la passione non ha limiti...
tratto da "Malato di montagna" di Hans Kammerlander, ecco una delle sue imprese poi riuscite (questa assieme ad Hans Peter Eisendle nel 1991):
"...intendevo concatenare due vie, una di roccia e una di ghiaccio, su due diverse montagne coprendo in bicicletta la distanza fra le due e tornare così alle origini dell'alpinismo, quando il mezzo di trasporto abituale non era l'automobile.
La parete nord dell'Ortles, con la sua altezza di 1400 metri,non soltanto è la parete di ghiaccio più alta delle Alpi orientali, il che ne accentua le difficoltà, ma è anche la più problematica.
Quella parete avrebbe rappresentato la prima parte dell'impresa. L'altra, invece, era la parete nord della Cima Grande di Lavaredo: 550 metri di altezza che costituiscono una delle più ripide vie di roccia delle Dolomiti.
Tuttavia fra l'Ortles, che sorge nella parte occidentale dell'Alto Adige, e i tre obelischi delle Cime di Lavaredo, nella parte orientale, ci sono 247 chilometri che intendevo percorrere in bicicletta, da Solda alla Val di Landro.
Il difficile stava nel fare tutt'e tre le cose nell'arco di ventiquattro ore."
gran bel libro: letto quest'estate in irlanda..più che letto divorato
Ci sono dei capitoli che mi lasciano di stucco per le sua capacità: come quella di salire in 1h e 5min 1600 m di dislivello nella preparazione alla scalata dell'everest: un auto!
Su sky, è da un mese che fanno vedere una sua scalata al k2