Tech Corner Workshop: il parafango fatto in casa

xtrncpb

Biker imperialis
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Come ho scritto agli inizi di questo topic, i paramani li ho fatti io un paio di anni fa.
Oggi pomeriggio mi sgancio dall'ufficio e passo da casa per le foto.
 

xtrncpb

Biker imperialis
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PARAMANI

Eccomi qui, scusate il ritardo con il quale vi scrivo.
Vi dico subito che non ero alla ricerca di qualcosa per costruire i paramani, ma l’idea mi è balenata vedendo il flacone dal quale poi ho ricavato il prodotto finale, esteticamente non bello ma certamente efficace.
Cliccate sulle foto per ottenere gli ingrandimenti voluti.



Per costruire un paramani occorre un flacone, meglio se di generose dimensioni, come questo da 2 litri, che può essere ridotto e sagomato in base alla forma di leve e comandi sul manubrio. E' in Polietilene ad alta densità (PEHD).
Il falcone deve avere una pancia molto ampia, perché è proprio quella che risulterà protettiva per le nostre mani. I contenitori in PET come le bottiglie dell’acqua o delle bibite sono troppo allungati e stretti, risultando perciò poco protettivi. Inoltre sono anche sottili e si piegano troppo facilmente con il flusso dell’aria.
Quelli dell’ammorbidente sono robusti e molto ampi frontalmente, ma hanno poca profondità. Ciò non toglie che possano essere adattati alle personali esigenze, perchè si possono modellare facilmente con il calore di una fiamma.
Il paramani può essere anche sagomato da un foglio di PVC o PP (polipropilene), ma non è semplicissimo da modellare, perché occorre produrre una struttura che copra le mani in tre direzioni diverse (sopra, sotto e frontalmente) e che vada poi a congiungersi alle estremità del manubrio, con il punto di fissaggio principale sulla parte centrale del manubrio oppure sui cavi freno/cambio posteriore. Però tutto è possibile, questi materiali plastici si modellano bene con il calore di una fiamma e un pizzico di manualità artistica.

Attenzione a tenere un minimo di distanza tra il paramani e la leva del freno, che per un impianto frenante idraulico non dovrà mai entrare in contatto con il paramani, pena un brusco, indesiderato arresto. Per prevenire tale situazione, si può mettere uno spessore di polistirolo o di sughero (sufficiente anche un banale tappo di bottiglia, opportunamente sagomato) sulla parte frontale del serbatoio leva freno, fissandolo con elastici, in modo da creare un appoggio per la struttura paramani.
Nessun problema invece per gli impianti frenanti di tipo meccanico (cantilever, v-brake, dischi meccanici).



Mediante un cutter si pratica un taglio nel profilo del dorso del flacone, al fine di rimuovere tutta la parte che non interessa e che dovrà lasciare spazio ai movimenti delle nostre mani. Il cutter è ideale per tagliare inizialmente il flacone, poi si può procedere anche con una forbice.



Rimosso il dorso, dovremo poi tagliare l’imbocco, decisamente più robusto. In tal caso è necessario un seghetto (lama per metalli, a dentellatura fine, quella per legno non va bene perché troppo grossolana), con il quale praticheremo una scanalatura che seziona completamente l’imbocco. Questo per farlo passare nei cavi/tubi freno o sul manubrio.



Personalmente avevo l’esigenza di coprire una mtb dotata di prolunghe laterali al manubrio e freni cantilever, quindi nessun problema se il paramani andava a toccare la leva del freno, poiché il contatto accidentale non provoca alcun effetto frenante. Diverso è il discorso per i freni idraulici, per i quali occorre un escamotage descritto poche righe sopra.





Nel mio caso il fissaggio portante è quello della prolunga al manubrio, ottenuto mediante filo di ferro fatto passare da due forellini praticati sul fondo del falcone (per far ciò ho utilizzato un trapano con punte per legno/metallo). L’imbocco del flacone serve solo per agganciarlo alle guaine frontali di freno/cambio.
Chi dispone di manubrio con tappi laterali, potrà agganciare il paramani a questi.



Ognuno di noi può realizzare un modello specifico di paramani che soddisfi le proprie esigenze e risulti conforme all’ergonomia della bici.
E’ sufficiente prendere un foglio di carta stagnola abbastanza ampio, accostarlo come fosse un paramani alla bici e creare una sagoma che copra ciò che desideriamo. Non dimenticate che va ancorato lateralmente (ai tappi o alle prolunghe manubrio) e frontalmente (al manubrio o alle tubazioni del freno).
Poi si toglie la parte in eccesso e lo si distende.
A questo punto lo si rifinisce e si può riportare la sagoma su una struttura più solida (foglio di PVC o PP).
Si taglia la struttura e la si piega mediante calore di una fiamma per renderla identica al nostro modello paramani di carta stagnola.
E’ certamente un procedimento più lungo che non tagliare banalmente un flacone già pronto, però i risultati saranno più che soddisfacenti.
Ovviamente il tutto può essere verniciato o rivestito di carta adesiva per rendere il prodotto più “cool”.
 

arnaldo26

Biker ciceronis
17/8/11
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lecce modena
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PARAMANI

Eccomi qui, scusate il ritardo con il quale vi scrivo.
Vi dico subito che non ero alla ricerca di qualcosa per costruire i paramani, ma l’idea mi è balenata vedendo il flacone dal quale poi ho ricavato il prodotto finale, esteticamente non bello ma certamente efficace.
Cliccate sulle foto per ottenere gli ingrandimenti voluti.



Per costruire un paramani occorre un flacone, meglio se di generose dimensioni, come questo da 2 litri, che può essere ridotto e sagomato in base alla forma di leve e comandi sul manubrio. E' in Polietilene ad alta densità (PEHD).
Il falcone deve avere una pancia molto ampia, perché è proprio quella che risulterà protettiva per le nostre mani. I contenitori in PET come le bottiglie dell’acqua o delle bibite sono troppo allungati e stretti, risultando perciò poco protettivi. Inoltre sono anche sottili e si piegano troppo facilmente con il flusso dell’aria.
Quelli dell’ammorbidente sono robusti e molto ampi frontalmente, ma hanno poca profondità. Ciò non toglie che possano essere adattati alle personali esigenze, perchè si possono modellare facilmente con il calore di una fiamma.
Il paramani può essere anche sagomato da un foglio di PVC o PP (polipropilene), ma non è semplicissimo da modellare, perché occorre produrre una struttura che copra le mani in tre direzioni diverse (sopra, sotto e frontalmente) e che vada poi a congiungersi alle estremità del manubrio, con il punto di fissaggio principale sulla parte centrale del manubrio oppure sui cavi freno/cambio posteriore. Però tutto è possibile, questi materiali plastici si modellano bene con il calore di una fiamma e un pizzico di manualità artistica.

Attenzione a tenere un minimo di distanza tra il paramani e la leva del freno, che per un impianto frenante idraulico non dovrà mai entrare in contatto con il paramani, pena un brusco, indesiderato arresto. Per prevenire tale situazione, si può mettere uno spessore di polistirolo o di sughero (sufficiente anche un banale tappo di bottiglia, opportunamente sagomato) sulla parte frontale del serbatoio leva freno, fissandolo con elastici, in modo da creare un appoggio per la struttura paramani.
Nessun problema invece per gli impianti frenanti di tipo meccanico (cantilever, v-brake, dischi meccanici).



Mediante un cutter si pratica un taglio nel profilo del dorso del flacone, al fine di rimuovere tutta la parte che non interessa e che dovrà lasciare spazio ai movimenti delle nostre mani. Il cutter è ideale per tagliare inizialmente il flacone, poi si può procedere anche con una forbice.



Rimosso il dorso, dovremo poi tagliare l’imbocco, decisamente più robusto. In tal caso è necessario un seghetto (lama per metalli, a dentellatura fine, quella per legno non va bene perché troppo grossolana), con il quale praticheremo una scanalatura che seziona completamente l’imbocco. Questo per farlo passare nei cavi/tubi freno o sul manubrio.



Personalmente avevo l’esigenza di coprire una mtb dotata di prolunghe laterali al manubrio e freni cantilever, quindi nessun problema se il paramani andava a toccare la leva del freno, poiché il contatto accidentale non provoca alcun effetto frenante. Diverso è il discorso per i freni idraulici, per i quali occorre un escamotage descritto poche righe sopra.





Nel mio caso il fissaggio portante è quello della prolunga al manubrio, ottenuto mediante filo di ferro fatto passare da due forellini praticati sul fondo del falcone (per far ciò ho utilizzato un trapano con punte per legno/metallo). L’imbocco del flacone serve solo per agganciarlo alle guaine frontali di freno/cambio.
Chi dispone di manubrio con tappi laterali, potrà agganciare il paramani a questi.



Ognuno di noi può realizzare un modello specifico di paramani che soddisfi le proprie esigenze e risulti conforme all’ergonomia della bici.
E’ sufficiente prendere un foglio di carta stagnola abbastanza ampio, accostarlo come fosse un paramani alla bici e creare una sagoma che copra ciò che desideriamo. Non dimenticate che va ancorato lateralmente (ai tappi o alle prolunghe manubrio) e frontalmente (al manubrio o alle tubazioni del freno).
Poi si toglie la parte in eccesso e lo si distende.
A questo punto lo si rifinisce e si può riportare la sagoma su una struttura più solida (foglio di PVC o PP).
Si taglia la struttura e la si piega mediante calore di una fiamma per renderla identica al nostro modello paramani di carta stagnola.
E’ certamente un procedimento più lungo che non tagliare banalmente un flacone già pronto, però i risultati saranno più che soddisfacenti.
Ovviamente il tutto può essere verniciato o rivestito di carta adesiva per rendere il prodotto più “cool”.

oh my god!:omertà:
 
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Voglio solo dire mi vien da ridere, :hahaha:andare in mtb evitando di sporcarmi le mani in quel modo.
Contenti voi, a ogni modo rispetto tutti:celopiùg:

BUONA STRADA
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xtrncpb

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Voglio solo dire mi vien da ridere, :hahaha:andare in mtb evitando di sporcarmi le mani in quel modo.
Contenti voi, a ogni modo rispetto tutti:celopiùg:
Non capisco...
la funzione dei paramani, in MTB, non è quella di evitare di sporcarsi dal fango (cosa che capita solo nelle gare con fango molto liquido), bensì quella di tentare di evitare il congelamento delle mani in inverno, periodo nel quale l'aria fredda - alla lunga - si fa sentire sulle estremità.
Il paramano deflette il flusso diretto di aria gelida sulle mani, che nonostante la logica, presumibile, eccellente copertura dei guanti, si trovano pur sempre alla mercè delle rigide temperature.
Almeno questo è ciò che accade qui al Nord Italia.
Se invece tu pedali sempre alla Canarie, puoi anche fare a meno dei guanti, oltre che dei paramani.
 

AlfreDoss

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Con tutto il rispetto, ma era meglio se i paramani non venissero postati, li vedrei bene solo su una bici da supermercato, qui si rasenta il ridicolo, fermo restando che di sicuro funzionano alla grande.
Se non si ha voglia di sporcarsi o prendere freddo si sta a casa davanti alla tele o, alla peggio, si prende una bella BDC e si fa tanto bel bitume...
 

xtrncpb

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AlfreDoss ha scritto:
Se non si ha voglia di sporcarsi o prendere freddo si sta a casa davanti alla tele o, alla peggio, si prende una bella BDC e si fa tanto bel bitume...
Guarda che in BDC si prende molto più freddo in inverno rispetto alla MTB.
E i paramani per la BDC non li ho ancora ideati... :idea:
 

AlfreDoss

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Guarda che in BDC si prende molto più freddo in inverno rispetto alla MTB.
E i paramani per la BDC non li ho ancora ideati... :idea:
Mi riferivo alla bdc per lo sporco, per il freddo sono andato in giro anche con -8° e ti do pienamente ragione che le prime parti a congelare sono mani e piedi.
Ma permettimi, i paramani sono inguardabili!
 

xtrncpb

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Personalmente utilizzo i paramani soltanto per andare al lavoro, nelle giornate veramente fredde o con la pioggia invernale (proteggono sufficientemente le dita, perchè il guanto inzuppato d'acqua diventa una ghiacciaia).
Quando esco in MTB per pedalare offroad, non li uso di certo.
Esteticamente sono bruttissimi, concordo in pieno.
 
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Personalmente utilizzo i paramani soltanto per andare al lavoro, nelle giornate veramente fredde o con la pioggia invernale (proteggono sufficientemente le dita, perchè il guanto inzuppato d'acqua diventa una ghiacciaia).
Quando esco in MTB per pedalare offroad, non li uso di certo.
Esteticamente sono bruttissimi, concordo in pieno.
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Diciamo che anche al centro Italia per il freddo non si scherza, per alleviare il freddo, ci sono guanti idonei, basta spendere che possono evitare il freddo alle mani ma prima di uscire in quel modo anche se in luoghi non visibili da tutti, io sto' a casa.
A ogni modo buon consiglio :celopiùg:
 

xtrncpb

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Lo so, sono bruttissimi però lo Stato non li ha ancora tassati nè ho preso multe per la loro orribile estetica.

Nei primi post avevo scritto che mi ero ritagliato dei paramani dai flaconi di plastica e qualche utente aveva chiesto di postare la creazione. Tutto qui.
Vogliamo fare le cose a modo ??
Plastilina, calco del paramani, stampa 3D in kevlar, aerografia con Live After Death degli Iron Maiden sul destro e Powerslave sul sinistro...

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Lo so, sono bruttissimi però lo Stato non li ha ancora tassati nè ho preso multe per la loro orribile estetica.

Nei primi post avevo scritto che mi ero ritagliato dei paramani dai flaconi di plastica e qualche utente aveva chiesto di postare la creazione. Tutto qui.
Vogliamo fare le cose a modo ??
Plastilina, calco del paramani, stampa 3D in kevlar, aerografia con Live After Death degli Iron Maiden sul destro e Powerslave sul sinistro...

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Ahaha! Sei un grande!
 

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