Ma poi ripensavo al fatto che, ovviamente, il tubo obliquo debba essere sigillato, ma nei telai in metallo (alluminio, acciaio, titanio, ecc.) vengono lasciati dei fori di sfiato per i vapori delle saldature e per evitare condense.
O sbaglio?
Non sbagli, tutti i telai sono forati per sfogare la condensa. Detto ciò, fare una struttura air-tight è complicato e costoso (senza contare che impedisce il routing interno di qualsiasi cavo e obbliga a fare fori ciechi per la viteria - ad esempio quella per il portaborraccia). È più sensato usare la struttura del telaio come contenimento e delegare la tenuta ad altro; all'atto pratico ciò significa mettere un serbatoio flessibile (in pratica, una sacca in qualche polimero, magari meno incline all'usura della classica camera d'aria in butile) all'interno del tubo e lasciare che si espanda quando viene riempito, fino a occupare tutto lo spazio che ha a disposizione, condizione nella quale la pressione è sostenuta dal tubo stesso (lo stesso principio per cui la pressione della camera d'aria è sostenuta dal copertone e non dalla camera d'aria stessa, che ha il solo scopo di fare tenuta).
Tra il serio e il faceto, visto che l'elio è sempre un gas affascinante che diversi hanno nominato, anche riempiendo un telaio di elio a 1 atm non si otterrebbe una spinta superiore ai 10-12 grammi a livello del mare (solo un vero grammomaniaco potrebbe spendersi per una simile riduzione di peso...). Inoltre, nel momento in cui il telaio fosse air-tight, bisogna resistere alla tentazione di tirare il vuoto spinto per massimizzare la spinta perché verosimilmente si accartoccerebbe, al che un ridimensionamento potrebbe vanificare ogni risparmio di peso. Infine, l'elio ha una molecola così piccola che non è facile come si potrebbe immaginare fare un contenitore (e una valvola) in grado di contenerlo per tempi ragionevoli, tant'è che viene utilizzato proprio per individuare e misurare le perdite nei serbatoi.