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Consiglio ai deboli di cuore di non leggere
Consiglio ai deboli di cuore di non leggere
Domenica di fine ottobre dell'anno passato.
Per tutta la notte un temporale ha insistito sulla zona che da tempo avevo in mente di esplorare, della quale ho studiato la cartina il giorno precedente valutando con attenzione il percorso da fare, considerando le altimetrie e in fine costruendo le preziose tracce per il gps.
Sono costretto a partire da solo perchè oggi nessuno dei miei friends è disponibile a seguirmi.
Si tratta di risalire la Valsugana (I veneti la conoscono bene) fin sull'altipiano di Asiago affrontando almeno 1500m di salita ininterrotta senza alcuna certezza riguardo la pedalabilità dei sentieri. E faccio bene ad aspettarmi il peggio perchè già a metà salita il sentiero si perde in mezzo al bosco. Io però non ci rinuncio al mio obiettivo, non ci penso proprio... e poi... ogni volta che guardo dietro di me vedo l'altra sponda della valle, con le sue pareti di roccia nuda quasi verticale e divenute rosse perchè illuminate dal sole del mattino. Appena prima della partenza le guardavo dal fondo valle e pareva impossibile che avrei potuto arrivare fin lassù. Ora ci sto riuscendo e la fatica nera che sto facendo è un prezzo irrisorio per avere la soddisfazione di ammirare tutto questo da una quota addirittura più alta della loro. Infatti alla fine saranno 300m i metri di dislivello fatti con la bici sulla schiena o spinta a mano in mezzo al bosco madido di pioggia, mentre quasi tutto il resto lo affronterò con il "rapportino" tanto si rivelerà dura la salita da fare in sella.
Non mi aspettavo certo di trovare molti escursionisti in questo periodo dell'anno, ma trovarmi assolutamemte solo per tutta la durata del giro mi fa provare una sensazione strana e mai provata prima:come un leggero freddo dentro di me, ma che non mi fa veramente paura perchè in fondo sono stato io a cercarlo deliberatamente, volendo oggi un giro come quello di oggi. Solo verso l'una mi fermo a mangiare sopra una roccia in mezzo alla piana di Marcesina che pare un inimmaginabile verde deserto, freddo e bagnato. Quì mi tiene una sinistra compagnia solo un corvo che vola alto gracchiando sopra la mia testa. Cerco di sentirmi un pò meno solo cercando sms sul display cellulare che però è completamente morto e decido quindi di spegnerlo per risparmiare batteria, sai mai... che possa averne veramente bisogno più avanti...
Seguo per due o tre ore le tracce incerte del gps che spesso si perdono in mezzo al bosco dandomi ad un certo punto l'impressione di vagare senza meta... Ma sono molto sicuro del percorso che ho pianificato sabato pomeriggio quindi non dovrebbero esserci problemi, non dovrebbero...
Non dovrebbero ma prima o poi arriveranno se non mi sbrigo, oramai sono le 4 del pomeriggio e la luce comincia ad essere molto meno intensa e rassicurante di questa mattina.
Ma alla fine trovo la strada che scende picchiando di brutto verso valle. Purtroppo a differenza di quanto indicato dalla cartina la strada è asfaltata, di fesco. Maledizione... questa non ci voleva... dopo tanta fatica in salita una discesa asfaltata è per in biker una delusione troppo grande! Ma tant'è, è tardi e devo scendere per questa che è l'unica via per tornare a valle e che per giunta è espressamente vietata ai ciclisti nel senso della discesa con tanto apposito di cartello. Stramaledizione...se hanno asfaltato questo che solo pochi mesi prima doveva essere un magnifico sentiero, sarà perchè serve a qualcuno: malgari, turisti... ma a me no di certo! Comunque scendo e mi diverto pure sopra questo nero serpente di curve e controcurve che mi fa perdere rapidamente quota. Ma ad un certo punto il biiip del gps mi avverte che sono fuori traccia, inchiodo. Mi guardo intorno e vedo un sentiero che si diparte da una curva. Ma è strano questo sentiero...Un sentiero lo è di sicuro ma questi alberi che gli sono cresciuti in mezzo sono troppo grandi per dire che sia frequentato... E poi tra poco sara buio meglio andare via. Eh no eh?! Per una volta che sono da solo decido io per me stesso! Mi inoltro in questo pseudo-sentiero e spesso devo scendere di sella perchè glimalberi non mi consentono il passaggio. Procedo finchè il sentiero non termina in una grotta che poi grotta non è perchè in fondo si vede la luce. E allora entro, tanto quì non ci sono ne orsi ne lupi, e comunque dopo un centinaio di metri ne sono già fuori. Ma cosa vedo? Difronte a me l'entrata di un'altra galleria ma con il passaggio che mi separa dall'entrata crollato per buona e che ha lasciato al suo posto strapiombo di qualche centinaio di metri. E che differenza fa?! Fossero anche solo 10 metri di strapiombo se ci cascassi dentro comunque nessuno verrebbe a cercarmi e allora sarebbero c...i acidi! Quindi che si fa? Ovvio... Si prosegue! Con la schiena addossata alla parete di roccia, trascinando i piedi sugli utimi 20 cm di sentiero rimasto, le braccia ben allargate mi tiro appresso la bike fino alla fine.
Per fortuna il passaggio è molto stretto ma anche breve, e l'entrata della galleria è raggiunta in breve tempo. Ci guardo dentro e vedo che a differenza di quella precedente è completamente buia. Tiro fuori il cellulare e illumino intorno con la sua piccola torcia. La volta di roccia è alta almeno tre metri e il terreno è cosparso di rocce piccole e grandi, impossibile proseguire in sella. Mi inoltro sempre di più dentro la galleria e d'un tratto il biiiiiiiiip insistente del gps che non riceve più il segnale dei satelliti mi mette in allarme. Quando finisce questa dannata galleria? Ho veramento poco tempo prima che diventi buio! E poi... e poi quel film che ho visto la settimana scorsa... "lo chiamavano leggenda" con gli esseri umani mutanti che escono dalle loro buie tane solo all'imbrunire e scatenano la loro folle cieca violenza su ogni cosa animata e inanimata...
Ma dai! Passati abbondantemente i trent'anni ti autossugestioni ancora in questo modo?! Si, maledizione! Mi autosuggestiono e mi prende pure una gran strizza! Anche perchè mi accorgo di essere arrivato alla fine della mia avventura: la volta della galleria è crollata e di quì non si passa. E allora non mi rimane che tornare sui miei passi fino ad uscire da questa maledetta galleria. E una volta uscito di lì, la poca luce oramai rimasta nella valle mi regala un sollievo che rende anche lo strapiombo che devo riattraversare un giochetto divertente!
Pazzo dissennato? Forse, ma il tuffo al cuore che mi prende ogni volta che ripenso a questa avventura, è per sempre patrimonio della mia interiorità. Questo è solo il mio patetico tentativo di rendervi partecipi della mia emozione!
(...) Procedo finchè il sentiero non termina in una grotta che poi grotta non è perchè in fondo si vede la luce. E allora entro, tanto quì non ci sono ne orsi ne lupi, e comunque dopo un centinaio di metri ne sono già fuori. (...)
capitato anche a me.......
........Morale:prossima volta almeno un cellulare carico e con soldi per chiamare i soccorsi!
SPERO DI NON AVER ANNOIATO NESSUNO CON TALE DESCRIZIONE E COMUNQUE VI RINGRAZIO PER AVERMI FATTO RIVIRE QUELL'ESPERIENZA FANTASTICA MA ALLO STESSO TEMPO PAUROSA!
Parco della Sila, io e Canemorto.......
....
Noto con una certa curiosità che i protagonisti di questo genere di avventure hanno spesso un comune denominatore....
Bikers uomo e donna, compagni di avventura e di vita...
A parte i post di questa discussione, altri miei amici (coppie) bikers hanno avuto avventure simili...
Ma.... sarà vero che la vita di coppia rende sciagurati???
@ aro , azz!! che avventura , fortunatamente a lieto fine , a volte anche la montagna dietro casa puo ' serbare mille pericoli quando si sommano una serie di circostanze imprevedibili .
Certo è che quando ho visto il palazzo della civiltà e del lavoro dell'Eur in lontananza quasi mi sono messo a piangere perché ho capito che ce l'avrei fatta, e mancavano ancora una quarantina di chilometri a casa.
Per 3 giorni ho avuto un senso di nausea e non ho toccato la bici
Ciao aro.Posso dirti di aver provato emozioni molto simili, la differenza e' che quando sei solo e' molto piu' difficile, devi semplicemente cavartela, quindi complimenti per la forza!
Non so' tu, ma in me' rinasce continuamente questa voglia di mettersi alla prova e di giocare con i propri limiti. Mi fara' bene?
......Sembra assurdo trovarsi in difficolta' anche a pochi chilometri da casa, ma puo' accadere, specie se
si lasciano molte cose al caso e se ci sitrova in un luogo chiamato montagna per il quale d'ora in poi
avro' piu' rispetto. Occio ragazzi!
Nelle due foto: l'inizio del sentiero 988 e la via percorsa per scendere. Ciao.