26 e 27 Giugno - "Alo' che ci si diverte" Tour - M. Sibillini
In genere i thread sulle esperienze di più giorni hanno un "prima", e poi si arricchiscono di foto e di commenti o opinioni.
Invece questa spedizione "Botolesca" è nata un po' in sordina, sempre in quel gran marasma che è l'angolo dei Botoli nel Forum Toscana.
Ma tant'è, anche per apprezzare meglio il tour pensato e messo su dal Gove, direi che un bel reporting ci sta proprio bene.
Dunque, 26 e 27 giugno sui Sibillini, su tracce gentilmente offerte da un local sui generis, Tottero, ci raduniamo in 12: quasi tutti bikers ai loro primi Sibillini in mtb, eccetto Gove che già li ha assaggiati un po' di tempo fa.
Sab 26, si parte la mattina presto, sotto una giornata che si preannuncerebbe estiva se non fosse per qualche baffetto di nubi. Si sale da Monte Sant'Angelo, dopo Visso, su sterrato progressivo e chiacchierando assieme. Dopo i primi chilometri ci accolgono i primi scorci montuosi del M. Cardosa e dei primi prati da solcare in mtb. Incredibilmente, al primo arbusto che incrociamo, Emanuele rompe il forcellino del cambio la disdetta sta nell'unica riparazione possibile..modalità singlespeed e via!!
Si prosegue in un bel crinale incrociando il M. Fausole e il M. delle Rose, per poi scendere rapidamente per un fantastico singletrack in Val Canatra, porta di accesso alla Piana di Castelluccio. Qui Gove si cappotta in discesa, con capitombolo plastico. Per fortuna solo escoriazioni ma..che volo!
Alla piana ci fermiamo per un pasto veloce, il tempo di raggiungere Castelluccio e goderci la vista affascinante ed allo stesso tempo impressionante: sole e nubi nere sul massiccio del Vettore, con tuoni e lampi tutt'intorno.
Ed ecco che..viene giù pioggia e grandine a gogo'. Se solo la prendevamo poco dopo in marcia...sarebbe stata devastante!
La Sibilla è con noi (almeno per ora..), ed allora si riparte, su verso la Madonna di Cona, e poi ancora con salita costante per il monte Prata fino ad attaccare il trekking "a spinta" che ci porta, dopo un'oretta di fatica, al Passo di Sasso Borghese.
La Piana è ai nostri piedi, poco più in là si apre la valle dell'Aso..il Palazzo Borghese è surreale, immerso nella nebbia sembra una scena dell'Inferno Dantesco!
Ma ai Botoli Ringhiosi Dante gli fa un baffo..e ci fiondiamo giù per una discesa fantastica, impegnativa, ma tutta da gustare fino alla Foce di Montemonaco, dove arriviamo a sera, precisi per una doccia e per divorare abbondanti libagioni (credo che alla Taverna si siano segnati i nostri nominativi x evitare future prenotazioni ) che per molti hanno significato l'unica ragione di comprensione per una pedalata così tosta .
Dom 27, ci sveglia il sole e una giornata accogliente per nulla fredda.
Superata la gola della Foce, risaliamo chi più in forma, chi più indolenzito, verso Montemonaco.
Altre viste ed altri panorami ci aspettano..svoltiamo alla base del M. Sibilla, splendido nella sua imponenza sotto il sole mattutino, e pedaliamo per bei saliscendi verso la valle dell'Infernaccio.
Qui superiamo con stupore la gola omonima, dove districandoci tra turisti, escursionisti e le innumerevoli scalette da fare a piedi, riusciamo ad iniziare la nostra pedalata che ci porta a percorrere tutta la fantastica valle che si apre ai nostri occhi fino alle pendici del M. Bove Sud e del M. Porche, in direzione del Passo Cattivo.
Devo ammettere che affrontare una salita avendo di fronte un muro naturale come quello della Valle dell'Infernaccio è mentalmente difficile: però con la dovuta calma, e gestendo meglio che possiamo le fatiche del giorno prima, si sale, chi prima e chi poi, chi in sella chi spesso a piedi (la SS non è la bici ideale per i Sibillini ).
Il Passo Cattivo è un posto fantastico, un terrazzo naturale, da cui si dipartono viste, panrami, scorci e sentieri.
Mi accorgo di avere il freno posteriore fuoriuso, e quindi dovrò scendere con il freno a mano tirato ed evitando tratti impegnativi. Non è una bella sensazione, pazienza.
Vediamo un puntolino in basso, è Monte Sant'Angelo, dove dovremmo arrivare...qualcuno sente la mancanza di un ascensore , ma tant'è..di nuovo in sella ed il serpentone dei Botoli scende verso il Rifugio sopra Frontignano.
Qui la Sibilla, credendo fossimo arrivati ci lascia...e alcuni di noi si lasciano attrarre dalle sirene di alcuni tratti del bikepark
E succede quello che non dovrebbe succedere..CS80 prova un droppino e..tapum, si catapulta a terra (a soli 6 km dall'arrivo eh!).
Risultato, clavicola rotta fortuna vuole che abbiamo anche un medico, anzi no, veterinario, ma per i Botoli va bene uguale che fascia alla bell'e meglio la spalla di CS80. Aggiungo un grosso grazie a Mitch, biker che abbiamo trovato lì in auto che ha portato Claudio giù mentre tutti noi scendiamo via asfalto a Monte Sant'Angelo.
E così abbiamo solcato i Sibillini.
Dopo la cronaca, un po' di emozioni che voglio fermare qui.
I Sibillini hanno veramente un fascino particolare: sono rilievi aspri, quasi verticali, che spesso non consentono di pedalare, e che però ti fanno effettuare giri con ritmi "lenti", fatiche "lunghe".
Hai tempo per vedere, per gustare, per pedalare, per camminare, per riflettere.
E' un modo diverso forse un po' assurdo e paradossale, di vedere la mtb.
Ma unico.
Il tracciato che ci ha fatto toccare alcuni punti tra i più belli del Parco l'ho apprezzato e finalmente ho capito il perché della fama e di quell'aura "magica" che questi posti hanno sempre avuto sin dall'antichità.
Tutte le mie foto (dilettante allo sbaraglio ) le trovate QUI
Un saluto a tutti i Botoli Sibillinici
Gove
CS80
Fra.ar
Pilla
Carra
MarcoMo64
Dragorex
Lucio Fedeli
Pistorius
Guidobike
Manu54
e un grazie al Gove & al Tot
hola,
Nik
In genere i thread sulle esperienze di più giorni hanno un "prima", e poi si arricchiscono di foto e di commenti o opinioni.
Invece questa spedizione "Botolesca" è nata un po' in sordina, sempre in quel gran marasma che è l'angolo dei Botoli nel Forum Toscana.
Ma tant'è, anche per apprezzare meglio il tour pensato e messo su dal Gove, direi che un bel reporting ci sta proprio bene.
Dunque, 26 e 27 giugno sui Sibillini, su tracce gentilmente offerte da un local sui generis, Tottero, ci raduniamo in 12: quasi tutti bikers ai loro primi Sibillini in mtb, eccetto Gove che già li ha assaggiati un po' di tempo fa.
Sab 26, si parte la mattina presto, sotto una giornata che si preannuncerebbe estiva se non fosse per qualche baffetto di nubi. Si sale da Monte Sant'Angelo, dopo Visso, su sterrato progressivo e chiacchierando assieme. Dopo i primi chilometri ci accolgono i primi scorci montuosi del M. Cardosa e dei primi prati da solcare in mtb. Incredibilmente, al primo arbusto che incrociamo, Emanuele rompe il forcellino del cambio la disdetta sta nell'unica riparazione possibile..modalità singlespeed e via!!
Si prosegue in un bel crinale incrociando il M. Fausole e il M. delle Rose, per poi scendere rapidamente per un fantastico singletrack in Val Canatra, porta di accesso alla Piana di Castelluccio. Qui Gove si cappotta in discesa, con capitombolo plastico. Per fortuna solo escoriazioni ma..che volo!
Alla piana ci fermiamo per un pasto veloce, il tempo di raggiungere Castelluccio e goderci la vista affascinante ed allo stesso tempo impressionante: sole e nubi nere sul massiccio del Vettore, con tuoni e lampi tutt'intorno.
Ed ecco che..viene giù pioggia e grandine a gogo'. Se solo la prendevamo poco dopo in marcia...sarebbe stata devastante!
La Sibilla è con noi (almeno per ora..), ed allora si riparte, su verso la Madonna di Cona, e poi ancora con salita costante per il monte Prata fino ad attaccare il trekking "a spinta" che ci porta, dopo un'oretta di fatica, al Passo di Sasso Borghese.
La Piana è ai nostri piedi, poco più in là si apre la valle dell'Aso..il Palazzo Borghese è surreale, immerso nella nebbia sembra una scena dell'Inferno Dantesco!
Ma ai Botoli Ringhiosi Dante gli fa un baffo..e ci fiondiamo giù per una discesa fantastica, impegnativa, ma tutta da gustare fino alla Foce di Montemonaco, dove arriviamo a sera, precisi per una doccia e per divorare abbondanti libagioni (credo che alla Taverna si siano segnati i nostri nominativi x evitare future prenotazioni ) che per molti hanno significato l'unica ragione di comprensione per una pedalata così tosta .
Dom 27, ci sveglia il sole e una giornata accogliente per nulla fredda.
Superata la gola della Foce, risaliamo chi più in forma, chi più indolenzito, verso Montemonaco.
Altre viste ed altri panorami ci aspettano..svoltiamo alla base del M. Sibilla, splendido nella sua imponenza sotto il sole mattutino, e pedaliamo per bei saliscendi verso la valle dell'Infernaccio.
Qui superiamo con stupore la gola omonima, dove districandoci tra turisti, escursionisti e le innumerevoli scalette da fare a piedi, riusciamo ad iniziare la nostra pedalata che ci porta a percorrere tutta la fantastica valle che si apre ai nostri occhi fino alle pendici del M. Bove Sud e del M. Porche, in direzione del Passo Cattivo.
Devo ammettere che affrontare una salita avendo di fronte un muro naturale come quello della Valle dell'Infernaccio è mentalmente difficile: però con la dovuta calma, e gestendo meglio che possiamo le fatiche del giorno prima, si sale, chi prima e chi poi, chi in sella chi spesso a piedi (la SS non è la bici ideale per i Sibillini ).
Il Passo Cattivo è un posto fantastico, un terrazzo naturale, da cui si dipartono viste, panrami, scorci e sentieri.
Mi accorgo di avere il freno posteriore fuoriuso, e quindi dovrò scendere con il freno a mano tirato ed evitando tratti impegnativi. Non è una bella sensazione, pazienza.
Vediamo un puntolino in basso, è Monte Sant'Angelo, dove dovremmo arrivare...qualcuno sente la mancanza di un ascensore , ma tant'è..di nuovo in sella ed il serpentone dei Botoli scende verso il Rifugio sopra Frontignano.
Qui la Sibilla, credendo fossimo arrivati ci lascia...e alcuni di noi si lasciano attrarre dalle sirene di alcuni tratti del bikepark
E succede quello che non dovrebbe succedere..CS80 prova un droppino e..tapum, si catapulta a terra (a soli 6 km dall'arrivo eh!).
Risultato, clavicola rotta fortuna vuole che abbiamo anche un medico, anzi no, veterinario, ma per i Botoli va bene uguale che fascia alla bell'e meglio la spalla di CS80. Aggiungo un grosso grazie a Mitch, biker che abbiamo trovato lì in auto che ha portato Claudio giù mentre tutti noi scendiamo via asfalto a Monte Sant'Angelo.
E così abbiamo solcato i Sibillini.
Dopo la cronaca, un po' di emozioni che voglio fermare qui.
I Sibillini hanno veramente un fascino particolare: sono rilievi aspri, quasi verticali, che spesso non consentono di pedalare, e che però ti fanno effettuare giri con ritmi "lenti", fatiche "lunghe".
Hai tempo per vedere, per gustare, per pedalare, per camminare, per riflettere.
E' un modo diverso forse un po' assurdo e paradossale, di vedere la mtb.
Ma unico.
Il tracciato che ci ha fatto toccare alcuni punti tra i più belli del Parco l'ho apprezzato e finalmente ho capito il perché della fama e di quell'aura "magica" che questi posti hanno sempre avuto sin dall'antichità.
Tutte le mie foto (dilettante allo sbaraglio ) le trovate QUI
Un saluto a tutti i Botoli Sibillinici
Gove
CS80
Fra.ar
Pilla
Carra
MarcoMo64
Dragorex
Lucio Fedeli
Pistorius
Guidobike
Manu54
e un grazie al Gove & al Tot
hola,
Nik