Mi pare che con te si fa fatica a capirsi......forse non riesco a spiegarmi bene.........vabbè va amen
io la penso come sembola; provo a ridirtelo in altre parole: la lunghezza della pedivella determina un "problema" meccanico, legato al movimento della gamba. il "peso" è un problema fine a se stesso: puoi pedalare "correttamente" sia con 50gr in più che in meno nelle ruote, al di là che tu lo percepisca o meno.
che poi uno non si accorga della differenza dei 5mm della pedivella, non vuol dire che il "problema" biomeccanico sparisce. certe volte vedo pedalare gente in maniere "strane" (es. sella troppo alta che "sculettano", oppure troppo bassa che le ginocchia arrivano quasi al torace) e per loro è "normale" oppure va bene così, ma il problema di fondo è che pedalano in maniera non "corretta" (che poi si traduce in una minore efficienza, perchè il discorso è sempre quello). Ovviamente ho preso 2 esempi estremi.
sicuramente, sulla BDC, dove tutto ha un "maggior senso" in funzione della pedalata, dove si va a fare il controllo e il set up dal biomeccanico (se io andassi dal biomeccamico dio solo sa come mi farebbe uscire fuori con la mia mega
), le differenze sono più tangibili.
proprio perchè vado in mtb, non mi sono fatto troppe paranoie e sono passato alla 170mm (per altri motivi non legati alla "pedalata"), quando le tabelle dicono che per la mia gamba la misura giusta è 175mm, dandoti "quasi" ragione (ovvero è difficile percepire i 5mm sulla pedivella, anche se di fatto un cambiamento c'è, sia in termini di resa che di movimento della pedalata).
PS
per problema intendo la scelta corretta della lunghezza della pedivella in funzione del cavallo.