Penso che il concetto di efficenza della pedivella lunga rispetto alla corta meriti un approfondimento. Con la pedivella più corta si perde vantaggio sulla leva ma si alza la sella e si guadagna un tratto di pedalata più lungo con il ginocchio ad angolazione migliore. In pratica un angolo di spinta ottimale più ampio. Questa caratteristica potrebbe diventare ancora più interessante con corone ovali. Io avendo usato pedivelle da 180 e da 165 posso dire di aver avuto proprio la sensazione sopra descritta. Con le più corte il ritmo di pedalata è salito così come la sensazione di usare rapporti più leggeri con conseguente gamba meno pesante, ginocchio senza bruciore e polmoni più impegnati. Sullo sconnesso mi trovo meglio e mi sembra di andare più "reattivo" mentre i tempi di percorrenza dei tratti asfaltati sono rimasti sostanzialmente invariati.