Test Reimpermeabilizzare una giacca con i prodotti specifici Endura

marco

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Una membrana Goretex tiene almeno 20.000 mm di colonna d'acqua pertanto è difficile che passi la pioggia attraverso (fai la prova sotto il rubinetto ad esempio). In realtà quell'umido che si percepisce è dovuto al fatto che l'esterno, quando inzuppato, si raffredda e determina la formazione di condensa su lato interno che può essere anche copiosa (effetto che puoi notare sugli infissi d'inverno o in macchina ad esempio).
Infatti la permeabilità al vapore acqueo dei vari Goretex, Neoshell etc (da verificare il nuovo Futurelight di North Face che parrebbe rivoluzionario) è nettamente inferiore al necessario per smaltire correttamente il vapore acqueo prodotto dal corpo (anche solamente quando si cammina sotto la pioggia).

Per tornare in topic, I trattamenti DWR servono a turare le porosità del tessuto (come le cerature o ingrassature di Burberry o Belstaff ad esempio) e aiutano a far scorrere l'acqua superficialmente senza impregnare il tessuto, ma non sono molto efficaci né duraturi (infatti Goretex con shakedry ha portato la membrana all'esterno proprio per massimizzare la protezione contro l'acqua).
Pertanto meglio scegliere una giacca che abbia già un tessuto compatto e liscio, magari con una foderina che aiuti a evitare l'effetto di sacchetto bagnato sulla pelle.

I trattamenti DWR da fare a casa non servono a nulla o, cmq, durano un'uscita (come sciolina spray Vs quella data col ferro per chi usa gli sci).

interessante. Quindi stai dicendo che, una volta che il trattamento di fabbrica se ne é andato, non c'è modo per evitare in maniera duratura che il tessuto si inzuppi e crei la condensa che, alla fin della fiera, bagna chi indossa la giacca?
 

trimbax

Biker superis
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interessante. Quindi stai dicendo che, una volta che il trattamento di fabbrica se ne é andato, non c'è modo per evitare in maniera duratura che il tessuto si inzuppi e crei la condensa che, alla fin della fiera, bagna chi indossa la giacca?
Esatto.
Ad ogni modo il discorso va esteso a com'è fatta la giacca e non al singolo tessuto.
Ad esempio giacche con efficaci prese d'aria e fodere che aiutano a gestire l'umidità si comportano meglio sotto la pioggia incessante, per contro sono più ingombranti.
I classici gusci light (2 layer) sono molto compatti ma gestiscono peggio il fenomeno di cui sopra.

Sarebbe da testare una giacca Shakedry (in teoria più efficace) e uno shell in Futurelight che dovrebbero essere lo stato dell'arte attuale.
Purtroppo non ho ancora avuto l'occasione (ne lavorativame ne personalmente di farlo).
 

pk71

Biker velocissimus
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Esatto.
Ad ogni modo il discorso va esteso a com'è fatta la giacca e non al singolo tessuto.
Ad esempio giacche con efficaci prese d'aria e fodere che aiutano a gestire l'umidità si comportano meglio sotto la pioggia incessante, per contro sono più ingombranti.
I classici gusci light (2 layer) sono molto compatti ma gestiscono peggio il fenomeno di cui sopra.

Sarebbe da testare una giacca Shakedry (in teoria più efficace) e uno shell in Futurelight che dovrebbero essere lo stato dell'arte attuale.
Purtroppo non ho ancora avuto l'occasione (ne lavorativame ne personalmente di farlo).
Alla fine la domanda è di rigore: te che giacca usi?
 

trimbax

Biker superis
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Alla fine la domanda è di rigore: te che giacca usi?
Io uso una giacca Mammut in Goretex Active xché molto compatta e con grandi cerniere sotto le braccia (ereditata dall'alpinismo). Se la metti sopra una t-shirt senti cmq le braccia "bagnate" mentre con maglie lunghe c'è più comfort.
La lavo a mano e me ne frego del dwr che ha perso.
Ovviamente se ci pedali sotto la pioggia ti ritrovi zuppo x il tuo sudore
 
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rikiuan

Biker serius
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In ogni caso posso confermare la mia insoddisfazione per tutti e due i prodotti specifici endura, che ho comprato: dopo un anno di uso di una giacca mt500 solitamente sciacquata a mano dal fango e a volta zuppata in acqua e poco sapone se puzzolente, si era resa necessario un trattamento (Marco Toniolo, la lavi o non la lavi, dopo un anno ci devi mettere le mani). Il trattamento in lavatrice seguito dal ferro da stiro (minimo calore, tessuto bagnato, nessun danno, asciugatura con deumidificatore) ha rappresentato un piccolo miglioramento. Meglio dopo avere ripassato la giacca sul termosifone. A livello tattile sento la superficie più sguisciosa, ma non siamo alla perfezione. Il prodotto spray l'ho provato su delle scarpe la sportiva in goretex per proteggere lo strato superficiale dall'acqua che poi me le raffredda (per quanto resistano in termini di impermeabilizzazione). Non ho avuto risultati, forse a causa della specificità del prodotto in riferimento al tessuto exoshell.
La cosa che più mi rompe è che ho provato a scrivere alla casa per sapere se ho sbagliato qualcosa, magari avendo stirato a capo bagnato (per minimizzare il rischio di danni) piuttosto che da asciutto... ma non mi hanno risposto.
Proverò altri prodotti...
 
T

teoDH

Ospite
Vi riporto la mia esperienza di un bel po' di anni con le giacche da sci, ho usato sia Goretex che H2no (membrana di Patagonia).
Lascio perdere i giudizi sulle varie membrane, ma premetto che non sono un fan di goretex.
Quel che ho sempre fatto negli anni è stato far lavare la giacca da sci a fine stagione in tintoria, ho un negozio di fiducia a cui affido i miei capi da sci e che utilizza un lavaggio con prodotti impermeabilizzanti (tipo quello del test) e poi utilizza la stiratrice a pressione.
Questo contribuisce molto, a differenza del solo phon, a rigenerare la membrana esterna.
Dopo il passaggio in tintoria utilizzo un impermeabilizzante (io uso Grangers) e devo dire che ho giacche che han superato i 10 anni di utilizzo ancora in perfette condizioni.
Ho provato qualche anno fa a fare il lavaggio a casa e fatto un test comparativo, due gusci, stessa membrana, uno mandato come sempre in tintoria e l'altro lavato in lavatrice con detersivo sempre grangers (secondo me questi prodotti sono più o meno tutti uguali come caratteristiche, specie quelli senza PFC che sono meno efficaci di quelli con PFC).
Fatto il lavaggio e stirato con ferro usando un panno per non fare danni, impermeabilizzate con lo spray, quella da tintoria è risultata molto più waterproof, le gocce scivolavano via meglio e il tessuto si bagnava molto meno, infatti da allora uso solo più la tintoria (alla fine sono 20 euro di spesa una volta l'anno)
 
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Zero Cool

Biker paradisiacus
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mah, io la lavo poco, ma un anno mi sembra un po' tanto... più che per il sudore, per il fango che c'è sulla schiena. anche lasciandolo seccare e spazzolandolo, la giacca (MT500) rimane macchiata....

Io non ho questo problema, esco sempre con lo zaino quindi è lui che si sporca , e finisce in lavatrice senza problemi..
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Aggiungo che un altro motivo che consiglia di mantenere/ripristinare l'idrorepellenza dello strato esterno è che un guscio zuppo di fatto impedisce il funzionamento della membrana: la traspirabilità funziona per diffusione, se "fuori" c'è più umidità che "dentro" ovviamente la traspirazione non avviene...
 

pk71

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Io uso una giacca Mammut in Goretex Active xché molto compatta e con grandi cerniere sotto le braccia (ereditata dall'alpinismo). Se la metti sopra una t-shirt senti cmq le braccia "bagnate" mentre con maglie lunghe c'è più comfort.
La lavo a mano e me ne frego del dwr che ha perso.
Ovviamente se ci pedali sotto la pioggia ti ritrovi zuppo x il tuo sudore

Scusamima ti ho visto molto ferrato sull’argomento e vorrei “sfruttarti”, quindi se sei disponibile vorrei farti una domanda. Ovviamente sto cercando una giacca e mi sto perdendo tra i vari dati di impermeabilità e trasportabilità, detto questo vorrei sapere se la trasportabilità del capo è dovuta alle sole caratteristiche del tessuto o se viene presa in considerazione la presenza di aperture piuttosto che cerniere di areazione. Te lo chiedo perché confrontando due capi, uno Fox 10000/30000 e uno Leatt 10000/10000, il primo da l’idea della cerata mentre il secondo, foderato internamente, da l’idea di meno “afoso” passami il termine, quindi, come al solito, sono indeciso nella scelta.
 
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Scusamima ti ho visto molto ferrato sull’argomento e vorrei “sfruttarti”, quindi se sei disponibile vorrei farti una domanda. Ovviamente sto cercando una giacca e mi sto perdendo tra i vari dati di impermeabilità e trasportabilità, detto questo vorrei sapere se la trasportabilità del capo è dovuta alle sole caratteristiche del tessuto o se viene presa in considerazione la presenza di aperture piuttosto che cerniere di areazione. Te lo chiedo perché confrontando due capi, uno Fox 10000/30000 e uno Leatt 10000/10000, il primo da l’idea della cerata mentre il secondo, foderato internamente, da l’idea di meno “afoso” passami il termine, quindi, come al solito, sono indeciso nella scelta.
Sono ferrato perchè ci sono in mezzo per lavoro :-)

Ad ogni modo se vuoi alcuni approfondimenti puoi leggere qui:
https://en.wikipedia.org/wiki/Breathability

Se guardo solo alla traspirabilità, FOX è 3 volte più traspirabile di Leat e con un valore molto alto in assoluto.
Però valuterei il capo nel complesso, ovvero:
- meglio un capo foderato/3 layer che uno sfoderato/2 layer
- molto più traspirabile un capo che ha ampie aperture di ventilazione (tasche frontali magari con sacco tasca in rete, cerniere sotto le ascelle, taglio di sfogo dell'aria sul carrè/spalle dietro)
- molto più "resistente ad inzupparsi" un tessuto esterno liscio, sottile, compatto che un tessuto a grana grossa, peloso, mano peach o wool che tendono ad assorbire l'acqua (a prescindere della membrana e del DWR). -> Un capo che assorbe poca acqua in superficie risulta più leggero e limita l'effetto condensa interno.

Se allargo ulteriormente l'analisi ti direi che bisognerebbe valutare come ti vesti, ovvero:
- intimo tecnico che deve rimanere asciutto e trasferire il sudore/vapore acqueo verso l'esterno
- strato termico (pile) non troppo pesante e il più possible aperto proprio per far "traspirare" il più possibile.
- giacca impermeabile ma con molte aperture "strategiche" che creino una sorta di ventilazione/microregolazione

Detto questo tra attività personale (MTB e scialpinismo) e lavoro, ho incrociano diversi capi/materiali/soluzioni in diverse condizioni e non ce n'è una "miracolosa" o veramente superiore alle altre perchè tutte le membrane sono dei compromessi.
 

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Sono ferrato perchè ci sono in mezzo per lavoro :-)

Ad ogni modo se vuoi alcuni approfondimenti puoi leggere qui:
https://en.wikipedia.org/wiki/Breathability

Se guardo solo alla traspirabilità, FOX è 3 volte più traspirabile di Leat e con un valore molto alto in assoluto.
Però valuterei il capo nel complesso, ovvero:
- meglio un capo foderato/3 layer che uno sfoderato/2 layer
- molto più traspirabile un capo che ha ampie aperture di ventilazione (tasche frontali magari con sacco tasca in rete, cerniere sotto le ascelle, taglio di sfogo dell'aria sul carrè/spalle dietro)
- molto più "resistente ad inzupparsi" un tessuto esterno liscio, sottile, compatto che un tessuto a grana grossa, peloso, mano peach o wool che tendono ad assorbire l'acqua (a prescindere della membrana e del DWR). -> Un capo che assorbe poca acqua in superficie risulta più leggero e limita l'effetto condensa interno.

Se allargo ulteriormente l'analisi ti direi che bisognerebbe valutare come ti vesti, ovvero:
- intimo tecnico che deve rimanere asciutto e trasferire il sudore/vapore acqueo verso l'esterno
- strato termico (pile) non troppo pesante e il più possible aperto proprio per far "traspirare" il più possibile.
- giacca impermeabile ma con molte aperture "strategiche" che creino una sorta di ventilazione/microregolazione

Detto questo tra attività personale (MTB e scialpinismo) e lavoro, ho incrociano diversi capi/materiali/soluzioni in diverse condizioni e non ce n'è una "miracolosa" o veramente superiore alle altre perchè tutte le membrane sono dei compromessi.

Grazie per i preziosissimi consigli, avrei altre 100 domande ma, tranquillo, mi bastano queste risposte. Grazie di nuovo.

Da oggi sei il mio idolo breathable:hail:
 
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capocchione

Biker tremendus
18/7/12
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Napoli
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YT Jeffsy CF 27; Commencal Meta HT CrMo; Riverside Touring RT920
Io ho provato i prodotti STORMSURE in particolare il reimpermeabilizzatore a base d'acqua da spruzzare. Mi sono trovato molto bene
 

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