federazione? A 11 anni? Ma tieni i ragazzini fuori dalle gare del cazzo (scusa il termine, non ce l'ho con te) e lasciali divertire. È l'unico modo per coltivare la passione così che continuino.
Te lo dico perché i più grandi idoli per i miei figli sono Diego Caverzasi e Toto Testa, che seguono sempre sui loro canali youtube. Delle gare frega niente, se non della rampage e i vari slopestyle perché ci sono i salti spettacolari.
Roba da vecchi, le gare in bici.
Guarda, mia figlia ha 13 anni e con le sue amichette (più piccole di lei) gira quasi tutti i we in bike park ed il suoi miti sono la Seagrave e Bruni.
E non sono sole, oltre a loro c'è sempre un gruppetto di minirider assatanati, mediamente una decina con cui è meglio non mettercisi a ruota (ne và della propria autostima).
Ha deciso da sola di iscriversi alla sua prima gara, 3 anni fà a Monte Alpet...competizione semplice, amatoriale e dal percorso semplificato e si è divertita un sacco.
Tutto questo per dire che le gare, fatte con il giusto format ed il giusto percorso, possono servire a crescere e per loro (ti parlo per esperienza personale) sono un bel momento, di confronto, di amicizia, ma anche uno stimolo a migliorarsi nella guida.
Poi se uno non vuole non le fà.
Ed in Italia ne abbiamo tanti di ottimi ragazzi che vorrebbero e che non sono meno bravi di tanti stranieri che vediamo nei video....anzi.
Inoltre mi capita spesso di confrontarmi con altri genitori sul tema della bicicletta e quasi tutti si dividono fra "una pratica estremamente pericolosa" oppure "una gran figata".
Quasi nessuno lo vede come uno sport, dove prima di tutto i ragazzi imparano a guidare una bici (oggi giorno non è così scontato).
La federazione poi....beh da organizzatore lasciamo stare.