XCo: Salite "tecniche" - l'approccio migliore?...

GioRad

Biker solatius
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Qual è secondo voi la strategia migliore per affrontare dette salite?... Intendo segmenti con pendenza >= 8% (circa), relativamente stretti (anche fino a m1), con fondo sterrato ma complicato da radici intervallate da sassi e occasionali "gradini".

Credo che in genere si suggerisca di affronatarle in full gas ma, nel mio caso particolare, noto che così facendo spesso mi incarto su un sasso o non riesco a ben leggere il terreno e quindi non evito possibili "canalini V-shaped" in mezzo al sentiero.

Quindi:
  1. Meglio affrontar queste salite "full gas" (velocità sostenuta, compatibilmente con la lunghezza del segmento), o piuttosto...
  2. ... Meglio salire a velocità più moderata, per leggere meglio il terreno - essere pronti a schivare ostacoli e meglio spostare il baricentro scivolando sul sellino.
(Grazie per le risposte.)
 
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lorenzom89

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bel topic, secondo me meriterebbe anche un approfondimento sul MAG con @steve-U magari con un bel video

io vedo che nelle gare sono sempre di più i pezzi di salite tecniche al limite del pedalabile, e in quei pezzi si fa veramente la differenza se riesci a farli senza scendere a piedi.

personalmente noto che più si fanno forte e ovviamente meglio si va, il problema è che quando vedi il cardio che segna 180-185 (e il potenziometro che segna 400-450w), non è che puoi proseguire per molto a quei ritmi...
però sicuramente più velocità = più equilibrio, più superamento degli ostacoli, più inerzia nel progredire

poi riguardo la tecnica io faccio questo:
_sedere in punta di sella
_petto più avanti possibile e più vicino al manubrio
_sguardo avanti per scegliere le linee migliori (fondamentali) e anticipare gli ostacoli ad esempio alzando l'anteriore o dando colpi di reni
_rapporto agile se il fondo ha grip ma se c'è poco grip tipo rocce bagnate o radici, meglio rapporto un pò più duro e ridurre cadenza di pedalata
_ovviamente sospensioni aperte o al massimo nella posizione intermedia, ma assolutamente non bloccate
 

ant

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confermo tutto e aggiungo: forza + forza esplosiva, se hai tanta resistenza ma poca forza al terzo passaggio così (o anche al secondo) scendi a piedi. Anche andando agile (col 50) devi avere forza di spingere e aumentare la cadenza quando serve, se poi riesci a spingere un rapporto in meno tanto meglio.

Quindi allenamenti di forza, tipo quello di Zwift dirt destroyer o similari.
 

GioRad

Biker solatius
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Steve-U lo fece il 3D con video - ma guidavano una e-bike e quindi fu tutto un diverbio tra e-bikers e muscolari...

Ciò detto, io faccio nei miei limiti quel che tu suggerisci, a parte forse il secondo suggerimento (petto in avanti - lo metto, ma forse non abbastanza). Però, se vado troppo "veloce" a volte sbatto contro il sassone che non riesco ad anticipare a causa della velocità e della ridotta lucidità che questa implica.

Guardando le gare di XCo-World Cup mi sembra che spesso, esempio a Nove Miesto, non vanno full-gas... per poi copiare meglio il pietrone. (Impressione, la mia.)
 

lorenzom89

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vero, io l'inverno scorso per la prima volta ho fatto palestra mirata alla bici in modo serio quindi pressa, squat, stacchi e la differenza sugli strappi ripidi l'ho notata tantissimo
 
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lorenzom89

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si comunque anche il petto in avanti va bene ma non sempre, in caso di fango o ruota posteriore che slitta, a volte è meglio stare più dritti col petto per dare carico sulla ruota dietro

poi riguardo alle gare di coppa del mondo magari ti sembra che vanno piano ma per un comune mortale fare quelle pendenze alla loro velocità è pura utopia, la tv appiattisce la pendenza e a volte non rende la velocità. io ad esempio su uno strappo al 25-30% può essere che salgo ai 4-5km/h, loro magari salgono agli 8-9km/h che è comunque bassa velocità , ma per me è tantissimo.
 
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GioRad

Biker solatius
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Beh - io non sono certo uno che fa strappi al 30% con sassi e radici; magari capita quel passaggio ma per m5, non di più.
Ciò detto posso trovare quei problemi, soprattutto qui in Insubria (Varesotto), anche salendo al 10-15%.

In ogni caso, come implicato nel mio post di apertura, sono cosapevole che la "conventional wisdom" è salire in (quasi) full gas, ma sono tentato una prossima uscita di privilegiare cadenza più bassa - per scegliere meglio la linea e copiare meglio sassi e gradini. (Un probema della "elevata" velocità è anche che in quel caso la classica caduta laterale, tra cespugliacci, sull'anca, potrebbe essere più dannosa che se fatta quasi da fermo - non riesco mai a sganciare il pedale per tempo...).

Chiaro, non c'è facile soluzione, per un "comune mortale".
 

Andrea7576

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Scendo e vado a piedi.

A parte gli scherzi, 8% di pendenza si gestisce bene, ed in quei casi preferisco mantenere una pedalata leggera e "rotonda", senza strappi particolari, in modo da poter scegliere con più chiarezza la traiettoria migliore. Non essendo "potente" ma leggerino, o salgo in quel modo o vado in affanno se forzo troppo. Poi dipende dalla lunghezza ovviamente. Se devo affrontare un tratto di 50 metri, prima me lo tolgo di torno e prima recupero dalla fatica. I gradini se posso li evito proprio.
 

ant

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ma sono tentato una prossima uscita di privilegiare cadenza più bassa - per scegliere meglio la linea e copiare meglio sassi e gradini
Il dirt destroyer di cui parlavo (ma basta che ti cerchi delle schede di forza simili alla fine sono tutte simili) lavora esattamente su quello: forza da applicare alla pedalata rotonda a cadenze medio-basse, non bassissime.
Tra i suggerimenti zwift dice proprio una roba tipo "devi sentire la trazione rotonda e costante del.posteriore, come se guidassi un'auto 4x4" che in questi frangenti è tanta roba.
Inoltre salire in 'relativa' agilità ti sviluppa anche la propriocezione (sarebbe utile fare del surplace per migliorare) che ti consente di avere delle micro pause di stand by in cui rifiati 1 secondo e studi la linea migliore. Salendo full gas alla prima linea sbagliata ti pianti perché sali di prepotenza e non di tecnica.
 

valerio_vanni

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E' una battaglia difficile cercare di avere, per come è strutturato il movimento in bici e le masse in gioco.

Se prendi una moto, il problema non c'è: il motore fa il suo lavoro senza generare tanti spostamenti, e il guidatore sposta il corpo per aiutare il mezzo.

Mentre stai pedalando questa libertà di movimento non c'è, e la stessa pedalata genera trasferimenti di carico notevoli.
Secondo me è meglio una cadenza bassa e piazzare le spinte nei punti necessari.
 
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Entomobiker
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Picola ma carattarastica...
Ha una certa rilevanza anche il set up degli ammortizzatori, il tipo di copertoni, la pressione in essi e la pendenza...se è uno strappo corto, lo si fa a tutta, se invece la salita è lunga, e tecnica, un passo meno aggressivo, e via di forza di gambe, senza andar in over.
Poi va be, non siamo Pro, mettere il piede a terra non è un delirio...
 
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lorenzom89

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Poi va be, non siamo Pro, mettere il piede a terra non è un delirio...
Vero però per me chiudere un passaggio tecnico in salita mi dà tanta soddisfazione quasi come un passaggio in discesa. E poi spezza un po' la noia e la monotonia della salita aggiungendo un po' di divertimento anche lì.
Poi questo lo si deve tanto anche ai nuovi rapporti delle trasmissioni, alle gomme larghe, al piantone sella più dritto.
Io a volte per andare da A a B mi diverto proprio a scegliere la salita ripida tecnica piuttosto che la solita forestale noiosa meno pendente.
 
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valerio_vanni

Biker grossissimus
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Vero però per me chiudere un passaggio tecnico in salita mi dà tanta soddisfazione quasi come un passaggio in discesa.
Anche a me.

E poi spezza un po' la noia e la monotonia della salita aggiungendo un po' di divertimento anche lì.
Poi questo lo si deve tanto anche ai nuovi rapporti delle trasmissioni
I nuovi rapporti, dici?
Nel senso che sono più duri e aggiungono difficoltà?
 

picca

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Uguale uguale a te...
Soprattutto quando giro da solo (quasi sempre) mi capita spesso, per scelta, di fare i tratti più tecnici in salita.
 
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ant

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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
La cosa ha parecchi limiti, che sono insiti nel tipo di movimento e nella posizione.
Nessuno può fare come una moto.
Certo ma si deve imparare ad avere trazione costante tirando con gli attacchi anche nel punto morto della pedalata, devi "tirarti dietro la bici" in certi frangenti.
 
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fear_factory84

Biker assatanatus
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io in genere uso l'approccio del salire cattivo e piu' veloce possibile (per quello che permette il mio livello scarso), ma puntualmente se la salita e' davvero cazzuta, capita spesso che finisce "la pompa" e devo lasciar perdere... cuore a 185 battiti e ciao.

Poi se sono in ebike, il sorriso diventa a 30 denti.. e' li che senti davvero la differenza. Tanto un pro non lo saro' mai.
 

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