago Maggiore gli acrobati dei TrailHunter... dovremo condurli in posti troppamente tecnici (così come richiesto).
Per ampliare la scelta dei percorsi già conosciuti, direi che sia opportuno programmare delle belle esplorazioni tossiche, come la cresta nord del Mottarone, la cresta sud del Monte Zeda e la zona del Monte Carza, sopra Cannobio.
Appena si scioglie la neve, dobbiamo lanciarci subito in queste esplorazioni.


Poi dobbiamo mettere in programma una gita al Devero con quelli di Bikefree.
Ricordiamoci anche di inserire un weekend con i Sanremesi a Biella, un sabato per il giro della Val Sessera (secondo l'ultimo percorso provato) e la domenica per le discese freeride da Oropa e Rovella.

Il 2008 sarà un anno di scambi cicloculturali.

Per il momento quindi dovremo ospitare:
- TrailHunter e torinesi
- Bikefree
- Sanremesi

Mentre le nostre gite fuori porta sono:
- Merano da carb
- Sanremo reload col Modolo lunAle
- Erbusco con Pablo
poi non escluderei un weekend in val Gardena, Bardonecchia Marathon, Deux Alpes, Beigua, Giro dei Forti, Valle d'Ayas, La Thuile, Parco del M. Avic e altre varie gite estive.

Minkia che calendario pieno!!
 

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