Finalmente è nata!
Dopo lunga attesa, e ponderata progettazione, la nuova creatura made in Alcedo vede la luce!
Ieri mattina sveglia ore 4.00 , ci si prapara velocemente, il resto è già stato organizzato il giorno precedente, Tom Tom aggiornato bici caricata in macchina .
Ore 4.30 si parte, mi attendono 447 km per raggiungere , a Montaletto di Cervia, la leggendaria sede dell'Alcedo factory.
Il viaggio non è dei migliori (nebbione da Tortona a a Piacenza e camion fermo sulla carreggiata lo rallentano non poco) ma alle 9.10 riesco a raggiungere l'agognato Nirvana del kittaggio.
Marco è lì che , nell'attesa , sta lavando la sua "Salsa" gommata plus.
Mi accoglie con un gran sorriso, (tipico della gente romagnola e molto meno frequente dalle mie parti), che mi fa sentire subito a casa.
Si accinge poi a spiegarmi i pro e i contro del progetto che si vuole andare a sviluppare e da quello si intuisce la passione che mette nel suo lavoro. Lo invidio un po! Non tutti hanno la fortuna di poter fare della propria passione il lavoro della vita.
La sua equipe è fatta di persone alla mano ma molto competenti ed affiatate, ognuno ha un suo ruolo che svolge con una maestria acquisita in anni di esperienza.
A questo punto decidiamo di montare un BBS 500 W, 36 v, con una batteria custom da 600 W, gli lascio la mia Bianchi Jab 27.1 ( mod full) e scendo , nell'attesa, verso Cesenatico con la sua infinita pineta.
La giornata purtroppo non è delle migliori, il cielo è grigio di foschia, ma la rivera , oŕmai abbandonata dai chiassosi vacanzieri, è accogliente e rilassante.
Ritorno verso le 13 e si ci incontra con Marco & c. al Cinetico bar adiacente all'officina ( molto carino ed accogliente, tutto in stile cycling) mi invitano a mangiare al loro tavolo e si discute de più e del meno.
Poi Marco rientra in officina per le rifiniture dove lo raggiungo verso le 14 per la prima prova della bike, che mi lascia a dir poco estasiato. .
Adesso non resta che ricaricare la neonata in macchina e ritornare , altri 447 km mi attendono (sob) , la batteria mi verrà poi spedita a domicilio tra 10/15 giorni.
Ci si accomiata quindi con Marco e soci e si riparte. Il rientro si svolge senza intoppi ed io, impaziente di essere di nuovo a casa, vado senza soste.
È stata una bella esperienza, ormai per me Alcedo era quasi una leggenda, che ora si traduce in realtà, e che consiglio a chiunque volesse passare al " lato assistito della forza".
A dopo per le prime foto ( senza batteria) ieri sera ero sfatto.
Dopo lunga attesa, e ponderata progettazione, la nuova creatura made in Alcedo vede la luce!
Ieri mattina sveglia ore 4.00 , ci si prapara velocemente, il resto è già stato organizzato il giorno precedente, Tom Tom aggiornato bici caricata in macchina .
Ore 4.30 si parte, mi attendono 447 km per raggiungere , a Montaletto di Cervia, la leggendaria sede dell'Alcedo factory.
Il viaggio non è dei migliori (nebbione da Tortona a a Piacenza e camion fermo sulla carreggiata lo rallentano non poco) ma alle 9.10 riesco a raggiungere l'agognato Nirvana del kittaggio.
Marco è lì che , nell'attesa , sta lavando la sua "Salsa" gommata plus.
Mi accoglie con un gran sorriso, (tipico della gente romagnola e molto meno frequente dalle mie parti), che mi fa sentire subito a casa.
Si accinge poi a spiegarmi i pro e i contro del progetto che si vuole andare a sviluppare e da quello si intuisce la passione che mette nel suo lavoro. Lo invidio un po! Non tutti hanno la fortuna di poter fare della propria passione il lavoro della vita.
La sua equipe è fatta di persone alla mano ma molto competenti ed affiatate, ognuno ha un suo ruolo che svolge con una maestria acquisita in anni di esperienza.
A questo punto decidiamo di montare un BBS 500 W, 36 v, con una batteria custom da 600 W, gli lascio la mia Bianchi Jab 27.1 ( mod full) e scendo , nell'attesa, verso Cesenatico con la sua infinita pineta.
La giornata purtroppo non è delle migliori, il cielo è grigio di foschia, ma la rivera , oŕmai abbandonata dai chiassosi vacanzieri, è accogliente e rilassante.
Ritorno verso le 13 e si ci incontra con Marco & c. al Cinetico bar adiacente all'officina ( molto carino ed accogliente, tutto in stile cycling) mi invitano a mangiare al loro tavolo e si discute de più e del meno.
Poi Marco rientra in officina per le rifiniture dove lo raggiungo verso le 14 per la prima prova della bike, che mi lascia a dir poco estasiato.
Adesso non resta che ricaricare la neonata in macchina e ritornare , altri 447 km mi attendono (sob) , la batteria mi verrà poi spedita a domicilio tra 10/15 giorni.
Ci si accomiata quindi con Marco e soci e si riparte. Il rientro si svolge senza intoppi ed io, impaziente di essere di nuovo a casa, vado senza soste.
È stata una bella esperienza, ormai per me Alcedo era quasi una leggenda, che ora si traduce in realtà, e che consiglio a chiunque volesse passare al " lato assistito della forza".
A dopo per le prime foto ( senza batteria) ieri sera ero sfatto.