News Ad 11 anni sulla pista di coppa del mondo di Leogang

marco

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Mi unisco a quanto scritto da @teoDH , in Italia abbiamo molti ragazzini di quell'età sarebbe giusto dargli il loro meritato spazio, anche da parte della Federazione lasciandogli fare qualche gara.

federazione? A 11 anni? Ma tieni i ragazzini fuori dalle gare del cazzo (scusa il termine, non ce l'ho con te) e lasciali divertire. È l'unico modo per coltivare la passione così che continuino.
Te lo dico perché i più grandi idoli per i miei figli sono Diego Caverzasi e Toto Testa, che seguono sempre sui loro canali youtube. Delle gare frega niente, se non della rampage e i vari slopestyle perché ci sono i salti spettacolari.

Roba da vecchi, le gare in bici.
 

supers9

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Sottoscrivo, meno gare, più riding, in un weekend a girare fai 8-10-15 risalite ogni singolo giorno, in un weekend di gara è tanto se fai tre giri.
Ciao Teo, sai benissimo di quali ragazzi parlo e tanti di questi fanno i salti mortali per poter correre una gara. Se poi se la vivono bene, senza esasperazione, perchè no.
Ognuno cerca il suo abitat preferito, chi ama raidare in scioltezza, chi ama confrontarsi.
Che poi il mondo, l'ambiente delle gare DH è anche bello!!!
 

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federazione? A 11 anni? Ma tieni i ragazzini fuori dalle gare del cazzo (scusa il termine, non ce l'ho con te) e lasciali divertire. È l'unico modo per coltivare la passione così che continuino.
Te lo dico perché i più grandi idoli per i miei figli sono Diego Caverzasi e Toto Testa, che seguono sempre sui loro canali youtube. Delle gare frega niente, se non della rampage e i vari slopestyle perché ci sono i salti spettacolari.

Roba da vecchi, le gare in bici.
Guarda, mia figlia ha 13 anni e con le sue amichette (più piccole di lei) gira quasi tutti i we in bike park ed il suoi miti sono la Seagrave e Bruni.
E non sono sole, oltre a loro c'è sempre un gruppetto di minirider assatanati, mediamente una decina con cui è meglio non mettercisi a ruota (ne và della propria autostima).
Ha deciso da sola di iscriversi alla sua prima gara, 3 anni fà a Monte Alpet...competizione semplice, amatoriale e dal percorso semplificato e si è divertita un sacco.
Tutto questo per dire che le gare, fatte con il giusto format ed il giusto percorso, possono servire a crescere e per loro (ti parlo per esperienza personale) sono un bel momento, di confronto, di amicizia, ma anche uno stimolo a migliorarsi nella guida.
Poi se uno non vuole non le fà.
Ed in Italia ne abbiamo tanti di ottimi ragazzi che vorrebbero e che non sono meno bravi di tanti stranieri che vediamo nei video....anzi.
Inoltre mi capita spesso di confrontarmi con altri genitori sul tema della bicicletta e quasi tutti si dividono fra "una pratica estremamente pericolosa" oppure "una gran figata".
Quasi nessuno lo vede come uno sport, dove prima di tutto i ragazzi imparano a guidare una bici (oggi giorno non è così scontato).
La federazione poi....beh da organizzatore lasciamo stare.
 
T

teoDH

Ospite
Ha deciso da sola di iscriversi alla sua prima gara, 3 anni fà a Monte Alpet...competizione semplice, amatoriale e dal percorso semplificato e si è divertita un sacco.
Tutto questo per dire che le gare, fatte con il giusto format ed il giusto percorso, possono servire a crescere e per loro (ti parlo per esperienza personale) sono un bel momento, di confronto, di amicizia, ma anche uno stimolo a migliorarsi nella guida.
C'è da dire, Claudio, che i miniriders dell'alpet sono già stati cresciuti con il concetto di gare e competizione, concetto fortemente presente nei genitori, che i figli semplicemente emulano, ma loro si divertono comunque, gare o non gare, lo scorso anno a morzine li dovevamo tenere con le briglie, non c'era nessuna gara, e si sono divertiti un sacco.
poi un conto è fare garette tra di loro con i genitori a guardarli etc, iniziare a portarli in giro come delle trottole per non si sa bene quale velleità agonistica (intanto NESSUNO di loro vivrà di mtb o diventerà come la seagrave o bruni) per fargli poi fare 3 discese al gravitalia o 5 alle ixs cup, gli toglierà soltanto la gioia di girare e crescere tecnicamente insieme.
 

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C'è da dire, Claudio, che i miniriders dell'alpet sono già stati cresciuti con il concetto di gare e competizione, concetto fortemente presente nei genitori, che i figli semplicemente emulano, ma loro si divertono comunque, gare o non gare, lo scorso anno a morzine li dovevamo tenere con le briglie, non c'era nessuna gara, e si sono divertiti un sacco.
poi un conto è fare garette tra di loro con i genitori a guardarli etc, iniziare a portarli in giro come delle trottole per non si sa bene quale velleità agonistica (intanto NESSUNO di loro vivrà di mtb o diventerà come la seagrave o bruni) per fargli poi fare 3 discese al gravitalia o 5 alle ixs cup, gli toglierà soltanto la gioia di girare e crescere tecnicamente insieme.
Non sò se qualcuno di loro vivrà o meno di MTB, se sarà come/meglio di Bruni oppure abbandonerà le due ruote appena inizieranno a girare gli ormoni....non sò.
Ma io arrivo dal mondo delle gare (moto) e ne conosco pregi e difetti. Si gira poco, è vero, ma l'intensità e le emozioni sono diverse.
Non ho mai vissuto per le gare fine a sè stesse, ma le considero sempre (al di là del gesto atletico) un'esperienza formativa diversa dalle altre. Comunque importante sotto vari aspetti, divertimento e crescita tecnica.
 

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