Uno due straniero al Gran Prix d'Inverno FCI corso oggi pomeriggio a Tregnago (VR), col tedesco Manuel Fumic ed il neozelandese Anton Cooper. Terzo Gerhard Keschbaumer. Sfortuna per Fontana, che chiude comunque quinto.
Tregnago (VR) -
Buona la prima, e che prima! Meglio di così non poteva cominciare la stagione XCO targata FCI, con un Gran Prix d'Inverno di altissimo livello sotto tutti i punti di vista: per il percorso, duro e divertente come pochi, per il pubblico, che si è fatto sentire fin dalla gara degli esordienti, per l'organizzazione, curata magistralmente dal Bi&Bike Team Andreis del presidente Simone Scandola, e per grandi nomi della mountain bike presenti al via. Basta dare un'occhiata al podio per rendersi conto del livello "mondiale" della gara: primo il tedesco Manuel Fumic, campione di Germania in carica e vincitore dell'ultima Bundesliga, secondo il neozelandese Anton Cooper, forse sconosciuto a chi non segue la World Cup, ma già temuto dagli elite nonostante sia al primo anno da Under 23 (un baby fenomeno che merita un capitolo a parte), terzo il nostro Gerhard Kerschbaumer, campione del mondo Under 23 nel 2011.
E Marco Aurelo Fontana? Poteva essere tripletta
Cannondale Factory Team, ma proprio nel momento in cui sembrava aver cambiato la storia della gara dopo una grande rimonta su Fumic, ha dovuto attendere mezzo giro prima di poter sostituire il copertone a terra, e come un vero campione non ha mollato ed è andato a piazzarsi in quinta posizione, appena dietro Tony Longo.
Ma andiamo con ordine. Ore 13.00: con la cerimonia del podio della categoria Open Femminile comincia il countdown per levento clou della giornata, la gara Open Maschile. La zona partenza si anima, e sul tracciato si iniziano ad intravedere facce più o meno note: cè tutto (ma proprio tutto, compreso il presidente Felice Gimondi) il team TX Active Bianchi di Keschbaumer, Longo, Paez e i neo acquisti Gebahuer (altro talento da tenere sottocchio) e Gujan; il Team
Scott RT del campione Italiano Marathon Juri Ragnoli, i team padroni di casa dellElettroveneta Corratec, il Focus Italy XC Team, Umberto Corti con gli uomini del neonato Team Controltech Nevi, linossidabile Mirko Pirazzoli e lFRM Factory Team solo per citarne alcuni. Ma lattesa è tutta per lui, luomo che veste la maglia tricolore ed il caschetto Red Bull, Marco Aurelio Fontana, che a Tregnago è accompagnato da Manuel Fumic e Anton Cooper, compagni di squadra nel Cannondale Factory Team. Laffollamento attorno al motorhome della squadra la dice tutta sullattenzione che questo ragazzo riesce a catalizzare.
La chiamata in griglia è quindi da mondiale, idem la partenza, data alle ore 14.00, con i bikers a tutta fin dai primi metri, poco importa se i giri da percorrere sono 7 per un totale di circa 33 km. E nello spazio di una curva la gara perde uno dei suoi protagonisti, il campione austriaco Gebahuer che finisce la sua corsa per un problema meccanico. Davanti invece è Fumic a dettare il ritmo, seguito a ruota da Fontana, Kershbaumer, Casagrande, Cooper, Longo, Braidot e un Cattaneo in versione XC. La velocità sia in salita che nei tecnici single track, realizzati ad hoc dal Team Andreis, è alta, il che non fa male allo spettacolo, ma fa male alle gambe di chi vuole provare a mantenere per tutte le 7 tornate il ritmo dei migliori.
E ci si aspetta lattacco immediato di Fontana, che di solito anticipa tutti, ed invece il primo allungo è opera di Fumic, che lascia sul posto Fontana, Braidot, Casagrande, Cooper e i due della Bianchi e guadagna nel corso della seconda tornata una decina di secondi: i secondi salgono fino a 45, ed è qui che sembra finire lo show di Fumic e cominciare quello di Fontana. Il brianzolo capisce che il GP dInverno sta prendendo la strada per la Germania, e già nel rettilineo allinizio della tornata numero tre il gap tra i due è di soli duecento metri. Il cronometro segna un distacco di 23 secondi al termine dellultimo single track, ed al transito sotto lo stricione darrivo la rimonta è completa.
Tre giri al termine, e la sfida da fisica diventa psicologica: Fumic allunga in salita, Fontana ricuce nel tratto finale, mentre dietro è sfida aperta tra Keschbaumer e Cooper, con Longo che appare destinato al quinto posto. Le centinaia e forse più di tifosi alzano il volume del tifo per lidolo di casa, e quando si profila un finale al cardiopalma, la sorte ci mette del suo: nel punto più alto del tracciato, poche decine di metri dopo larea tecnica, la ruota posteriore della Cannondale di Fontana si affloscia inesorabilmente. Il pubblico al traguardo vede passare Fumic e non la maglia tricolore: il volume del tifo si abbassa, quasi un silenzio rotto solo dagli applausi al passaggio di Marco Aurelio, che nonostante la foratura prosegue fino allarea tecnica per il cambio ruota.
Per Manuel Fumic lultimo giro diventa una passerella finale: limpennata sulla linea darrivo sancisce una vittoria meritata, al di là delle sorti altrui, perché costruita con una gara solida in cui ha messo in luce tutta lesperienza accumulata in anni di Coppa del Mondo e gare internazionali. La sfida per la seconda piazza va ad Anton Cooper (vincitore della categoria Under 23), autore di un mostruoso ultimo giro in cui ha recuperato 30 secondi a Fumic e creato un abisso di 2 (2 minuti su un giro di 16!) su Kerschbaumer. Incredibile questo kiwi classe 1994, 19 anni, faccia da bambino ma grinta da veterano, autentico dominatore della stagione 2012 nella categoria Junior, un ragazzo che in World Cup correva sui tempi degli Elite. Tenetelo docchio insomma.
Quarto posto per Tony Longo, arrivato a ridosso del compagno di squadra, quinto Fontana, più indietro Casagrande, lo svizzero Gujan, un Paez in versione XC, Andrea Tiberi e Nicolo Ferrazzo a chiudere la top ten.
Al termine della gara siamo riusciti a catturare le parole di Marco Aurelio Fontana e di Anton Cooper:
Fontana: Oggi il team ha corso in modo intelligente: sapevamo che Manuel andava forte ed al termine del primo giro ha fatto il buco, così sullarrivo ho aspettato che tirassero gli altri. Sono stato con Braidot per metà gara, poi quando ho visto che il vantaggio era di 45 secondi sono partito e lho anche preso. Onestamente ero bello cotto quando lho raggiunto, siamo comunque andati insieme, poi non so come ho sentito un colpo al cerchio, e ho capito di aver forato foratura. Comunque sono contento della mia condizione: siamo ad inizio stagione, e non ho spinto a tutta da subito: ho fatto il mio ritmo, poi quando ho accelerato ho visto che le gambe rispondevano bene, sennò non recuperavo quello svantaggio. Nota sul pubblico, che nella drammaticità del momento (vedi Londra 2012), si è avvicinata ancora di più a questo sport, e ciò si capiva dal numero di curiosi in fila per una foto con Marco: Bello, molto bello! - il suo commento- quello che è successo a Londra ha portato bene alla grande! Se succedesse più volte (la rottura del sellino ndr) e si moltiplica la gente, va bene!
Cooper: Sono molto contento della gara di oggi, che era la mia prima da Under 23 fuori dalla Nuova Zelanda. E molto dura, perchè più lunga rispetto a quelle che correvo da Junior; ma il tracciato era fantastico, così come lo sono stati i miei compagni di squadra.
In chiusura di giornata le parole del presidente del c.o. Simone Scandola.
Scandola: Siamo pienamente soddisfatti, oltre che del lavoro fatto anche della risposta del pubblico e dei commenti degli atleti. Abbiamo puntato tantissimo sulla promozione, cercando di coinvolgere anche chi non conosce la mountain bike, e devo dire che la valle Illiasi oggi ha risposto bene. Sul futuro prossimo Simone Scandola ci da una news: Intanto a fine mese cè la Granfondo Tre Valli, ed a proposito del 2014 stiamo pensando di unire in un unico weekend le due prove, con lXC il sabato e la Granfondo domenica, con lintento di coinvolgere tutta la massa, ricordando che la granfondo Tre Valli vede al via oltre 2000 persone. Per ora è solo unidea, ma potrebbe essere davvero un grande evento.
FONTE: Pianeta Mountain Bike