Abetone Downhill 2012 2^ Tappa FCI 16-17 giugno 2012

gallocorse

Biker tremendus
14/7/07
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firenze
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Buongiorno a tutti,
innanzitutto devo dire che finalmente, dopo tanto tempo, rivedo sul forum una discussione di ottimo livello e sopratutto costruttiva al di la dei punti di vista e delle opinioni personali di ciascuno. Quindi complimenti a tutti quelli che hanno scritto e stanno scrivendo con il fine di dare una mano al nostro sport.
Adesso facciamo un pò d'ordine :
1) Purtroppo i vari bike park in Italia ( belli e meno belli ) soffrono di un problema fondamentale : il bacino di utenza. I numeri che ci sono oggi in Italia sono numeri irrisori, pensate che, lo scorso anno Sestola, che è sicuramente un esempio da seguire come bike park per entry level, ha fatto circa 6.000 biglietti tra giornalieri e metà giornata, la scorsa settimana c'è stata l'apertura di Pila, altro esempio di bike park da prendere come riferimento,e a vedere dalle foto mi pare che l'affluenza non sia stata oceanica ( 40 forse 50 persone ? ) ma mi auguro di sbagliare........ Il numero di partecipanti al mondial du vtt a Les deux Alpes lo scorso anno è stato di 20.000 persone in un week end, e non mi dite che la Francia è un altro mondo, perchè lo scorso maggio al bike festival di Riva del Garda ci sono state circa 30.000 presenze in un week end e Riva del Garda è in Italia, anche se va detto che probabilmente 25.000 erano tedeschi........ e sotto al sedere avevano di tutto, dalle xc di 7 kg alle bestie di 22 kg con la doppia piastra, passando per le BMX e le cruiser...........Tutto questo per dire che il sistema per realizzare delle manifestazioni e dei comprensori che abbiano dei numeri economicamente sostenibili è possibile, ma bisogna uscire dal nostro provincialismo e cominciare a fare delle critiche costruttive e coerenti senza i io l'avevo detto o i se ci fossi stato avrei fatto. Del resto se i numeri della downhill in Italia sono di 3/4000 praticanti ( lo dico a naso, mi piacerebbe avere una statistica precisa delle bici vendute ), o ci diamo una mossa per raggiungere dei numeri decenti oppure siamo destinati a vedere una drastica riduzione dei bike park con solo una piccola parte di essi che potrà sopravvivere dividendosi questi pochi appassionati. Perchè come dice giustamente Tomaso Ancillotti tenere aperto un impianto ha dei costi molto elevati e se lo si deve fare solo per le bici diventa molto difficile. Noi all'Abetone abbiamo un grosso afflusso di pedoni e/o cammintori, ma sinceramente senza di loro credo che la sostenibilità della apertura estiva sarebbe abbastanza dura, o quanto meno un investimento con un ritorno molto a lungo termine, e sto parlando in termini di reddito operativo, ovvero di pura differenza tra costi e ricavi senza contare gli ammortamenti.

2) Abetone ha dalla sua un impianto eccellente, ma è disturbata da una orografia piuttosto "difficile" infatti il monte gomito è molto ripido nella parte alta ma soprattutto presenta ampie zone di roccia compatta ( come il geologo Alberto può confermare) e come tali molto difficili da lavorare. Purtroppo il commento più giusto l'ha fatto Pisolo quando dice che si deve fornire agli utenti il prodotto che essi richiedono, e quindi se la massa chiede il "facile" il facile dobbiamo dargli. All'Abetone abbiamo 5 piste di cui sia la 1 che la 5 sono oramai veramente facili dall'entrata nel bosco in poi, spondate, liscie e senza sassi ( nei limiti del possibile ), il problema è arrivare al bosco. Ora l'amministrazione comunale sta ultimando l'approvazione del regolamento urbanistico che dovrebbe prevedere la destinazione di tutta la zona delle piste ad area sportiva e quindi permetterci di intervenire anche con macchine operatrici in modo da poter costruire qualche appoggio e/o sponda con caratteristiche moderne oltre a lisciare adeguatamente la parte iniziale e magari ricavare qualche linea nuova anche lì. Certo è che in confronto a Sestola, ma ancor più a Roveta o Nusenna noi abbiamo dei dislivelli superiori, delle lunghezze non paragonabili, e soprattutto da superare pendenze molto più elevate, senza contare la difficoltà di dover evitare le aree sciabili, cosa che a Sestola è risolta alla radice, perchè sulla seggiovia in paese non sciano più da tempo. Per quanto riguarda la tipologia delle piste poi, io sono dell'idea che ci potrebbero stare le une e le altre, naturali e artificiali, facili e difficili e chi più ne ha più ne metta, non credo che a Champery chiunque si avventuri nella pista di coppa a cuor leggero, ma mi sembra che comunque a girare sulle altre piste delle portes du soleil ci sia un bel pieno di gente. Italiani compresi.
L'obbiettivo è quello, la nostra voglia c'è, vediamo dove riusciamo ad arrivare.
Con l'aiuto di tutti che è sempre più che ben accetto.

P.S. Per Alberto e Tomaso, diteci solo quando potete venire sù noi siamo tutti pronti a ricevere i vostri consigli e provare a metterli in pratica, come abbiamo fatto sempre, sia con voi che con Bruno, Pippo e prima di loro Antonio Silva. Vi aspettiamo.........



Pila è perfetta !

ma gode di tutte le componenti, in primis le Amministrazioni che ci credono, gli impianti anche, l' APT, gli albergatori, ecc.ecc.
Sestriere mi sembra su questa strada.
Vedremo Fai della Paganella e Champoluc ?

Cortina - ad esempio - non ci ha creduto.
Val di Sole ci crede , ma usa la WC come mezzo di pubblicità e prestigio, forse creare dei percorsi ed un bike park .... frega nulla.

E' una questione di politica turistica e relativi investimenti.
Magari una amministrazione "tollera " una gara di DH e non ne vede o condivide i possibili sviluppi in termini di turismo.
Altri, magari dopo essersi fatti due giri in Francia o in Svizzera .... hanno iniziato a pensarci e si muovono di conseguenza.
Anche perchè le località turistiche che fino a ieri avevano "la puzza sotto al naso" .... forse oggi hanno abbassato un poco le ali !!
100 deficenti in bici che scorazzano per i sentieri ?
Ieri davano fastidio.
Oggi danno sempre fastidio, ma sono 100 in più che spendono dei soldi (pochi magari, ma meglio di niente).

Aug
 
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ancillotti

Biker tremendus
19/9/03
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Sambuca Val di Pesa
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Buongiorno a tutti,
innanzitutto devo dire che finalmente, dopo tanto tempo, rivedo sul forum una discussione di ottimo livello e sopratutto costruttiva al di la dei punti di vista e delle opinioni personali di ciascuno. Quindi complimenti a tutti quelli che hanno scritto e stanno scrivendo con il fine di dare una mano al nostro sport.
Adesso facciamo un pò d'ordine :
1) Purtroppo i vari bike park in Italia ( belli e meno belli ) soffrono di un problema fondamentale : il bacino di utenza. I numeri che ci sono oggi in Italia sono numeri irrisori, pensate che, lo scorso anno Sestola, che è sicuramente un esempio da seguire come bike park per entry level, ha fatto circa 6.000 biglietti tra giornalieri e metà giornata, la scorsa settimana c'è stata l'apertura di Pila, altro esempio di bike park da prendere come riferimento,e a vedere dalle foto mi pare che l'affluenza non sia stata oceanica ( 40 forse 50 persone ? ) ma mi auguro di sbagliare........ Il numero di partecipanti al mondial du vtt a Les deux Alpes lo scorso anno è stato di 20.000 persone in un week end, e non mi dite che la Francia è un altro mondo, perchè lo scorso maggio al bike festival di Riva del Garda ci sono state circa 30.000 presenze in un week end e Riva del Garda è in Italia, anche se va detto che probabilmente 25.000 erano tedeschi........ e sotto al sedere avevano di tutto, dalle xc di 7 kg alle bestie di 22 kg con la doppia piastra, passando per le BMX e le cruiser...........Tutto questo per dire che il sistema per realizzare delle manifestazioni e dei comprensori che abbiano dei numeri economicamente sostenibili è possibile, ma bisogna uscire dal nostro provincialismo e cominciare a fare delle critiche costruttive e coerenti senza i io l'avevo detto o i se ci fossi stato avrei fatto. Del resto se i numeri della downhill in Italia sono di 3/4000 praticanti ( lo dico a naso, mi piacerebbe avere una statistica precisa delle bici vendute ), o ci diamo una mossa per raggiungere dei numeri decenti oppure siamo destinati a vedere una drastica riduzione dei bike park con solo una piccola parte di essi che potrà sopravvivere dividendosi questi pochi appassionati. Perchè come dice giustamente Tomaso Ancillotti tenere aperto un impianto ha dei costi molto elevati e se lo si deve fare solo per le bici diventa molto difficile. Noi all'Abetone abbiamo un grosso afflusso di pedoni e/o cammintori, ma sinceramente senza di loro credo che la sostenibilità della apertura estiva sarebbe abbastanza dura, o quanto meno un investimento con un ritorno molto a lungo termine, e sto parlando in termini di reddito operativo, ovvero di pura differenza tra costi e ricavi senza contare gli ammortamenti.

2) Abetone ha dalla sua un impianto eccellente, ma è disturbata da una orografia piuttosto "difficile" infatti il monte gomito è molto ripido nella parte alta ma soprattutto presenta ampie zone di roccia compatta ( come il geologo Alberto può confermare) e come tali molto difficili da lavorare. Purtroppo il commento più giusto l'ha fatto Pisolo quando dice che si deve fornire agli utenti il prodotto che essi richiedono, e quindi se la massa chiede il "facile" il facile dobbiamo dargli. All'Abetone abbiamo 5 piste di cui sia la 1 che la 5 sono oramai veramente facili dall'entrata nel bosco in poi, spondate, liscie e senza sassi ( nei limiti del possibile ), il problema è arrivare al bosco. Ora l'amministrazione comunale sta ultimando l'approvazione del regolamento urbanistico che dovrebbe prevedere la destinazione di tutta la zona delle piste ad area sportiva e quindi permetterci di intervenire anche con macchine operatrici in modo da poter costruire qualche appoggio e/o sponda con caratteristiche moderne oltre a lisciare adeguatamente la parte iniziale e magari ricavare qualche linea nuova anche lì. Certo è che in confronto a Sestola, ma ancor più a Roveta o Nusenna noi abbiamo dei dislivelli superiori, delle lunghezze non paragonabili, e soprattutto da superare pendenze molto più elevate, senza contare la difficoltà di dover evitare le aree sciabili, cosa che a Sestola è risolta alla radice, perchè sulla seggiovia in paese non sciano più da tempo. Per quanto riguarda la tipologia delle piste poi, io sono dell'idea che ci potrebbero stare le une e le altre, naturali e artificiali, facili e difficili e chi più ne ha più ne metta, non credo che a Champery chiunque si avventuri nella pista di coppa a cuor leggero, ma mi sembra che comunque a girare sulle altre piste delle portes du soleil ci sia un bel pieno di gente. Italiani compresi.
L'obbiettivo è quello, la nostra voglia c'è, vediamo dove riusciamo ad arrivare.
Con l'aiuto di tutti che è sempre più che ben accetto.

P.S. Per Alberto e Tomaso, diteci solo quando potete venire sù noi siamo tutti pronti a ricevere i vostri consigli e provare a metterli in pratica, come abbiamo fatto sempre, sia con voi che con Bruno, Pippo e prima di loro Antonio Silva. Vi aspettiamo.........
Che dire Rolando, penso che sia la risposta che tutti aspettavano e che non puo' fare che piacere,a me ne fà moltissimo specie quando leggo :
" permetterci di intervenire anche con macchine operatrici in modo da poter costruire qualche appoggio e/o sponda con caratteristiche moderne oltre a lisciare adeguatamente la parte iniziale e magari ricavare qualche linea nuova anche lì" Finalmente, musica per i nostri orecchi, un'altra riprova che le discussioni sui Forum se fatte con spirito costruttivo, portano a conoscenza e sbocchi positivi. Guardo di venire su il fine settimana (non abbiamo gare) per cominciare a dare un'occhiata in vista di queste prospettive, che speriamo vengano approvate rapidamente
A presto
Alberto Ancillotti
 

gallocorse

Biker tremendus
14/7/07
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Che dire Rolando, penso che sia la risposta che tutti aspettavano e che non puo' fare che piacere,a me ne fà moltissimo specie quando leggo :
" permetterci di intervenire anche con macchine operatrici in modo da poter costruire qualche appoggio e/o sponda con caratteristiche moderne oltre a lisciare adeguatamente la parte iniziale e magari ricavare qualche linea nuova anche lì" Finalmente, musica per i nostri orecchi, un'altra riprova che le discussioni sui Forum se fatte con spirito costruttivo, portano a conoscenza e sbocchi positivi. Guardo di venire su il fine settimana (non abbiamo gare) per cominciare a dare un'occhiata in vista di queste prospettive, che speriamo vengano approvate rapidamente
A presto
Alberto Ancillotti

Fa piacere anche a me, ma come scrivevo sopra dobbiamo aspettare i permessi , perchè sennò si rischia di fare per ridisfare subito dopo. Fino ad ora abbiamo utilizzato sentieri esistenti, ripulendoli e rendendoli fruibili per le bici, ma quando andiamo a fare interventi di maggior peso dobbiamo essere a posto con gli strumenti urbanistici e purtroppo i tempi della burocrazia sono spesso lunghi. Comunque siamo qui per darci da fare cominciando a fare le piccole migliorie che sono possibili adesso e piano piano vediamo di arrivare al giorno fatidico quando potremo usare le " maniere forti "........
 
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coleman

Biker novus
26/6/12
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toscana
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bene finalmente le critiche diventano costruttive.. spero che anche alla DOGANACCIA venga usato lo stesso trattamento visto che so per certo che GALLO e RONNI(penso si scriva così)sono molto in sintonia e stanno già cercando di collaborare in
Alberto so' che siamo ospiti ...ma avevo già avuto contatti con rolando prima di questa discussione fra di noi!
 

axcxa

Biker assatanatus
5/4/04
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Roma
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Bike
giant anthem 1 29er 2018
purtroppo per altri impegni non sono potuto venire ad assistere allo spettacolo della gara dell'Abetone,
leggere queste pagine un po mi ha intristito ma d'altro canto mi sembra che le critiche costruttive abbiano dato un frutto.

OT: la mia esperienza

leggendo tutti gli interventi mi sono trovato in sintonia sia con chi usa i park sia con chi deve gestirli.

le problematiche relative alla produzione di un bikepark sono veramente tante e spesso chi sta fuori da questo mondo non si rende neanche conto. per fare qualunque cosa e dico qualunque c'e' da lottare con l'ente parco, con la forestale, il comune, la provincia, il cai, i verdi, i rossi ed i neri insomma con chiunque non abbia la nostra visione o semplicemente si oppone per gelosia, cavolo dimenticavo il direttore di stazione ed i vari operatori di stazione. sono 5 anni che vivo in questo mondo (gestione/produzione/organizzazione di bikepark) ed al netto di isole felici che hanno la fortuna di avere alle spalle facoltosi imprenditori legati con le amministrazioni gli altri soffrono le pene dell'inferno per riuscire ogni anno ad aprire a produrre qualche novità a rientrare degli investimenti e lottare con tutti quelli al quale stai un po' antipatico o semplicemente gli immobilisti che non vogliano che nulla cambi.

i rider: vogliono la Francia in Italia, vogliono piste su terra con sponde gigantesche panettoni da 15m e un grande flow, nonché piste lunghe a sufficienza.. tutto questo si scontra fortemente con quello che ho scritto sopra.

comunque al netto di questa mia premessa che aveva l'unico scopo di far capire a chi ci legge che non e' cattiva volontà, ma difficoltà oggettive che non ci permettono di fare un Les Deux Alpes in Italia.

abbiamo bisogno di strutture adatte a sviluppare il nostro mondo più che di piste per fare gare.. le gare si possono adattare a piste 'semplici', ma il neofita che per la prima volta approccia il nostro mondo e si trova su una pista complicata non si diverte, risultato torna valle come può., riconsegna la bicicletta al noleggio e produrrà informazione negativa verso il nostro mondo (quelli so matti, e' pericolosissimo.. ecc.. ecc..) il bike park di conseguenza non cresce di pari passo con i suoi investimenti. il compito piu arduo e' quello di produrre piste adatte a tutti, in cui il principiante e pro condividono lo stesso spazio ma con visioni diverse, il doppio del pro viene percepito dal principiante come due gobbe sulle quali provare a staccare la ruota anteriore e cosi via..

c'e' volontà di migliorare e sono certo che la nostra strada anche se in salita produrrà ottimi risultati.

achille valente
 
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marcodonati

Biker superioris
29/5/07
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viareggio
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purtroppo per altri impegni non sono potuto venire ad assistere allo spettacolo della gara dell'abetone,
leggere queste pagine un po mi ha intristito ma d'altro canto mi sembra che le critiche costruttive abbiano dato un frutto.

Ot: La mia esperienza

leggendo tutti gli interventi mi sono trovato in sintonia sia con chi usa i park sia con chi deve gestirli.

Le problematiche relative alla produzione di un bikepark sono veramente tante e spesso chi sta fuori da questo mondo non si rende neanche conto. Per fare qualunque cosa e dico qualunque c'e' da lottare con l'ente parco, con la forestale, il comune, la provincia, il cai, i verdi, i rossi ed i neri insomma con chiunque non abbia la nostra visione o semplicemente si oppone per gelosia, cavolo dimenticavo il direttore di stazione ed i vari operatori di stazione. Sono 5 anni che vivo in questo mondo (gestione/produzione/organizzazione di bikepark) ed al netto di isole felici che hanno la fortuna di avere alle spalle facoltosi imprenditori legati con le amministrazioni gli altri soffrono le pene dell'inferno per riuscire ogni anno ad aprire a produrre qualche novità a rientrare degli investimenti e lottare con tutti quelli al quale stai un po' antipatico o semplicemente gli immobilisti che non vogliano che nulla cambi.

I rider: Vogliono la francia in italia, vogliono piste su terra con sponde gigantesche panettoni da 15m e un grande flow, nonché piste lunghe a sufficienza.. Tutto questo si scontra fortemente con quello che ho scritto sopra.

Comunque al netto di questa mia premessa che aveva l'unico scopo di far capire a chi ci legge che non e' cattiva volontà, ma difficoltà oggettive che non ci permettono di fare un les deux alpes in italia.

Abbiamo bisogno di strutture adatte a sviluppare il nostro mondo più che di piste per fare gare.. Le gare si possono adattare a piste 'semplici', ma il neofita che per la prima volta approccia il nostro mondo e si trova su una pista complicata non si diverte, risultato torna valle come può., riconsegna la bicicletta al noleggio e produrrà informazione negativa verso il nostro mondo (quelli so matti, e' pericolosissimo.. Ecc.. Ecc..) il bike park di conseguenza non cresce di pari passo con i suoi investimenti. Il compito piu arduo e' quello di produrre piste adatte a tutti, in cui il principiante e pro condividono lo stesso spazio ma con visioni diverse, il doppio del pro viene percepito dal principiante come due gobbe sulle quali provare a staccare la ruota anteriore e cosi via..

C'e' volontà di migliorare e sono certo che la nostra strada anche se in salita produrrà ottimi risultati.

Achille valente
conndivido,perfetto!!!!!!!!
 

ancillotti

Biker tremendus
19/9/03
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Sambuca Val di Pesa
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bene finalmente le critiche diventano costruttive.. spero che anche alla DOGANACCIA venga usato lo stesso trattamento visto che so per certo che GALLO e RONNI(penso si scriva così)sono molto in sintonia e stanno già cercando di collaborare in
E' una cosa che mi auguro anche io, questa apertura di Rolando che evidentemente ,si è reso conto che un certo tipo di mentalità sul modo di tracciare e gestire un bike park, era rimasto troppo indietro e non confacente a quanto richiesto dalla stragande maggioranza degli utilizzatori, spero che contagi anche gli altri! Questo non per una vittoria ,una soddisfazione personale mia o di Tomaso, che da molto tempo auspicavamo questa svolta ma perchè riteniamo che questo vado nell'interesse di tutti, é chiaro pero' come dicevo agli altri ragazzi che non siamo a casa mia(dintorno casa mia è già così da tanti anni) ma in casa di altri e questo ci impone il rispetto per le loro opinioni, Si puo' fare chiaramente solo se c'è la loro approvazione ed è per questo rispetto ed amicizia nonchè riconoscenza verso la dogannaccia Ronnie&C, con la cui collaborazione abbiamo potuto conquistare un titolo mondiale e tanti altri bei risultati, che le nostre idee sul modo di tracciare ecc erano rimaste solo platoniche, spero quindi vivamente che questa accada, per potere di comune accordo, metterle in atto.
Alberto Ancillotti
 

ancillotti

Biker tremendus
19/9/03
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Sambuca Val di Pesa
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A me non va bene, va benissimo........ Vi aspetto tutti e vediamo di fare un bel lavoro........
Ieri di buon mattino ho fatto una ricognizione a piedi sul percorso,era molto tempo che non lo facevo ed ho potuto constatare che in alcuni tratti c'è bisogno di intervenire per renderlo meno trumatico, altro che piu' appetibile In primis se ne parla da tempo, il tratto di trasferimento che per le sue condizioni è forse piu' pericoloso che il percorso vero e proprio Le soluzioni possono essere due :o tratti alternativi ,scorciatoie che i riders hanno già tracciato col loro passaggio che andrebbero consolidate ed allargate, oppure uscire a destra dall'ovovia verso il pulicchio e tracciare una nuova discesa che sbuchi sullo stradone piu' vicino alla partenza, linea elettrica sotterranea permettendo.La parte dei mirtilli è ormai devastata, non si vede piu' traccia dei lavoretti che avevamo fatto a suo tempo ed è diventata una specie di estenuante tratturo con buche a ripetizione,questa è la parte assieme a quella precedente al nuovo intervento, che meglio si confà ad essere lavorata e concepita in maniera moderna e divertente ed anche in sicurezza che deve essere messa al centro, assieme al divertimento Se si fanno le cose come devono essere fatte una parte aperta lavorata e curata, risulta meno pericolosa dello stato in cui versa adesso "al naturale" lo vediamo nei park ben fatti ed in coppa del mondo, del resto è successo anche nelle moto di dover abbandonare certi schemi diventati insostenibili anche e proprio dal punto di vista della sicurezza Sinceramente rimane per me un mistero perchè si sia tracciato una parte "nuova"ancora nel fitto di un bosco che domina già il percorso, con notevole dispendio di energie, numerosi alberi tagliati ,togliendo via l'altra parte UNICA APERTA già un po' lavorata (e lavorabile ancora di piu' )che aveva molto piu' respiro e spazio Si fosse messo lo stesso impegno su questa, sarebbe venuto fuori qualcosa di molto migliore Dopo aver visto l'ingresso scoraggiante di questa parte nuova, tra due alberi in cui a stento passa il manubrio sono tornato sui miei passi ,rifacendo il vecchio tracciato dove appunto si puo' agire efficacemente ed avrei già qualche idea. Il resto appunto nel bosco, non sarebbe malaccio per chi piace,il lavoro in questa lunga zona non puo' essere che cercare (se si può) un po' piu' pendenza in alcuni punti troppo piani,togliere roccioni troppo emersi , allargare al massimo in modo che si possano segnare diverse e differenti traiettorie al passaggio Urgente sostituire le assi anche del ponte sui roccioni che sono già bucate come quelle del muro finale Tutto questo sperando che si approvi il progetto comunale di cui parlava Rolando,certamente impedito l'accesso alla aperta pista da sci, non si potrà fare una bike park alla francese ma qualcosa di piu' invitante di adesso certamante sì.
Alberto Ancillotti
 

davidedemin

Biker serius
29/9/09
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montecatini terme
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condivido tutto ma condivido anche la traccia nuova se allargata un po.....io cmq dato l avvicinarsi della data del gold prix inizierei a levare molte buche e sassi da meta pista in giu e magari riaprire il vecchio muro finale....quello di adesso ormai e poco scorrevole...a patto non ti chiami milivinti,,,,fare interventi ora con terra che non si compatta non ha nessun senso....quelle cose vanno fatte quando la terra è umida ......ora è infattibile
 

ancillotti

Biker tremendus
19/9/03
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Sambuca Val di Pesa
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condivido tutto ma condivido anche la traccia nuova se allargata un po.....io cmq dato l avvicinarsi della data del gold prix inizierei a levare molte buche e sassi da meta pista in giu e magari riaprire il vecchio muro finale....quello di adesso ormai e poco scorrevole...a patto non ti chiami milivinti,,,,fare interventi ora con terra che non si compatta non ha nessun senso....quelle cose vanno fatte quando la terra è umida ......ora è infattibile
Perchè pensi che ci sia qualcuno che lo faccia ora? è chiaro che è tutto proiettato in un momento in cui si puo' lavorare meglio,per quanto riguarda il Gold Prix si puo' anche fare una battuta: utilizzare il nuovo cosi' com'è ,tanto al vecchio sono abituati!non vale la pena in prospettiva perdere tempo su un altro tratto nel bosco (anzichè nei pochi punti aperti lavorabili), quando il problema principale del tracciato è il suo troppo snodarsi nel bosco e non sulle piste.Per il gold prix manterrei il muro di adesso meno impegnativo, ma cambierei la "trappola" della curva all'ingresso, questo assolutamante da fare!Ricordo che stanno cedendo le assi anche del ponte sui lastroni!certo levare i sassi , un problema di queste morfologie di quota, è proprio quello di incoerenza della terra che imballa i "sassoni" di deiezione, che emergono sempre di piu' diventando sempre piu' pericolosi, eclatante in Val di Sole dove abbiamo visto le conseguenze sui piloti che pur non sono dei novelli,ma presente anche qui e qui con altre esperienze di guida
Alberto Ancillotti
 

davidedemin

Biker serius
29/9/09
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montecatini terme
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Perchè pensi che ci sia qualcuno che lo faccia ora? è chiaro che è tutto proiettato in un momento in cui si puo' lavorare meglio,per quanto riguarda il Gold Prix si puo' anche fare una battuta: utilizzare il nuovo cosi' com'è ,tanto al vecchio sono abituati!non vale la pena in prospettiva perdere tempo su un altro tratto nel bosco (anzichè nei pochi punti aperti lavorabili), quando il problema principale del tracciato è il suo troppo snodarsi nel bosco e non sulle piste.Per il gold prix manterrei il muro di adesso meno impegnativo, ma cambierei la "trappola" della curva all'ingresso, questo assolutamante da fare!Ricordo che stanno cedendo le assi anche del ponte sui lastroni!certo levare i sassi , un problema di queste morfologie di quota, è proprio quello di incoerenza della terra che imballa i "sassoni" di deiezione che emergono sempre di piu' diventando sempre piu' terribilmente pericolosi, eclatante in Val di Sole dove abbiamo visto le conseguenze sui piloti che pur non sono dei novelli,ma presente anche qui e con altre esperienze di guida
Alberto Ancillotti

certo che si Alberto...sabato zappa piccone noi andiamo su.....ora scrivo a Rolando e vediamo se si fa qualcosa.....ora ci vogliono i fatti!!!! fino dove è possibile!
 

-Emi-

Biker novus
18/9/11
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Ieri di buon mattino ho fatto una ricognizione a piedi sul percorso,era molto tempo che non lo facevo ed ho potuto constatare che in alcuni tratti c'è bisogno di intervenire per renderlo meno trumatico, altro che piu' appetibile In primis se ne parla da tempo, il tratto di trasferimento che per le sue condizioni è forse piu' pericoloso che il percorso vero e proprio Le soluzioni possono essere due :o tratti alternativi ,scorciatoie che i riders hanno già tracciato col loro passaggio che andrebbero consolidate ed allargate, oppure uscire a destra dall'ovovia verso il pulicchio e tracciare una nuova discesa che sbuchi sullo stradone piu' vicino alla partenza, linea elettrica sotterranea permettendo.La parte dei mirtilli è ormai devastata, non si vede piu' traccia dei lavoretti che avevamo fatto a suo tempo ed è diventata una specie di estenuante tratturo con buche a ripetizione,questa è la parte assieme a quella precedente al nuovo intervento, che meglio si confà ad essere lavorata e concepita in maniera moderna e divertente ed anche in sicurezza che deve essere messa al centro, assieme al divertimento Se si fanno le cose come devono essere fatte una parte aperta lavorata e curata, risulta meno pericolosa dello stato in cui versa adesso "al naturale" lo vediamo nei park ben fatti ed in coppa del mondo, del resto è successo anche nelle moto di dover abbandonare certi schemi diventati insostenibili anche e proprio dal punto di vista della sicurezza Sinceramente rimane per me un mistero perchè si sia tracciato una parte "nuova"ancora nel fitto di un bosco che domina già il percorso, con notevole dispendio di energie, numerosi alberi tagliati ,togliendo via l'altra parte UNICA APERTA già un po' lavorata (e lavorabile ancora di piu' )che aveva molto piu' respiro e spazio Si fosse messo lo stesso impegno su questa, sarebbe venuto fuori qualcosa di molto migliore Dopo aver visto l'ingresso scoraggiante di questa parte nuova, tra due alberi in cui a stento passa il manubrio sono tornato sui miei passi ,rifacendo il vecchio tracciato dove appunto si puo' agire efficacemente ed avrei già qualche idea. Il resto appunto nel bosco, non sarebbe malaccio per chi piace,il lavoro in questa lunga zona non puo' essere che cercare (se si può) un po' piu' pendenza in alcuni punti troppo piani,togliere roccioni troppo emersi , allargare al massimo in modo che si possano segnare diverse e differenti traiettorie al passaggio Urgente sostituire le assi anche del ponte sui roccioni che sono già bucate come quelle del muro finale Tutto questo sperando che si approvi il progetto comunale di cui parlava Rolando,certamente impedito l'accesso alla aperta pista da sci, non si potrà fare una bike park alla francese ma qualcosa di piu' invitante di adesso certamante sì.
Alberto Ancillotti

Quest ultimo tratto dei roccioni (variante al muro) personalmente mi sembra un po ostico e a parere assolutamente personale nemmeno divertente.
E ripristinare la vecchia variante a sx a del muro?
Forse si semplifica troppo proprio l'ultimo tratto, ma come è adesso se arrivi un pò più veloce e sbagli devi decidere tra:
vuoto a sx
albero al centro
roccione a dx
Se è invece leggermente bagnato, queste ultime sono scelte quasi obbligate :nunsacci:
 

gallocorse

Biker tremendus
14/7/07
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certo che si Alberto...sabato zappa piccone noi andiamo su.....ora scrivo a Rolando e vediamo se si fa qualcosa.....ora ci vogliono i fatti!!!! fino dove è possibile!

Sabato e domenica lavorone con i ragazzi di Speed Point capitanati da Davide DeMin e dal Fabbro ( due grandi !! ) Pulito dai sassi la mirtillaia ( ora pare l'autostrada .....) tolto macigno prima dell'uscita dal primo boschetto ( nuove traiettorie libere ) aperto nuova variante con sponde prima del veloce ( adesso più scorrevole ), tolto sasso all'uscita del salto alla fine del veloce e fatto spondina, pulito traiettorie dai sassi prima del ponte con la parabolica, sistemato curvini e ingresso muro finale. A detta di tutti la pista adesso è più scorrevole e meno faticosa. Alla fine ci si diverte di più. Il prossimo sabato e domenica vediamo cosa ne pensano i prodi che si cimenteranno nel gold prix della UISP. Io per parte mia posso dire che ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato lo scorso week end a tirare insieme il tutto e che per il prossimo futuro speriamo di poter fare anche qualcosa di più con l'aiuto di braccia meccaniche. Permessi permettendo.........
P.S. La 1 e la 4 non saranno piste di gara, ma ora sono pulite, linde e scorrevoli. Molto divertenti.............
 

ancillotti

Biker tremendus
19/9/03
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Sambuca Val di Pesa
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Sabato e domenica lavorone con i ragazzi di Speed Point capitanati da Davide DeMin e dal Fabbro ( due grandi !! ) Pulito dai sassi la mirtillaia ( ora pare l'autostrada .....) tolto macigno prima dell'uscita dal primo boschetto ( nuove traiettorie libere ) aperto nuova variante con sponde prima del veloce ( adesso più scorrevole ), tolto sasso all'uscita del salto alla fine del veloce e fatto spondina, pulito traiettorie dai sassi prima del ponte con la parabolica, sistemato curvini e ingresso muro finale. A detta di tutti la pista adesso è più scorrevole e meno faticosa. Alla fine ci si diverte di più. Il prossimo sabato e domenica vediamo cosa ne pensano i prodi che si cimenteranno nel gold prix della UISP. Io per parte mia posso dire che ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato lo scorso week end a tirare insieme il tutto e che per il prossimo futuro speriamo di poter fare anche qualcosa di più con l'aiuto di braccia meccaniche. Permessi permettendo.........
P.S. La 1 e la 4 non saranno piste di gara, ma ora sono pulite, linde e scorrevoli. Molto divertenti.............
Bene :"alla fine ci si diverte di più",infatti lo scopo deve essere quello e farlo in sicurezza e l'aver sistemato anche l'ingresso al muro finale è un bel passo avanti che lì cadevano in troppi
Alberto Ancillotti
 

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