Grandi Ric e Diego, grazie di aver partecipato all'uscita, per noi e' sempre un grande onore.
Qua' il mio resoconto:
Inizio questo consueto resoconto con una esclamazione "me coioni".
L'esclamazione e' riferita a due eventi, il grandissimo BDC della Cima Coppi e il ritmo tenuto dal gruppo veramente incredibile.
Siamo tornati alle macchine in poco meno di 3 ore... GRANDISSIMI A TUTTI
Ma veniamo a noi:
Gira che ti rigira, togli un nominativo, ne aggiungi due, dividi per 3, moltiplichi per 4, alla fine della fiera la lista di ieri sera contava, come al solito,
17 bikers, insomma non riusciamo proprio a scrollarci di dosso questo cazzo di numero.
Lo stesso pensiero deve aver pensato Fabio (FabioRM) quando arrivato con la sua Prius al parcheggio della Bella Venere, con a disposizione una 50ntina di posti tutti liberi, decideva di prendere in pieno con lo spoiler della sua electric machine, dal costo di almeno 1000 euri, lo zoccoletto in cemento armato che delimitava il posto.
La scena che si presentava agli occhi degli altri bikers, gia' arrivati, era al limite dell'ironia e dello stupore.
Infatti c'era chi si nascondeva dietro gli alberi per sghignazzare lontano dallo sguardo incazzato di Fabietto e chi cercava di tranquillizzarlo, minimizzando il danno, peraltro rilevante...
Passato il brutto momento si attendeva l'arrivo della PandEvo machine, con stipati dentro come sardine il Team Evo al gran completo piu' un amico, come al solito in ritardo.
Ma sorpresa delle sorprese, quando ormai il gruppo era rassegnato a dover fare tutto il giro in 17, dalla PandEvo usciva la sorpresina dell'uovo Kinder, un altro amico biker del Team Evo.
Evvai eravamo 18, con grande gioia di tutti, soprattutto di Dario (RubikCube), che visto cosa era successo poco prima a Fabietto, era diventato tutto taciturno temendo per l'incolumita' della sua Krucco-Rubik-Bike.
Finalmente si partiva, ma la maledizione Caprolatta, colpiva ancora e si avventava contro il
Garmin del Glasses, bloccandolo inspiegabilmente.
La strada lungo lago diventava subito una melma che avvinghiava le
ruote delle bikes dei ns. eroi, intenti pero' a guardare con timore la tremenda Cima Coppi che si stagliava maestosa alla loro destra.
Finalmente (modo di dire ottimistico), iniziava la salita in asfalto che faceva subito capire che grandissimo BDC (sta' per bucio de culo, per chi non lo sapesse) aspettava i ns. bikers.
Infatti si iniziava piano piano a salire con a lato dello sterrato le prime chiazze di neve, che non lasciavano presagire nulla di buono.
Tra una preghiera, una maledizione, una promessa di fare piu' i buoni nella vita, i ns. eroi perdevano, man mano che si saliva, sia la voglia di scherzare, sia la voglia di parlare, insomma nun c'avevano piu' fiato, tranne uno.....
Nel silenzio della faggeta, con il rumore delle foglie mosse dal vento, il cinguettio delle uccellini, il rumore delle ruote tassellate sulla fanga ghiacciata, si ergeva la maestosa voce di Luigi (luigiL) che emetteva urla e strilli, uditi anche da qualche indigeno del posto sulle rive del Lago, che provvedeva subito ad avvertire la protezione civile.
Ora tutti noi ci chiediamo e forse un giorno lo scopriremo, come [MENTION=29632]azz[/MENTION]@ fa su una salita spaccagambe, resa ancora piu' ostica dalla melma ghiacciata, dove a malapena rimane il fiato per respirare, a parlare in continuazione con tutti, anche alla radiolina, ed emettere grida da cinghialone in calore al cospetto della sua cinghialina porcettina.
Tutti gli altri, erano intenti a guadagnare il prima possibile la fatidica Cima Coppi prima di esalare l'ultimo respiro e, soprattutto, di allontanarsi da Luigi che voleva conversare, quindi cercavano di pedalare arrancando e trovando i passaggi piu' agevoli, su un terreno che piu' si saliva e piu' risultava innevato.
Finalmente si arrivava al cartello tanto sognato della Cima Coppi, in un paesaggio reso magico dalla neve.
Qua' dopo le foto di rito, iniziava la discesa resa infida dal manto nevoso ghiacciato.
Dico solo che se ci avessero visti quelli del Circo Americano ci avrebbero ingaggiato all'istante.
Infatti in questa discesa si sono visti dei numeri da circo di tutti i tipi, con i ns. eroi che cercavano di mantenersi in equilibrio con derapate, scivolate da paura e mitiche cadute di Riccardo (Gatto401) che sembrava invasato dalla situazione iper adrenalinica.
Purtroppo finita la neve, iniziava la fanga semi ghiacciata e qua' il gruppo si riduceva in uno stato molto simile alle statuette di creta cinesi, fino al momento in cui si ritrovava l'asfalto.
Qua' si assisteva ad un'altra chicca della giornata e cioe' la disquisizione del mitico Riccardo (Tostarello) sull'utilita' del parafango montato sulla sua bike, che a suo dire proteggeva dal fango, infatti faceva vedere a tutto il gruppo la sua maglia davanti che, sempre a suo dire era intonsa, cosa naturalmente non vera, ma per rispetto al personaggio tutti gli dicevano di si !
Rientrati in faggeta iniziava un lungo tratto di saliscendi che metteva a dura prova le gambette dei bikers, gia' indolenzite dalla scalata alla cima Coppi.
Si arrivava alla mitica discesa, dove mi e' stato raccontato, che la Krucco-Rubok-Bike assaggiava oltre che il fango anche il terreno di Montefogliano, caracollando sopra una radice con tutto il suo carico, cioe' Dario, il quale avrebbe preferito un calcio sulle palle, piuttosto che la caduta della sua bimba...
Arrivati al fontanile, il gruppo si divideva in due tronconi che, sani e salvi arrivavano quasi contemporaneamente alle macchine.
Il gruppo una volta ripulito dalla fanga e sistemato le bighe nelle machine, festeggiava degnamente Dario e la sua ormai mitica Krucco-Rubik-Bike con lo spumante, i tozzetti, la Coca Cola e la Birra portati dal grande RubikCube.
Come al solito grazie veramente a tutti, ai nuovi, ai vecchi e permettetemi alle guest stars di oggi: il mitico Riccardo (@tostarello) ed il mitico Diego (@RED HOT SPEXY) che ci hanno onorato della loro presenza.
Alla prossima.
Le foto di Luigi:
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Le foto di MR WHITE:
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Alla prossima.
