Mi è arrivata da un'amica che lavora nel settore dei controlli, una circolare del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti datata 6 settembre che regolamenta l'installazione dei portabici in oggetto. A inizio lettura ho pensato che finalmente qualcuno si è ricordato che esistono e che possono essere utilizzati, poi la doccia fredda. In pratica, quando i portabici coprono luci e targa (sempre...) devono avere la ripetizione dei dispositivi, e fin qui tutto bene. Poi però si dice che l'installazione in questi casi "comporta la visita e prova da parte degli U.M.C. ... con conseguente aggiornamento della carta di circolazione". Considerando i tempi e i modi degli uffici in questione, tutto ciò è pura follia; si consente alle officine private di fare le revisioni, operazioni della massima importanza per la circolazione dei veicoli, e poi si rimanda agli U.M.C. la verifica dei portabici. Non solo, ma se uno cambia il modello di portabici, va rifatto tutto da capo? Roba da pazzi!