Certo che ha il suo peso: è obbligatorio e non vanno presi sottogamba. Ma allo stesso tempo non sono cronometrati, che sarebbe il modo vero per vedere chi è il più veloce in quella parte. È proprio questa "via di mezzo" dove "lo devi fare ma non serve che sei davvero il più veloce" che, personalmente, non incontra i miei gusti in ambito competitivo. Se è un evento ricreativo, tipo raduno, niente da obiettare. Anche perché è di fatto quello che facciamo tutti quando usciamo senza gareggiare: andiamo su, e poi andiamo giù.
Una "gara di enduro tutta cronometrata" esiste già e si chiama cross country. Quello che fa del cross country il cross country non è il tipo di tracciato o la bici, ma il formato di gara, che prevede un dislivello positivo uguale al negativo, e che si cronometri tutto: vince chi fa prima in totale. Le bici e gli atleti sono un riflesso di ciò, non un presupposto.
Se il formato gara ti dicesse che basta essere veloci in discesa, a prescindere da come sali, avresti bici estremamente capaci in discesa ma impedalabili: e infatti si chiama downhill.
Gare solo in salita non mi risulta ne esistano, ma se esistessero avresti bici e atleti diversi ancora.
È il formato di gara, e le regole che ha, che determina il resto, non viceversa. È un po' come la selezione naturale.