infatti a mio parere il nocciolo della questione (o per lo meno, uno dei noccioli) è proprio questo..
Ma quale caspita di azienda pagherebbe ancora questo atleta che passa più tempo in ospedale che in sella alla sua bici?
Non voglio passare per venale, per lo str@nzo di turno o per insensibile.. ma se io fossi l'AD di una qualsiasi azienda, sinceramente non mi sentirei più di investire su di lui. Sicuramente non dal punto di vista di "atleta". Magari lo proporrei al marketing o altro, ma da atleta per quanto mi riguarda sarebbe fuori..
Non entro nel merito delle sue scelte (o non scelte) personali.. ma considerato che ha già avuto 2 gravi infortuni e possiamo dirlo tranquillamente, i suoi jolly della vita se li è ampiamente giocati, penso che dal punto di vista professionale sia abbastanza "finito"..
ti dico la mia, un sunto di quello che ho visto negli anni facendo preparatore e recentemente fisioterapista.
se ha un contratto pluriennale, loro lo devono obbligatoriamente riabilitare, ci sono assicurazioni private che ovviamente, più uno si infortuna, più lievitano. Ovviamente come nelle auto c'è il massimale economico.
Più un giocatore di calcio rompe i legamenti meno vorranno tesserarlo, ma finchè ha il contratto lo devono rimettere in sesto.
per riabilitare la frattura del dente dell'epistrofeo servono minimo 3-4 mesi e non si sa se si recupererà al 100%, un pò di limitazioni le lascia quasi sempre. Personalmente smetterei, poi sono affari suoi ecco. E' una riabilitazione difficilissima tra l'altro.
Da fisioterapista esaminatore lo terrei fuori dalla società, quantomeno da atleta, convengo con te.