News Giallo ai piani alti di Scott

Ser pecora

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La grande crisi che sta attraversando il settore bici si tinge anche di giallo, perlomeno dalle parti di Givisiez, in Svizzera, dove ha sede Scott Sports. Ad inizio anno avevamo dato la notizia che l'azienda svizzera aveva ottenuto un prestito da uno dei suoi maggiori investitori, la coreana Youngone (fornitore...
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CANNODALE FLASH 29 SI
il problema del futuro nel mercato bici non saranno i costi ma i posti ,di lavoro ovviamente
Si stanno profilando anche qui tagli sarà rimpiazzato dal coreano Juwon Kim, un investment banker coreano, che guarda caso curava le fusioni ed acquisizioni da parte di Youngone.
In pratica un sarto che taglierà costi
 

pk71

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Nicolai G16
Sono le questioni che abitualmente succedono nelle imprese dove arriva a comandare la finanza. Giustamente questi voglio far rendere i propri investimenti e attuano tutto quello che ritengono necessario per raggiungere il proprio scopo. Sono cattivi senza cuore? nella maggior parte dei casi si, ma l'errore lo commette chi ci si accompagna, compresi anche la maggior parete dei dipendenti (o almeno dei dirigenti) che agli annunci di acquisizioni e finanziamenti plaudono e festeggiano.
 

lorenzom89

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Ha perso il suo giocattolo nel momento in cui Youngone è passata al 50,1 % delle quote. Il resto è un epilogo scontato.
purtroppo quando un azienda cede parte di se in favore di capitali che servono per mantenerla in vita, alla fine prende la strada dei capitali.
Sono le questioni che abitualmente succedono nelle imprese dove arriva a comandare la finanza. Giustamente questi voglio far rendere i propri investimenti e attuano tutto quello che ritengono necessario per raggiungere il proprio scopo. Sono cattivi senza cuore? nella maggior parte dei casi si, ma l'errore lo commette chi ci si accompagna, compresi anche la maggior parete dei dipendenti (o almeno dei dirigenti) che agli annunci di acquisizioni e finanziamenti plaudono e festeggiano.
guardate che è pieno di aziende che vengono acquisite da gruppi più grossi ma in cui il CEO rimane quello storico.

in questo caso è stato rimpiazzato per "ragioni che hanno portato a tale risoluzione non possono essere rese note in questa fase" ma che sono facilmente intuibili, probabilmente Scott è in crisi come molte altre aziende del settore bici, se poi è più in crisi delle altre è chiaro che chi la doveva gestire non lo ha fatto nel modo migliore.

io personalmente se avessi il 51% delle quote di Scott e vedo che mi tira fuori delle ciofeche di bici come le ultime Ebike e l'ultima Spark e Genius, il CEO lo licenzio il giorno dopo la presentazione:mrgreen: (anche le ultime bdc fanno abbastanza andare di corpo...)
 

albatros_la

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guardate che è pieno di aziende che vengono acquisite da gruppi più grossi ma in cui il CEO rimane quello storico.

in questo caso è stato rimpiazzato per "ragioni che hanno portato a tale risoluzione non possono essere rese note in questa fase" ma che sono facilmente intuibili, probabilmente Scott è in crisi come molte altre aziende del settore bici, se poi è più in crisi delle altre è chiaro che chi la doveva gestire non lo ha fatto nel modo migliore.

io personalmente se avessi il 51% delle quote di Scott e vedo che mi tira fuori delle ciofeche di bici come le ultime Ebike e l'ultima Spark e Genius, il CEO lo licenzio il giorno dopo la presentazione:mrgreen: (anche le ultime bdc fanno abbastanza andare di corpo...)
Ciò che piace a te è relativo. Se vendono vendono, altrimenti devono cercare altre vie per rendere i prodotti più appetibili. Difficile che le bici siano belle o brutte per merito o colpa del CEO, a meno che non si tratti di un'azienduccola poco più che a conduzione familiare (ma non hai un CEO in quel caso).
Il punto è che, come diceva giustamente qualcuno, se finisci per essere oggetto di acquisizione, chi poi possiede le quote maggiori decide. E magari non decide perché fai bici brutte e nemmeno perché non vendi, ma perché gli investitori vogliono il tot % di resa e se sei un punto sotto non stai rendendo abbastanza. E saluti al CEO.
Il CEO rimane quello storico se fa rendere l'azienda come da aspettative degli investitori oppure se la sua persona è un contributo fondamentale alla vendita (marketing, diciamo). Io le Scott le vedo in giro da una vita ma questo signore fino a ieri francamente non sapevo chi fosse. Avrei o meno preso una Scott a prescindere dalla sua posizione e presenza e immagino che così abbiano fatto tutto gli acquirenti di Scott. Insomma, non è indispensabile.
 

lorenzom89

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Ciò che piace a te è relativo. Se vendono vendono, altrimenti devono cercare altre vie per rendere i prodotti più appetibili. Difficile che le bici siano belle o brutte per merito o colpa del CEO, a meno che non si tratti di un'azienduccola poco più che a conduzione familiare (ma non hai un CEO in quel caso).
Il punto è che, come diceva giustamente qualcuno, se finisci per essere oggetto di acquisizione, chi poi possiede le quote maggiori decide. E magari non decide perché fai bici brutte e nemmeno perché non vendi, ma perché gli investitori vogliono il tot % di resa e se sei un punto sotto non stai rendendo abbastanza. E saluti al CEO.
Il CEO rimane quello storico se fa rendere l'azienda come da aspettative degli investitori oppure se la sua persona è un contributo fondamentale alla vendita (marketing, diciamo). Io le Scott le vedo in giro da una vita ma questo signore fino a ieri francamente non sapevo chi fosse. Avrei o meno preso una Scott a prescindere dalla sua posizione e presenza e immagino che così abbiano fatto tutto gli acquirenti di Scott. Insomma, non è indispensabile.
guarda che quasi sempre il CEO deve rendere conto agli investori, a meno che non sia un CEO fondatore con le quote di maggioranza, e quasi mai è così

poi non è solo questione di investitori, finanza, e chissà quali pretese di rendita, semplicemente un azienda è una macchina che per funzionare deve fare soldi, se invece i soldi li brucia la macchina non funziona più.

un azienda può anche avere ottimi prodotti, prezzi bassi, dipendenti felici e ben pagati, azienda super green, clienti super soddisfatti, se però poi i conti non tornano e sono in rosso per troppo tempo, l'azienda chiude, non c'è storia, si va all'asta e i dipendenti vanno a casa.
 
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albatros_la

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guarda che quasi sempre il CEO deve rendere conto agli investori, a meno che non sia un CEO fondatore con le quote di maggioranza, e quasi mai è così

poi non è solo questione di investitori, finanza, e chissà quali pretese di rendita, semplicemente un azienda è una macchina che per funzionare deve fare soldi, se invece i soldi li brucia la macchina non funziona più.

un azienda può anche avere ottimi prodotti, prezzi bassi, dipendenti felici e ben pagati, azienda super green, clienti super soddisfatti, se però poi i conti non tornano e sono in rosso per troppo tempo, l'azienda chiude, non c'è storia, si va all'asta e i dipendenti vanno a casa.
Quando si parlò del famigerato prestito di Youngone, si parlò di profitto di Scott pari a 23.2 milioni di $ su 695 milioni di $ di venduto nel 2022, e di 35.8 milioni di $ su 628 milioni di $ di venduto nel 2021. Rendita in crescita, ma bassa in percentuale sulle vendite. Non so come sia andato il 2023 ma il trend non sembrava in discesa.
 
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Dal sito Scott risulta che il fondatore non sia Beat Zaugg ma Ed Scott, nel 1958 in Idaho. Zaugg l'ha comprata solo molto più tardi e in due step

Ed Scott è quello che ha fondato Scott Usa, che produceva bastoncini da sci. Poi l'azienda ha subito vari rimaneggiamenti, si è messa a produrre anche bici , etc.etc..e poi è stata venduta. Zaugg è il fondatore di Scott Sports, l'azienda svizzera attuale.
 

lorenzom89

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Quando si parlò del famigerato prestito di Youngone, si parlò di profitto di Scott pari a 23.2 milioni di $ su 695 milioni di $ di venduto nel 2022, e di 35.8 milioni di $ su 628 milioni di $ di venduto nel 2021. Rendita in crescita, ma bassa in percentuale sulle vendite. Non so come sia andato il 2023 ma il trend non sembrava in discesa.
sono numeri che da soli vogliono dire ben poco... bisognerebbe analizzare tutto il bilancio (anche raffrontato coi competitors) e soprattutto le previsioni future per i prossimi anni, e poi anche quelle a volte non bastano per capire la qualità di un azienda
 

marco

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Il punto è che, come diceva giustamente qualcuno, se finisci per essere oggetto di acquisizione, chi poi possiede le quote maggiori decide. E magari non decide perché fai bici brutte e nemmeno perché non vendi, ma perché gli investitori vogliono il tot % di resa e se sei un punto sotto non stai rendendo abbastanza. E saluti al CEO.
Il CEO rimane quello storico se fa rendere l'azienda come da aspettative degli investitori oppure se la sua persona è un contributo fondamentale alla vendita (marketing, diciamo). Io le Scott le vedo in giro da una vita ma questo signore fino a ieri francamente non sapevo chi fosse. Avrei o meno preso una Scott a prescindere dalla sua posizione e presenza e immagino che così abbiano fatto tutto gli acquirenti di Scott. Insomma, non è indispensabile.

Se il Ceo ha venduto una quota maggioritaria dell'azienda per una valanga di soldi, forse dovrebbe anche capire che non è più lui quello che comanda e che, invece di scrotoclostare chi lo ha ricoperto d'oro, si potrebbe fare da parte e godersi i soldi.
Non so perché nella bike industry i grandi "capitani d'azienda" stile Roskopp, Zaugg, ma anche lo stesso Colnago, vogliono soldi E potere, fin quando qualcuno non gli fa capire che non funziona così.
 

fabio1991

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mi sembra più che giusto che salti qualche CEO e qualche dirigente di queste super aziende di bici visto che durante il boom sono state gestite in modo pessimo
Concordo, hanno sguazzato in un mercato drogato pavoneggiando +150% di fatturato in un anno con chissà quali bonus e poi piangono che li fanno fuori perchè hanno mandato in stallo l'azienda. Hanno agito circa tutte per quelle che sono, aziende piuttosto "artigianali" come operato che hanno sempre cavalcato una passione più che un mercato vero e proprio
 

marco

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questo me lo segno;

voce del verbo scrotoclostare
uno che scrotoclosta è uno che vende parte della sua azienda per fare fronte ad investimenti e, o a debiti, ma che poi anche trovandosi in minoranza nel cdm vuole cmq comandare, giusto?

no, è uno che vende la maggior parte della sua azienda, incassa i soldi come privato, e invece di goderseli vuole continuare a comandare.
 

gmr

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Quando un grande gruppo acquisisce quote di una azienda, inizialmente non tocca il management, perchè si parte dall'ipotesi che l'azienda è arrivata dove è arrivata grazie a quel management, e decapitarla vorrebbe dire perdere memoria storica, cultura aziendale, visione ecc. ecc.

Tuttavia il grande gruppo tipicamente piazza le sue persone nel board e dopo qualche anno, quando queste hanno avuto tempo adeguato per conoscere l'azienda e sono ritenute in grado di governarla, non è raro che possano allontanare il CEO o il vecchio management se i risultati attesi non si sono manifestati o semplicemente se si sono sviluppate divergenze importanti di visione.

Il signor Zaugg di sicuro sarà stato ampiamente compensato, adesso puo' provare a fare succhi di frutta.
 

albatros_la

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sono numeri che da soli vogliono dire ben poco... bisognerebbe analizzare tutto il bilancio (anche raffrontato coi competitors) e soprattutto le previsioni future per i prossimi anni, e poi anche quelle a volte non bastano per capire la qualità di un azienda
Secondo me bastano per capire che quel prestito era praticamente un acquisto delle quote rimanenti. Se hai un profitto attorno ai 30 milioni di $ l'anno e ti danno un prestito da 160 milioni di $ al 4.6 %, capisci già che non riuscirai mai a ripagarlo in tempi ragionevoli, a meno che tu non pensi che il mercato esploderà (cosa che i furboni del mercato bici hanno anche creduto sul serio, ingenuità che forse i coreani hanno sfruttato abilmente).
 

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