prima di tutto un sincero ringraziamento a chi ha avuto tempo, voglia, passione,mezzi e contatti x creare questa pista nel "mio" altopiano.
Vorrei lasciare un pò in disparte il discorso agonistico. In 10 anni di ciclismo praticato tra XC,marathon e strada questo fine settimana ho praticato e apprezzato la parte forse migliore dello sport a 2
ruote: DH.
Armato di buona voglia e col c*lo stretto sabato ho indossato per la prima volta
protezioni e casco integrale istigato a fare questa esperienza dal buon Emilio Scavezzon (che ringrazio pubblicamente). Salito su sulla mia "povera" (confronto i vostri mostri) Heckler sabato mi son sentito veramente una **rda. Gente che vola, che salta, che fà numeri che pensavo fossero utopia ho scoperto veramente cosa vuol dire downhill! Subito ridimensionate le mie ambizioni agonistiche in: <<spero di evitare l'onta dell'ultimo posto e di non lasciarci qualche osso!>>.
Domenica mattina emozionato e teso come uno scolaretto al primo giorno di scuola mentre la strada sale verso le melette penso tra me e me chi me lo fà fare, e al perchè non sia andato a funghi con gli amici... Poi comincia ad arrivare gente, super professionali, doppia o tripla bici, treni di gomme per tutte le situazioni fieri e sicuri come il generale Patton e io da sfigatissimo con la mia Heklerina, forcellina monopiastra, gommine Kenda da 2,35 con 2 anni di vita (secche come le prugne californiane) col crescente senso di essere completamente fuori posto....
Si avvicina il momento della prima manche... mi piazzo sul cancelletto, raccomando a che mi seguirà di non passarmi sulla schiena e di essere clemente, la tensione sale, i bip del cronometro scandiscono i miei battiti (accellerati all' ennesima potenza) e si parte... prato... Ok, radici ok sbagliando tutte le traiettorie , curve nel bosco ok, sasso bastardo fatto (col gran tifo dei miei compaesani amici di pedalate), sbaglio traiettoria e manco il salto, giro attorno al pino e taglio la pista... le gambe bruciano, le braccia non le sento più, sciena duole, il fiato ristagna dentro al casco, il cuore gira alto come il motore di una motoGP: in una parola sono s.f.i.n.i.t.o. e sono appena a metà pista... entro nell'altra parte del bosco tengo duro, radici, parabolica, rallento x lasciare strada da dietro e penso: ca*zo mi ha preso! con le forze al lumicino dò 2 pedalate di numero per avere la minima velocità per concludere con gli ultimi 2 salti.. arrivo completamente sfatto come un calzino di un clochard (con rispetto parlando). Mai fatto uno sforzo così intenso in vita mia (e quest'anno di GF ne ho fatte parecchie incluse diverse sopra i 200km!!!!) Mai avrei pensato che fosse così dura la faccenda... ma sono felice sono intero
Nel frattempo si susseguono gli arrivi e cerco di stare vicino alla gente per origliare sì le loro impressioni ma anche segreti, trucchi, tecniche... come fà un bimbo che segue come un'ombra il padre.
Scorre veloce il tempo, salgo per la 2a manche... un pò più tranquillo, più concentrato, più convinto... parto e subito il fiato ridiventa corto e l'apnea durerà fino all'arrivo dove come sempre stremato ma felicissimo di aver appena terminato la mia prima DH...
L'esperimento è riuscito, momenti belli tanti, numeri visti tanti, divertimento tanto! Se Dio vuole questa per me sarà solo la prima di una lunga serie di esperienza in DH e sempre con la mia Heckler (il budget x l'anno prossimo è già prenotato x la BdC nuova).
Grazie a tutti. Spero di non avervi annoiato con le mie parole ma volevo rendervi partecipi della mia bellissima esperienza