XC Tregnago 2013

Aitor

Biker superis
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Ad oggi ancora un po' fangoso ma in netto miglioramento, io prevedo per sabato terreno in certi punti umido ma non fangoso, ottimo per un gp d'inverno
 

lilium

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com'è il terreno ad oggi???
io corro sabato alle 3, si riesce a mangiare una pasta da qualche parte o bisogna portarsi i panini?

grazie
Per il terreno t'ha risposto Aitor...che oramai conosce a memoria il percorso
Rife mangiare...tutti i bar, ristoranti e negozi sono aperti sia sabato che domenica
...di fame non muori
 

Aitor

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Tutti cotti dalla gara? A me peggio di così non poteva andare, la sfiga ci vede benissimo nelle gare a cui si tiene di più ma fa lo stesso, la vita continua :)

Nella sezione fotografica del sito kmsport.it più di 500 foto tra l'ultima partenza di Sabato (M1+ELMT) e la gara OPEN di Domenica (bisogna essere registrati)
 

lilium

Biker velocissimus
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Uno due straniero al Gran Prix d'Inverno FCI corso oggi pomeriggio a Tregnago (VR), col tedesco Manuel Fumic ed il neozelandese Anton Cooper. Terzo Gerhard Keschbaumer. Sfortuna per Fontana, che chiude comunque quinto.
Tregnago (VR) -



Buona la prima, e che prima! Meglio di così non poteva cominciare la stagione XCO targata FCI, con un Gran Prix d'Inverno di altissimo livello sotto tutti i punti di vista: per il percorso, duro e divertente come pochi, per il pubblico, che si è fatto sentire fin dalla gara degli esordienti, per l'organizzazione, curata magistralmente dal Bi&Bike Team Andreis del presidente Simone Scandola, e per grandi nomi della mountain bike presenti al via. Basta dare un'occhiata al podio per rendersi conto del livello "mondiale" della gara: primo il tedesco Manuel Fumic, campione di Germania in carica e vincitore dell'ultima Bundesliga, secondo il neozelandese Anton Cooper, forse sconosciuto a chi non segue la World Cup, ma già temuto dagli elite nonostante sia al primo anno da Under 23 (un baby fenomeno che merita un capitolo a parte), terzo il nostro Gerhard Kerschbaumer, campione del mondo Under 23 nel 2011.



E Marco Aurelo Fontana? Poteva essere tripletta Cannondale Factory Team, ma proprio nel momento in cui sembrava aver cambiato la storia della gara dopo una grande rimonta su Fumic, ha dovuto attendere mezzo giro prima di poter sostituire il copertone a terra, e come un vero campione non ha mollato ed è andato a piazzarsi in quinta posizione, appena dietro Tony Longo.



Ma andiamo con ordine. Ore 13.00: con la cerimonia del podio della categoria Open Femminile comincia il countdown per l’evento clou della giornata, la gara Open Maschile. La zona partenza si anima, e sul tracciato si iniziano ad intravedere facce più o meno note: c’è tutto (ma proprio tutto, compreso il presidente Felice Gimondi) il team TX Active Bianchi di Keschbaumer, Longo, Paez e i neo acquisti Gebahuer (altro talento da tenere sott’occhio) e Gujan; il Team Scott RT del campione Italiano Marathon Juri Ragnoli, i team padroni di casa dell’Elettroveneta Corratec, il Focus Italy XC Team, Umberto Corti con gli uomini del neonato Team Controltech Nevi, l’inossidabile Mirko Pirazzoli e l’FRM Factory Team solo per citarne alcuni. Ma l’attesa è tutta per lui, l’uomo che veste la maglia tricolore ed il caschetto Red Bull, Marco Aurelio Fontana, che a Tregnago è accompagnato da Manuel Fumic e Anton Cooper, compagni di squadra nel Cannondale Factory Team. L’affollamento attorno al motorhome della squadra la dice tutta sull’attenzione che questo ragazzo riesce a catalizzare.



La chiamata in griglia è quindi da mondiale, idem la partenza, data alle ore 14.00, con i bikers a tutta fin dai primi metri, poco importa se i giri da percorrere sono 7 per un totale di circa 33 km. E nello spazio di una curva la gara perde uno dei suoi protagonisti, il campione austriaco Gebahuer che finisce la sua corsa per un problema meccanico. Davanti invece è Fumic a dettare il ritmo, seguito a ruota da Fontana, Kershbaumer, Casagrande, Cooper, Longo, Braidot e un Cattaneo in versione XC. La velocità sia in salita che nei tecnici single track, realizzati ad hoc dal Team Andreis, è alta, il che non fa male allo spettacolo, ma fa male alle gambe di chi vuole provare a mantenere per tutte le 7 tornate il ritmo dei migliori.



E ci si aspetta l’attacco immediato di Fontana, che di solito anticipa tutti, ed invece il primo allungo è opera di Fumic, che lascia sul posto Fontana, Braidot, Casagrande, Cooper e i due della Bianchi e guadagna nel corso della seconda tornata una decina di secondi: i secondi salgono fino a 45, ed è qui che sembra finire lo show di Fumic e cominciare quello di Fontana. Il brianzolo capisce che il GP d’Inverno sta prendendo la strada per la Germania, e già nel rettilineo all’inizio della tornata numero tre il gap tra i due è di soli duecento metri. Il cronometro segna un distacco di 23 secondi al termine dell’ultimo single track, ed al transito sotto lo stricione d’arrivo la rimonta è completa.



Tre giri al termine, e la sfida da fisica diventa psicologica: Fumic allunga in salita, Fontana ricuce nel tratto finale, mentre dietro è sfida aperta tra Keschbaumer e Cooper, con Longo che appare destinato al quinto posto. Le centinaia e forse più di tifosi alzano il volume del tifo per l’idolo di casa, e quando si profila un finale al cardiopalma, la sorte ci mette del suo: nel punto più alto del tracciato, poche decine di metri dopo l’area tecnica, la ruota posteriore della Cannondale di Fontana si affloscia inesorabilmente. Il pubblico al traguardo vede passare Fumic e non la maglia tricolore: il volume del tifo si abbassa, quasi un silenzio rotto solo dagli applausi al passaggio di Marco Aurelio, che nonostante la foratura prosegue fino all’area tecnica per il cambio ruota.



Per Manuel Fumic l’ultimo giro diventa una passerella finale: l’impennata sulla linea d’arrivo sancisce una vittoria meritata, al di là delle sorti altrui, perché costruita con una gara solida in cui ha messo in luce tutta l’esperienza accumulata in anni di Coppa del Mondo e gare internazionali. La sfida per la seconda piazza va ad Anton Cooper (vincitore della categoria Under 23), autore di un mostruoso ultimo giro in cui ha recuperato 30 secondi a Fumic e creato un abisso di 2’ (2 minuti su un giro di 16!) su Kerschbaumer. Incredibile questo “kiwi” classe 1994, 19 anni, faccia da bambino ma grinta da veterano, autentico dominatore della stagione 2012 nella categoria Junior, un ragazzo che in World Cup correva sui tempi degli Elite. Tenetelo d’occhio insomma.



Quarto posto per Tony Longo, arrivato a ridosso del compagno di squadra, quinto Fontana, più indietro Casagrande, lo svizzero Gujan, un Paez in versione XC, Andrea Tiberi e Nicolo’ Ferrazzo a chiudere la top ten.

Al termine della gara siamo riusciti a catturare le parole di Marco Aurelio Fontana e di Anton Cooper:

Fontana: “Oggi il team ha corso in modo intelligente: sapevamo che Manuel andava forte ed al termine del primo giro ha fatto il buco, così sull’arrivo ho aspettato che tirassero gli altri. Sono stato con Braidot per metà gara, poi quando ho visto che il vantaggio era di 45 secondi sono partito e l’ho anche preso. Onestamente ero bello cotto quando l’ho raggiunto, siamo comunque andati insieme, poi non so come ho sentito un colpo al cerchio, e ho capito di aver forato foratura”. “Comunque sono contento della mia condizione: siamo ad inizio stagione, e non ho spinto a tutta da subito: ho fatto il mio ritmo, poi quando ho accelerato ho visto che le gambe rispondevano bene, sennò non recuperavo quello svantaggio”. Nota sul pubblico, che nella drammaticità del momento (vedi Londra 2012), si è avvicinata ancora di più a questo sport, e ciò si capiva dal numero di curiosi in fila per una foto con Marco: “Bello, molto bello! - il suo commento- “quello che è successo a Londra ha portato bene alla grande! Se succedesse più volte (la rottura del sellino ndr) e si moltiplica la gente, va bene!”

Cooper: ”Sono molto contento della gara di oggi, che era la mia prima da Under 23 fuori dalla Nuova Zelanda. E’ molto dura, perchè più lunga rispetto a quelle che correvo da Junior; ma il tracciato era fantastico, così come lo sono stati i miei compagni di squadra”.

In chiusura di giornata le parole del presidente del c.o. Simone Scandola.
Scandola: “Siamo pienamente soddisfatti, oltre che del lavoro fatto anche della risposta del pubblico e dei commenti degli atleti. Abbiamo puntato tantissimo sulla promozione, cercando di coinvolgere anche chi non conosce la mountain bike, e devo dire che la valle Illiasi oggi ha risposto bene.” Sul futuro prossimo Simone Scandola ci da una news: “Intanto a fine mese c’è la Granfondo Tre Valli, ed a proposito del 2014 stiamo pensando di unire in un unico weekend le due prove, con l’XC il sabato e la Granfondo domenica, con l’intento di coinvolgere tutta la massa, ricordando che la granfondo Tre Valli vede al via oltre 2000 persone. Per ora è solo un’idea, ma potrebbe essere davvero un grande evento”.

FONTE: Pianeta Mountain Bike
 

DADEFLY

Biker superis
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ALLORA SIAMO IN DUE...!!!!!

 

bikermao

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6/9/12
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Brianza!!
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siamo in tanti mi sa.....
comunque complimenti agli organizzatori x il percorso, veramente bello.....e tosto!!
degno di un campionato Italiano ma a mio avviso visto l'inizio di stagione troppo duro(almeno x le mie condizioni fisiche attuali).
 

lilium

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Visto l'esito del Grand Prix d'Inverno svolto a Tregnago sabato 2 e domenica 3 scorsi, abbiamo deciso di festeggiare con tutti gli appassionati di mountain bike il raggiungimento di questo importantissimo successo, mantenendo bloccata la quota di iscrizione alla Granfondo Tre Valli a 35 euro sino alla chiusura.
A tutti coloro che hanno già provveduto a versare i 40 euro, la differenza dei 5 euro verrà consegnata direttamente in segreteria il giorno dell'evento.

Per ogni informazione www.granfondotrevalli.it
 

lilium

Biker velocissimus
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"Prima gara stagionale XCO domenica scorsa a Tregnago che ha visto protagonista i 3 Campioni Nazionali CFR e tanti atleti (quasi 100 al via). Gara lunghissima vicina alle 2h (qualcuno deve aver sbagliato clamorosamente i giri) ma bella tecnica e divertente, un grosso plauso all'organizzazione che ha fatto un evento di livello sicuramente superiore. Per la cronaca ha vinto Manuel Fumic, secondo il fenomeno Anton Cooper e terzo Gerry della Bianchi. Io dopo aver fatto gioco di squadra per lasciar andare in fuga Mani ho studiato i miei avversari e a metà gara sono partito in caccia del mio collega riuscendo ad agganciarlo a 2giri alla fine. Appena dopo il box ho sentito la ruota posteriore sgonfiarsi e una volta a terra ha iniziato a scivolare sul cerchio facendomi rimbalzare in quinta piazza. Da segnalare l'ottima e calorosa affluenza di pubblico"
http://fontanaprorider.it/index.php/it/notizie/item/303-dakar
 

Aitor

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26/11/04
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alla fine c'era un giro di troppo per via del percorso un pelo viscido che rallentava ma davanti ad una organizzazione del genere si perdona tutto, l'unica "pecca" è stata questa ma tanto fontana & company non penso sia un problema pedalare 2 oreriguardando i tempi tutte le altre categorie rispettano le norme FCI, le uniche categorie al limite sono ELMT e M1 dove il primo ha girato in 1h30' quando il regolamento prevede massimo 1h30' appunto ma si può sorvolare
 

lilium

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Qualcuno si dimentica che c'erano i giudici FCI...
Per il resto siamo abituati a leggere che alcuni sottolineano più le sbavature che le cose che sono andate bene.
Poi scava scava scopri che magari a volte sono organizzatori di altre gare che invece di gioire per il bene fatto al movimento mtb
trovano il pelo nell'uovo...
Per noi, la stampa, i media, gli atleti e gli addetti ai lavori è stato un successo per cui...buona mtb a tutti
 

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