Non concordo per nulla. Se vuoi partecipare ad un evento sportivo reputo giusto che ti venga richiesto il certificato, così come il codice della strada ad esempio ti impone il casco in moto e le cinture in macchina. Il fatto di fare una gara con leggerezza, non vuol dire farlo con leggerezza mettendo a rischio la salute. Non si può aspettare che qualcuno si senta male e ci resti perchè magari non aveva i requisiti di salute per farsela in bici. Il recinto si chiude prima che scappino i buoi, non dopo, quando poi si sprecano i titoloni dei giornali ed i commenti dei benpensanti, uniti al solito scaricabarile di politici, organizzatori ed intrallazzoni vari.
Ti fai il tuo bel certificato e poi partecipi alla manifestazione con lo spirito che più ti aggrada. Tutela della salute non vuol dire necessariamente agonismo. Questa è un modo di vedere le cose superficiale ed incosciente (non riguarda te o qualcuno in particolare, beninteso). Anzi il certificato lo estenderei anche a tutti gli escursionisti che partecipano ai percorsi corti delle gare, in cui però dato il loro generale scarso allenamento per farsi le salite sforzano il cuore quanto se non di più di un agonista, il quale tende, se non necessario ad evitare fuorisoglia che potrebbero farlo scoppiare prima del traguardo e comunque è generalmente munito di cardio col quale controlla la situazione.
Per fortuna gli amici che ho conosciuto nel forum e con cui sono uscito, sebbene quasi tutti escursionisti, provvedono per loro tutela personale a farsi la visita agonistica annuale. Quindi per loro l'obbligo di quest'anno non sposta più di tanto i termini economici della questione. o-o