Una guerra all’UCI un po’ strana, visto che comunque sono ancora team ed atleti tesserati UCI. La vera battaglia sarebbe fare un circuito di gare “libero”, dove per partecipare non ti serve la tessera UCI. Quindi, ad esempio, voglio far partecipare un campione di motocross (esempio a caso) e lo faccio partire senza dover sottostare al tesseramento UCI.
Il vero problema, nel caso di non sottostare alla tessera UCI (o una delle sue federazioni), sono le complicazioni legali: ad esempio, la tessera presuppone una visita medica fatta con determinati criteri, che ti danno una idoneità alle competizioni che hanno determinate caratteristiche. Se si fa una ”Redbull free” chi garantisce, ad esempio, l’idoneità alla competizione?
Per chiarire, sono il primo a credere che l’UCI abbia pochi punti a suo favore, se ne ha, però è indubbio che creare un circuito “alternativo “ comporti difficoltà notevoli, che in questo momento sono probabilmente ancora maggiori che in passato.