News Battaglia nel fango di Caldirola

ant

Biker assatanatus
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
Non ho corso in MTB, ma su strada e in tutte le categorie giovanili; ad un certo punto, dai 14-16 anni si fa forte e di certo non si va tanto per il sottile. In MTB immagino che sia la stessa cosa.
La bici (road e offroad) é sacrificio, determinazione, volontà, poi anche divertimento, soddisfazione, piacere.
Complimenti a tuo figlio.
mah. la retorica del ciclismo come sangue lacrime e fango e gesto eroico a tutti i costi io non la condivido fino in fondo, però nell'ambiente in tanti la pensano così. è uno sport duro, è uno sport di fatica, che debba per forza anche diventare quasi estremo certe volte non ne vedo il senso. so di non essere l'unico ma siamo in minoranza nell'ambiente.

mio figlio corre anche lui nelle categorie giovanili (XC, raramente bdc) ed alcune gare (come ieri) a me sembrano un po' forzature, soprattutto per chi corre tutte le sante domeniche dell'anno o quasi.
Capisco gli organizzatori, quando organizzi una gara (quella di ieri era anche coppa Italia) con mesi di anticipo poi non mandi a monte perchè piove da una settimana, però anche fra i ragazzini atleti se chiedo in giro "ti sei divertito ieri?" mi rispondono "insomma"....
 
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Pietro.68

...estiqaatsi...
14/9/10
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nel medio Brenta
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due...
mah. la retorica del ciclismo come sangue lacrime e fango e gesto eroico a tutti i costi io non la condivido fino in fondo, però nell'ambiente in tanti la pensano così. è uno sport duro, è uno sport di fatica, che debba per forza anche diventare quasi estremo certe volte non ne vedo il senso. so di non essere l'unico ma siamo in minoranza nell'ambiente.

mio figlio corre anche lui nelle categorie giovanili (XC, raramente bdc) ed alcune gare (come ieri) a me sembrano un po' forzature, soprattutto per chi corre tutte le sante domeniche dell'anno o quasi.
Capisco gli organizzatori, quando organizzi una gara (quella di ieri era anche coppa Italia) con mesi di anticipo poi non mandi a monte perchè piove da una settimana, però anche fra i ragazzini atleti se chiedo in giro "ti sei divertito ieri?" mi rispondono "insomma"....
giusto.
ma puoi sempre non partire se non te la senti.
 
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Il_Tasso

ᛒᛅᚱᚢᚴ᛫ᚴᚼᛅᛦᛆᛏ
19/5/17
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Perugia
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Cube Acid 2012, On One Hello Dave 2024
sacco nero della spazzatura e dentro tutto, a casa, idropulitrice in cortile, poi lavatrice
Arrivo alla macchina
Salgo completamente infangato, imbratto tutto senza ritegno
Arrivo a casa
Tolgo le scarpe per non deturpare l'androne del condominio e l'ascensore
Mi denudo sul pianerottolo di casa (ho già messo in conto una o più querele, finora tutto ok)
Butto la roba sul terrazzo, in attesa di decidere se bruciarla o tentare il lavaggio
Doccia
Passo l'aspirapolvere per eliminare le tracce di fango ed evitare il divorzio
Alla sera mi ricordo della roba in decadimento sul terrazzo, la recupero e la butto in lavatrice così com'è, tanto il filtro lo pulisco io.
 

ant

Biker assatanatus
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
ho visto diversi video delle gare di questo weekend qui in piemonte.
credo di avere ripassato tutte le bestemmie note ed averne anche imparate di nuove guardandoli.

poi dopo ci ridiamo sopra e ci sentiamo pure eroi, ma sul momento ti scappano, hai voglia se ti scappano...
 
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Maiella

Biker Maiellensis
3/2/15
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Maiella/Abruzzo
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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
mah. la retorica del ciclismo come sangue lacrime e fango e gesto eroico a tutti i costi io non la condivido fino in fondo, però nell'ambiente in tanti la pensano così. è uno sport duro, è uno sport di fatica, che debba per forza anche diventare quasi estremo certe volte non ne vedo il senso. so di non essere l'unico ma siamo in minoranza nell'ambiente.

mio figlio corre anche lui nelle categorie giovanili (XC, raramente bdc) ed alcune gare (come ieri) a me sembrano un po' forzature, soprattutto per chi corre tutte le sante domeniche dell'anno o quasi.
Capisco gli organizzatori, quando organizzi una gara (quella di ieri era anche coppa Italia) con mesi di anticipo poi non mandi a monte perchè piove da una settimana, però anche fra i ragazzini atleti se chiedo in giro "ti sei divertito ieri?" mi rispondono "insomma"....
"Se avete paura di vento e pioggia, allora lasciate stare il ciclismo”, sono le parole di Eddy Mercx. Mi é piaciuto riportare questo pensiero di Mercx.

Il ciclismo é uno sport situazionale, legato anche alle previsioni meteo. Che sia BDC o MTB poco cambia, né si può pensare di interrompere una gara perché ci sono condizioni meteo estreme.
E poi lasciatemi dire che anche il carattete di chi va in bici ne risente in positivo.
 

MauroPS

Biker acciaccatus
29/1/17
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Vicino Udine.
www.pistocco.com
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Ragley Big AL
Sulla winning run:
la fisica è estremamente democratica, vale per tutti, e quel ragazzo ha dimostrato che era fisicamente possibile scendere in quel modo.
E l'unico modo per farlo è frenare il meno possibile, praticamente nulla.
Sulla curva dell'albero, dove tutti vanno dritti, lui la butta dentro liscia, senza freni.
In parecchi punti drifta con anteriore e posteriore contemporaneamente, senza rallentare, cosa impossibile se si frena.
E allora il problema si sposta: cosa ci vuole per frenare il meno possibile su quel casino (pista relativamente facile, ma fondo infame)?
Tecnica, fisico, propriocezione, noncuranza delle conseguenze. Tutte cose che purtroppo non si comprano su Ridewill.
...e probabilmente non si imparano neanche se non sei portato...
 

ant

Biker assatanatus
4/6/04
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Tra i due laghi e il Moncuni
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"Se avete paura di vento e pioggia, allora lasciate stare il ciclismo”, sono le parole di Eddy Mercx. Mi é piaciuto riportare questo pensiero di Mercx.

Il ciclismo é uno sport situazionale, legato anche alle previsioni meteo. Che sia BDC o MTB poco cambia, né si può pensare di interrompere una gara perché ci sono condizioni meteo estreme.
E poi lasciatemi dire che anche il carattete di chi va in bici ne risente in positivo.

Mah, io invece anche sulla questione tappa Giro sono più d'accordo con Omar di Felice che con Cassani.
Il dibattito che si è generato intorno alle due posizioni testimonia che non c'è una verità unica come da retorica del ciclismo.
Cmq la chiudo qui, è evidente che abbiamo posizioni diverse (occhio non dico che bisogna interrompere per due gocce di pioggia o un po' di fango, ma in certi casi non lo vedo una bestemmia)
 
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lorenzom89

Biker grossissimus
23/10/10
5.292
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emilia romagna
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mah. la retorica del ciclismo come sangue lacrime e fango e gesto eroico a tutti i costi io non la condivido fino in fondo, però nell'ambiente in tanti la pensano così. è uno sport duro, è uno sport di fatica, che debba per forza anche diventare quasi estremo certe volte non ne vedo il senso. so di non essere l'unico ma siamo in minoranza nell'ambiente.

mio figlio corre anche lui nelle categorie giovanili (XC, raramente bdc) ed alcune gare (come ieri) a me sembrano un po' forzature, soprattutto per chi corre tutte le sante domeniche dell'anno o quasi.
Capisco gli organizzatori, quando organizzi una gara (quella di ieri era anche coppa Italia) con mesi di anticipo poi non mandi a monte perchè piove da una settimana, però anche fra i ragazzini atleti se chiedo in giro "ti sei divertito ieri?" mi rispondono "insomma"....
concordo.

più che altro non siamo più in tempi di vacche grasse come 10-20 anni fa.. oggi c'è un attimo da interrogarsi se facendo una gara col fango vale la pena di:
1. disintegrare sentieri e strade, che poi dovranno essere sistemati..
2. rovinare la bici.. trasmissione, sospensioni, cuscinetti ecc..
3. ammalarsi tipo raffreddamento, bronchite o peggio ossa rotte
4. far passar una domenica di me**a anche a tutti i volontari e sanitari che sono lì ..

ad esempio da poco è stata fatta la lessinia legend in condizioni pietose.. doveva essere un 90km per 3000dls.. hanno accorciato a poco più di 1100dsl e 30km.. il tutto per infangare bici, atleti, rovinare percorsi.. e divertirsi poco o niente.. mah.. in questi casi secondo me è meglio annullare tutto..
 

avalonice

Biker grossissimus
2/4/09
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ovunque
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con le ruote
Non conosco Caldirola come bike park quindi non vorrei dare giudizi parziali e preconcetti ma al netto del fango mi sembra un percorso estremamente facile per una gara DH di livello nazionale.
Non faccio DH non frequento generalmente bike park quindi sono assolutamente fermo e con pochissime skill tecniche ma quel percorso asciutto non avrei difficoltà a farlo (almeno spero).
Se il livello della DH nazionale è questo non mi meraviglio dei risultati internazionali degli rider italiani.
 

Fra1993to

Biker tremendus
26/12/15
1.160
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Torino
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Torque & Moxie
Sulla winning run:
la fisica è estremamente democratica, vale per tutti, e quel ragazzo ha dimostrato che era fisicamente possibile scendere in quel modo.
E l'unico modo per farlo è frenare il meno possibile, praticamente nulla.
Sulla curva dell'albero, dove tutti vanno dritti, lui la butta dentro liscia, senza freni.
In parecchi punti drifta con anteriore e posteriore contemporaneamente, senza rallentare, cosa impossibile se si frena.
E allora il problema si sposta: cosa ci vuole per frenare il meno possibile su quel casino (pista relativamente facile, ma fondo infame)?
Tecnica, fisico, propriocezione, noncuranza delle conseguenze. Tutte cose che purtroppo non si comprano su Ridewill.
Conosco abbastanza bene quella curva dove tutti si arroccano male col fango (è il tratto finale in comune tra tutte le piste di caldirola, quindi se ti fai 13 run in un giorno, passi 13 volte da quel punto).
Con l'asciutto fai quel che vuoi: o tagli la curva dritto per dritto o fai la curva.
È il classico passaggio che da asciutto lo fai con la sigaretta in bocca, mentre con il fango diventa veramente ostico: (leggermente) ripido e (molto) scivoloso, le due condizioni ideali per non frenare nulla e finire come il 99% di quelli nel video (ovvero con le gambe per aria e la testa per terra)
 

Fra1993to

Biker tremendus
26/12/15
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Torque & Moxie
Non conosco Caldirola come bike park quindi non vorrei dare giudizi parziali e preconcetti ma al netto del fango mi sembra un percorso estremamente facile per una gara DH di livello nazionale.
Non faccio DH non frequento generalmente bike park quindi sono assolutamente fermo e con pochissime skill tecniche ma quel percorso asciutto non avrei difficoltà a farlo (almeno spero).
Se il livello della DH nazionale è questo non mi meraviglio dei risultati internazionali degli rider italiani.
Caldirola è molto facile, tuttavia contiene tanti tanti salti ben preparati e ben studiati: permette di migliorare le skills "per aria". C'è di tutto (inteso come ogni tipo di salto): dal facile, al medio, al difficile, al "ma quella rampa equivale al terzo piano di casa mia".
La pista chiamata "DH" ha un paio di passaggini su radici più croccanti, ma nulla di infattibile anche da uno scarsone come me.
È un ottimo posto dove prendere confidenza con la velocità in discesa (perché c'è poco tecnico e ti vien voglia di mollare i freni) e coi salti
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo